4) Vikings
Vikings non conquista il podio solo per una ragione: le scene brutali sono in molti casi lontane dall’inquadratura, e anche se i saccheggi, le battaglie e gli stupri sono presenti in praticamente ogni puntata, i fiumi di sangue rimangono spesso fuori dalla visione dello spettatore. Spesso, ma non sempre: le volte in cui ci capita di assistere a un episodio di violenza, infatti, il dolore e la veemenza della scena sono quasi palpabili dall’altra parte dello schermo.
Si sa che i Vichinghi non erano proprio un popolo docile, e l’unico modo che conoscevano per raggiungere la gloria eterna era morire onorevolmente in battaglia, spada alla mano. Come se non bastasse, anche i rituali e le torture della loro cultura erano degni dei peggiori sadici mai visti (ricordate l’aquila di sangue?). Vi è inoltre da dire che anche i Sassoni, in Vikings, non si dimostrano proprio degli agnellini, e anzi, quando si tratta di infliggere una morte dolorosa somigliano più… a dei serpenti.