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10 Serie Tv che hanno decisamente esagerato con gli episodi filler

the walking dead
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Archer

Archer

Archer, la serie animata creata da Adam Reed, è fantastica. Edonista, affascinante e intelligente, Sterling Archer è il protagonista di una vicenda comica, a tratti demenziale, profonda e sempre geniale. La serie è stata acclamata dalla critica, ha ricevuto tanti premi prestigiosi eppure, soprattutto dall’ottava stagione in poi, i filler episodes distolgono l’attenzione dal focus della storia. Tredici stagioni sono tante e, come è accaduto a The Walking Dead, la serie ha già iniziato la discesa verso un inevitabile atterraggio. Archer è il campione della serialità animata per adulti, grazie al suo umorismo corrosivo, ma anche in questo caso, forse, avrebbe dovuto fermarsi alla quinta: ad Archer Vice, ovvero quando iniziano le stagioni cosiddette antologiche che sembrano ben lontane dai fasti delle prime. La comicità è sempre altissima, sia chiaro, ma andando avanti sembra non accadere mai nulla di rilevante. Più che di episodi filler in realtà potremmo parlare di vere e proprie stagioni riempitive. Pensiamo alla nona, intitolata Archer: Danger Island, uno splendido omaggio a Tales of the Gold Monkey che però non aggiunge nulle e non ha niente a che fare con la trama principale, anzi temporeggia lasciando lo spettatore sulle spine.

The Vampire Diaries

The Vampire Diaries e The Walking Dead filler episodes

The Vampire Diaries, uno dei teen drama a carattere soprannaturale amato da adolescenti e non, ha collezionato otto stagioni, tanto successo, ma anche parecchi episodi “skippabilissimi”. Delle 171 puntate, IMDb ha stilato una lista delle peggiori, cioè quelle noiose, riempitive e assolutamente superflue: nella Top 3 troviamo la 01×03, 06×01 e la 05×20. Nonostante per otto stagioni la serie abbia tenuto sempre costanti i livelli di adrenalina, alternando i drammi personali alle intrigatissime vicende amorose, i triangoli e tradimenti agli elementi propri della letteratura vampiresca, le sottotrame di riempimento non mancano, come l’episodio 03×16, dove solo sul finale avviene qualcosa di veramente significativo. Tolto qualche episodio fenomenale, la maggioranza concorda sull’inesorabile peggioramento delle ultime due stagioni, tanto da considerarle come dei capitoli puramente riempitivi. La sette e la otto, infatti, sono lente, prive di originalità e di nuovi personaggi di rilievo. Le trame si ripetono e, rispetto alle precedenti, risultano veramente poco interessanti.

Queste erano 10 serie tv amatissime, come The Vampire Diaries e The Walking Dead, farcite però di troppi episodi riempitivi e noiosi.

La presenza di momenti noiosi all’interno di serie tv popolari e amatissime, come queste dieci, è causata quasi sempre dallo stesso motivo: le produzioni mungono la mucca finché possono per tenere lo spettatore incollato più a lungo possibile. Ma che senso ha diluire una buona storia con episodi riempitivi fino a perdere l’audience? La durata di una serie non è indice di qualità e quando si ricorre a espedienti narrativi che la compromettono, come i filler episodes, è arrivato il momento di staccare la spina.

Quindi fino a che punto è possibile mungere la mucca e in che momento una storia eccellente, come quella di Archer e The Walking Dead, dovrebbe interrompersi per rimanere tale? C’è speranza di proseguire oltre la quinta stagione senza guastare la narrazione con espedienti narrativi deboli? A giudicare da questi 10 ottimi esempi sembrerebbe di no.

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