Molto spesso tendiamo a dare per scontato che il prodotto finale che ci viene proposto su schermo quando andiamo a visionare una serie tv sia l’esatto risultato della sua iniziale pianificazione. Un’idea che, in realtà, corrisponde al vero molto meno spesso di quanto potremmo aspettarci. Il lavoro dietro all’ideazione, alla produzione e alla realizzazione di una serie tv è infatti davvero complesso e prevede, a causa dei più svariati fattori, da problemi produttivi a divergenze creative che possono portare a un radicale cambio di natura di un progetto. Film che diventano serie tv, serie tv che vengono trasformate in film o speciali per la tv: la storia è ricca di questi esempi.
Date queste premesse, oggi vogliamo dunque parlarvi di alcuni casi in cui un progetto destinato al cinema è stato riconvertito in altro, andando ad assumere la struttura e l’aspetto di una serie tv, da alcune tra le serie tv di Star Wars a The Witcher, passando per Glee e altri amatissimi show.
Da The Witcher a Obi-Wan Kenobi, ecco a voi la lista di 7 serie tv che originariamente dovevano essere delle pellicole cinematografiche. Buona lettura!
The Book of Boba Fett
The Book of Boba Fett è approdata su Disney+ nel 2022 come parte dell’universo narrativo legato a The Mandalorian, dopo un lunghissimo e travagliato percorso. Dovete infatti sapere che la serie fu infatti pensata inizialmente (siamo nel 2014 secondo quanto riportato da Hollywood Reporter) come un film che sarebbe dovuto arrivare al cinema con la regia del promettente Josh Trank.
Dopo il terribile flop di Fantastic 4 di Trank, tuttavia, la Lucas Film decise di tirarsi indietro, affidando poi il progetto al più prestigioso James Mangold (Logan), ma a causa dell’insuccesso di Han Solo: A Star Wars Story, l’idea di creare spin-off del brand al cinema venne meno. Dovremo attendere un bel po’ di anni per un ulteriore cambio di rotta: con la seconda stagione di The Mandalorian, data la sua rinnovata popolarità, ecco tornare l’idea di rendere Boba Fett protagonista di un prodotto Star Wars.
Obi-Wan Kenobi
Ma restiamo nel mondo di Star Wars e, ancora una volta, a un prodotto inizialmente pensato per essere un film e poi riciclato in seconda battuta come serie tv su Disney+. Stiamo parlando di Obi-Wan Kenobi, approdata sui nostri schermi nel 2022. Come nel caso di The Book of Boba Fett, gli appassionati ben sapranno che l’idea di realizzare un film su Obi-Wan Kenobi aleggiava in quel degli studi della Lucas Film da parecchio tempo, in quella fase in cui, agli inizi della nuova trilogia sequel, si pensava che il brand avrebbe potuto puntare su un modello simile a quello del Marvel Cinematic Universe, con l’uscita di uno o più film del franchise all’anno.
Come per il caso precedente, però, sappiamo bene che le cose cambiarono e che molte delle idee pensate per il cinema vennero ripensate per aderire all’universo seriale del “Mandoverse”. Confermati Ewan McGregor e Hayden Christensen nei panni rispettivamente dell’ex maestro Jedi Obi-Wan Kenobi e l’iconico Darth Vader, la serie ha fatto parlare parecchio di sé, e ora si attendono informazioni per un’eventuale seconda stagione.
The Witcher
Forse non sono in molti a conoscere questo retroscena, ma dovete sapere che quella che attualmente è la serie fantasy di Netflix di maggior successo (ma che sta navigando in acque incerte a seguito dell’abbandono di Henry Cavill), ossia The Witcher, è stata inizialmente proposta alla piattaforma come un film. Dovete infatti sapere che se il progetto fu riconvertito in un film, il merito fu del comparto creativo della serie che riuscì a convincere i produttori dell’impossibilità di riuscire a raccontare in una pellicola di novanta minuti circa il complesso mondo ideato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski e reso noto internazionalmente dallo studio videoludico CD Projekt Red. Gli sceneggiatori riuscirono così a persuadere la piattaforma a puntare ancora di più sul progetto, investendo così maggior budget e risorse. Anche se in tanti non condividono la direzione creativa e le libertà di trasposizione che discostano la serie dal materiale originale, è innegabile che la scelta di puntare su The Witcher come una serie piuttosto che come un film si è rivelata corretta e il successo riscosso dalla serie ne è testimone.
Glee
Un’iconica serie che ha stregato più di una generazione. Un prodotto che ha cambiato a suo tempo le regole della televisione e dei prodotti teen : parliamo di Glee, serie musicale capace di mescolare dramma e commedia in una maniera unica, una serie che, almeno per quanto riguarda le sue prime stagioni, rappresentò un vero e proprio fenomeno globale. Ebbene, lo show capace di far appassionare ferventi fan con le sue storie di accettazione e amicizia e con le sue indimenticabili cover inizialmente fu pensato per essere un film da Ian Brennan (come riportato da Looper) che scrisse di suo pugno la sceneggiatura basandola sul suo personale vissuto da direttore del coro di una scuola a metà degli anni ’90. Il suo script, tuttavia, venne scartato a lungo. Fu solo grazie all’intervento di Ryan Murphy che il concept alla base venne ripreso per essere riadattato nella serie che tutti conosciamo fin troppo bene. Il resto è storia.
Mr. Robot
Ebbene sì, anche Mr. Robot, serie drammatica dalle tinte thriller che vede come protagonista Rami Malek nei panni dell’ambiguo e tormentato tecnico informatico/hacker Elliott Anderson non è stato inizialmente pensato per essere un prodotto televisivo, ma per essere una pellicola cinematografica. A rivelarlo è stato il creatore di Mr. Robot, il talentuoso Sam Esmail nel corso di un’intervista a Forbes. L’uomo ha infatti dichiarato di aver pensato e scritto il soggetto come un film e di aver avuto sin da subito ben chiaro come ogni sezione della pellicola e ogni atto sarebbero stati strutturati ma di essersi poi reso conto che la mole di materiale da inserire in un’eventuale pellicola sarebbe stata eccessiva. Pensate che solo il primo atto dello script di partenza era composto da circa novanta pagine! Sam Esmail pensò dunque bene di riconvertire il progetto in una serie trattando però ogni singola puntata dello show come se fosse un piccolo film.
Daredevil
Avete capito bene, la serie tv di Netflix tratta dal famoso supereroe Marvel e che avrebbe costituito il primo tassello dell’Universo Marvel della piattaforma (comprendente Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist e The Defenders) in origine fu concepito per essere un film e non una serie tv dal suo creatore Drew Goddard, come da lui stesso dichiarato a IGN. Tale idea, tuttavia, venne scartata dalla Marvel che non aveva intenzione di portare al cinema un rilancio di Daredevil dopo il film con Ben Affleck dalle sfumature tanto urbane, dark e che non fosse adatto a un pubblico di minori. Quando però, Netflix e la Marvel Television stipularono un accordo, l’idea di Goddard fu rivalutata e trasformata nella serie tv di successo che tutti noi amiamo e che ci ha regalato le magnifiche interpretazioni di Charlie Cox e di Vincent D’Onofrio. Goddard poté dunque dedicarsi al suo progetto senza dover rinunciare al tono e alle atmosfere da lui pensate! Chissà cosa sarà invece del personaggio nel nuovo reboot/rilancio della serie su Disney+ Daredevil: Born Again! Noi siamo tanto curiosi quanto spaventati.
13 Reasons Why
Anche chi non ha visto la serie conosce a grandi linee la sua trama: la giovane Hannah Baker si suicida e lascia a spiegare il proprio gesto tredici cassette che ne illustrano i motivi mentre assistiamo a come i compagni di scuola affrontano la situazione e i sensi di colpa. Basata sull’omonimo romanzo di Jay Asher, la prima stagione della serie sembra essere stata pensata sin da subito come una lunga esperienza in tredici dolorose puntate, che, visto poi il successo riscosso dalla serie furono protratte per un totale di quattro stagioni, sicuramente non apprezzate quanto la prima ma, anzi, per lo più criticate da critica e spettatori. Eppure, inizialmente i programmi per la trasposizione del libro erano bene diversi: a detenere i diritti del libro erano infatti Universal Studios che pianificavano di creare un film con Selena Gomez come protagonista. Dopo varie traversie, tuttavia, tale idea venne riconvertita come una serie per Netflix e il ruolo di Hannah Baker andò a Katherine Langford, mentre Selena Gomez andò a ricoprire i panni di produttrice esecutiva del progetto.