Flop
4-“The Flash”
Penso sia incredibile il fatto che io ADORI i film sui supereroi e invece non riesca a sopportare i telefilm sullo stesso tema. Dopo anni di riflessioni al riguardo sono giunta ad una conclusione finale: il problema non è tanto la regia o l’idea in sé ma la sceneggiatura.
Ho guardato molto volentieri le prime puntate di “The Flash”: strutturate bene, mi incuriosivano molto sia la trama principale che le sottotrame, e poi c’era Grant Gustin.
Tuttavia arrivata alla decima puntata avevo già capito l’andazzo: Barry incontra un nuovo nemico con dei poteri apparentemente più forti dei suoi, non riesce a sconfiggerlo e si scoraggia, si lamenta un pochino ma alla fine riesce ad ingegnarsi e ad imprigionare il cattivone. Fine.
23 puntate tutte così per i miei gusti sono decisamente troppe.
Il problema dello sceneggiatore che si trova ad affrontare una serie sui supereroi è semplice: il buono vincerà sempre sul cattivo grazie ai propri poteri, può attraversare mille difficoltà ma lo spettatore sa sempre cosa aspettarsi.
Solitamente questo può funzionare per un film che dura 2 ore e che si vede una volta all’anno, non una a settimana.
La linfa vitale delle serie tv deve essere l’originalità, non il Cliffhanger di fine puntata.
Si aggiudica il quarto posto (la migliore tra le peggiori) per il meraviglioso personaggio di Cisco.
Ottimo lavoro e applausi.