5) Chiudiamo in modo simbolico con un altro capolavoro per gli amanti del genere, un must assoluto per chi ha amato The Wire: The Shield
La storia di The Shield comincia nel 2002 e si conclude nel 2008. La creazione di Shawn Ryan è stata per molto tempo la rivale diretta di The Wire nella battaglia degli ascolti. Ambientata in un fittizio distretto di Los Angeles chiamato Farmington. La serie segue le vicende della “Strike Team”, una squadra d’élite della polizia guidata dal carismatico ma moralmente ambiguo detective Vic Mackey. Conosciuta per il suo approccio crudo e spietato, The Shield è una delle serie che, insieme a The Wire, ha ridefinito il genere poliziesco. Vic Mackey è un antieroe per eccellenza: un poliziotto che combatte il crimine con metodi illegali, ma che si vede come un protettore della sua comunità. Il suo motto potrebbe essere descritto come “il fine giustifica i mezzi”. Le sue azioni, che spaziano dalla corruzione all’omicidio, creano un costante equilibrio precario tra giustizia e criminalità.
La serie esplora anche le conseguenze personali e professionali di queste scelte, offrendo una rappresentazione intensa e realistica delle dinamiche di potere all’interno della polizia. Le somiglianze con The Wire sono molteplici, ma le due serie differiscono nel tono e nell’approccio. Entrambe analizzano il rapporto tra polizia e comunità, mettendo in luce le disfunzioni sistemiche, ma The Shield si concentra maggiormente sul conflitto morale individuale. Mentre la serie di David Simon adotta una prospettiva sociologica e corale, quella di Shawn Ryan è più personale e drammatica. Un altro aspetto in comune è la rappresentazione della corruzione nelle istituzioni. Come in The Wire, anche in The Shield i problemi non derivano solo dai criminali, ma anche dal sistema stesso, che spesso premia l’ambiguità morale. Tuttavia, il ritmo di The Shield è molto più serrato, con episodi ricchi di colpi di scena e un’atmosfera più frenetica e violenta.