Once Upon a Time
Proprio come The Flash e The Walking Dead, anche Once Upon a Time si muove all’interno di un territorio narrativo sconfinato.
La serie creata da Edward Kitsis e Adam Horowitz attinge da quelle fiabe popolate da personaggi tanto celebri quanto amati ma dopo il successo dei primi capitoli, grazie alla sapiente miscela di drama e fantasy, la serie ha iniziato a incontrare le prime difficoltà ed è ricorsa agli episodi riempitivi. Ripetiamo, si tratta solo di una regola non scritta eppure anche la quinta stagione di Once Upon a Time segna l’inizio del declino. Non mancano i momenti divertenti, e nemmeno quelli emozionanti, purtroppo però da questo momento le sottotrame aumentano esponenzialmente, risultando inefficaci e poco approfondite. La trattazione dei personaggi diventa superficiale e ci ritroviamo con una vicenda contorta da dove spuntano elementi dal potenziale enorme che purtroppo finiscono per rallentare la visione, rendendo impossibile seguire quanto sta accadendo. Screenrant ha tracciato perfino una lista di 20 storyline da dimenticare e da saltare per ritornare al nocciolo della questione. Tra queste, il magazine indica le sottotrame di Greg e Tamara, Frozen, Dark Swan, Mulan innamorata di Aurora e al primo posto posiziona addirittura la vicenda del cuore oscuro di Biancaneve della seconda stagione. Tutte le 20 storyline indicate hanno effettivamente un potenziale immenso e, se ben approfondite, avrebbero potuto essere molto efficaci, ma presentandocele così frettolosamente risultano superflue e fuori contesto.
Grey’s Anatomy
Allo spuntare di ogni nuova stagione, Grey’s Anatomy rischia di diventare lo zimbello della serialità . Non perché sia qualitativamente inferiore ad altri prodotti, sia chiaro, ma perché sta allungando la trama talmente tanto da diventare prevedibile e noiosa. Le guide sugli episodi essenziali della serie – dove succede qualcosa e non ci si annoia – si sprecano e tutte sottolineano disperatamente un fatto oggettivo: ci sono troppi episodi riempitivi fine a se stessi. Nonostante sia arrivata alla 20° stagione, Grey’s Anatomy non vuole fermarsi e continua a sfornare capitoli dove accadono cose intermezzate da morti tragiche e un grande nulla. Non c’è dubbio che sia uno dei medical drama più amati della serialità , che ha infranto (e continua a farlo) migliaia di cuori, toccando le corde più profonde dell’animo umano. Però soffia che ti risoffia, il palloncino finirà per esploderci tra le mani. Secondo la lista di Sweety High, solo le prime due stagioni sarebbero “unskippable”: tutto è al posto giusto, tutto è miscelato come dovrebbe. A partire dalla terza, secondo il magazine, iniziano a spuntare episodi facilmente dimenticabili, come gli episodi 03×22 e 23. E così, più andiamo avanti con le stagioni, più le cose peggiorano. La 13°, ad esempio, può essere considerata come un unico grande filler, dove le sole puntate rilevanti sono forse una manciata, come la 1, la 17,la 18, la 23 e la 24.