Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di The Office, Superstore, New Girl, Modern Family, The Big Bang Theory, Derry Girls, Brooklyn Nine Nine, Grace and Frankie, Fleabag e Scrubs
Ormai siamo quasi abituati al fatto che molti di quelli che a primo impatto ci sembrano i villain della storia, alla fine si rivelino degli inguaribili romantici. O almeno che ci mostrino una faccia diversa della loro personalità, quella più buona. Ma hanno bisogno di tempo, per diversi motivi. Leggendo questo articolo noterete presto che il primo personaggio è Michael Scott, il meraviglioso capo di The Office, che è un po’ per tutti l’emblema di una visione paradossale del villain. È l’esempio perfetto, insomma, di un personaggio che si prende il suo tempo per sbocciare. Che ha bisogno di essere compreso in maniera meno intuitiva di altri suoi compagni di viaggio. Il bello, di questi personaggi, spesso sta proprio nella sorpresa e nell’attesa stessa. Come se ci tenessero sempre sulle spine, per andare poi a scoprire qualcosa di più, qualcosa di nuovo e di inaspettato. Come nella vita, d’altronde, spesso le persone hanno varie facce che convivono in un unico corpo e serve quindi del tempo per disvelarle tutte. Anche nelle serie tv, da The Office a Scrubs, ci sono dei personaggi che a poco a poco ci regalano una visione diversa di loro stessi. E, spesso, succede che questo disvelamento ce li fa amare ancora più di prima.
1. Michael Scott – The Office
Come si diceva, rappresenta tutti quei personaggi che hanno bisogno di tempo (e anche di un po’ di contesto) per essere davvero apprezzati al meglio. Michael è il perno di The Office, ciò che rende la serie la storia che è. Senza nulla togliere agli altri personaggi, Michael Scott è quello che si potrebbe chiamare il fulcro di tutto, quello che lascia che le cose accadano intorno a lui. E che fa sì che tutto accada. Ma non riusciamo a inquadrarlo da subito, inizialmente ci sembra troppo distaccato, troppo borioso. E ha delle riprese comiche che non ci convincono fino in fondo. Come se ci sembrasse troppo costruito (per leggere di un altro punto di vista sull’inizio di The Office). Poi accade la magia: capiamo che è proprio tutto questo a renderlo unico e divertentissimo. La sua goffaggine mascherata da ironica meschinità diventa una firma riconoscibile, non solo del personaggio stesso ma della intera serie The Office. Michael ci risulta difficile da capire, anche se intuiamo da subito la sua importanza. E a un certo punto diventa talmente imprescindibile che, quando se ne va, lo sentiamo. Michael Scott di The Office è quella persona che inizialmente non ci convince del tutto, ma che con il tempo impariamo ad amare e di cui, ad un certo punto, non possiamo più fare a meno.
2. Dina Fox – Superstore
La conosciamo per come è davvero: algida, spietata, stacanovista e menefreghista. Poi, poco alla volta, capiamo che sotto c’è molto di più. Dina è l’anima del Cloud 9, il negozio protagonista della serie Superstore, anche se è solo la responsabile della sicurezza. Lei sa di avere più potere di quello che gli altri pensano, sa di avere molta più influenza sugli altri di quanto ci si aspetti da lei. Ma ha un muro di difesa altissimo; non si apre con nessuno se non su cose completamente inopportune (il che la rende divertentissima), non lascia che nessuno di metta sulla sua via, non è disposta a cedere di un millimetro. Eppure, anche lei crollerà. Mai del tutto, sempre rimanendo fedelissima al suo personaggio, coerente con le sue idee anche molto radicali. Ma avrà modo di farci conoscere la donna dietro la corazza, la bambina abbandonata dal padre, la ragazza insicura delle sue emozioni e perfettamente a suo agio, invece, con il suo corpo e la sua sessualità. Dina è l’esempio di come le apparenze possano ingannare, di come quello che sembra il villain (e Dina lo sembra parecchio all’inizio, pensiamo solo al primo sciopero) spesso ha qualcosa in più da raccontarci.
3. Winston Bishop – New Girl
Chiunque si fan di New Girl, in maniera appassionata, ha un forte legame con Winston, siamo pronti a scommetterlo. Il motivo è semplice: prima di tutto Winston arriva in un secondo momento rispetto agli altri, sembra quasi una seconda scelta, dopo Coach. Si insinua piano nella storia, prima come amico di Nick, poi come confidente di Jess, alla fine anche come compagno di avventure di Schmidt. Ma soprattutto diventa l’amico di Cece, creando quel legame inaspettato e altrettanto divertente. Winston entra da dietro le quinte, come se non volesse dare troppo fastidio. Ma la sua personalità, come scopriremo col tempo, è tutt’altro che silenziosa e mansueta. Winston è uno dei personaggi meglio scritti dell’intera serie e ha un’evoluzione come nessun altro. Se all’inizio lo inquadriamo come “il quarto del gruppo” e non riusciamo ad affibbiargli delle prerogative specifiche, col tempo Winston non solo ci sorprende ma ci inchioda alla sua ironia, alla sua energia positiva, alla sua capacità di farsi voler bene da tutti ed essere anche molto selettivo. Winston è il personaggio di New Girl che, più degli altri, cresce in maniera coerente e spontanea, arrivando ad essere molto più divertente e a farci affezionare sempre di più.