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Ma Torchwood l’ho visto solo io?

Torchwood
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Signore e signori, sembra che io sia una dei pochi fortunati ad aver visto Torchwood!

Mi rendo conto che forse sto parlando arabo per la maggior parte dei miei lettori abituali, ma provate ad ascoltarmi per un momento, e giuro che non ve ne pentirete!

La prima domanda che viene spontaneo farsi è “Cos’è Torchwood?”, e ammetto di essermela fatta anche io, specie nel momento in cui l’ho sentito nominare per la prima volta. La persona che me ne aveva parlato l’aveva accostato a Doctor Who, ma dal momento che non conoscevo nessuno dei due telefilm la cosa mi era interessata relativamente poco.

Solo quando ho conosciuto la Serie Tv madre di Torchwood ho capito perché era stato elogiato tanto. Torchwood è uno spin off di Doctor Who; tra l’altro è relativamente recente, perché è andato in onda dal 2006 al 2011.

La Serie Tv gira tutta intorno all’istituto Torchwood, fondato nella lontana epoca vittoriana per proteggere la Gran Bretagna dalle entità aliene che la minacciavano, e ha come protagonista il capitano Jack Harkness. I fan di Doctor Who lo ricorderanno sicuramente! Per tutti gli altri… Posso solo dirvi che è impossibile resistere a quest’uomo!

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L’Istituto ha appunto l’obiettivo di proteggere il Paese dalle incursioni aliene, ma per farlo non collabora con la polizia. Agisce autonomamente, stando nell’ombra, in modo tale che la gente comune non si accorga di nulla e non abbia la minima idea di cosa succeda intorno a loro. Se poi effettivamente qualcuno entra accidentalmente in contatto con un membro dell’Istituto Torchwood, gli viene inevitabilmente cancellata la memoria, in modo tale da poter preservare il segreto.

L’unica a cui ciò non accade è Gwen Cooper, poliziotta di professione, che in breve tempo entra a far parte della squadra di Torchwood, e si impegna, quindi, a mantenere il segreto. Il suo personaggio è, onestamente, qualcosa di particolare. Non siamo di fronte a una donna particolarmente bella, ma la sua aria da dura la rende terribilmente affascinante. È, insomma, la classica badass, che non esita a mettersi in prima linea se ci sono dei problemi da risolvere.

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Si può considerare Gwen, in realtà, come la protagonista femminile di Torchwood. È la prima donna comune che vediamo entrare in scena, e con cui lo spettatore instaura un legame emotivo. Ci sentiamo partecipi dei suoi problemi, inizialmente, perché sono quelli della vita di tutti i giorni, ben lontani dalle lotte contro gli alieni che ci si prospettano all’orizzonte.

In ogni caso, possiamo considerarla protagonista solo finché non compare LUI.

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Ed ecco a voi, il capitano Jack Harkness!

In realtà ci sarebbe davvero poco da dire su di lui, almeno per me che sono una sua fan sfegatata da quando l’ho visto comparire in Doctor Who! Il capitano Jack ci viene subito presentato come un personaggio misterioso, e questo lo rende ancora più affascinante, più di quanto i suoi modi di fare già non facciano… E Rose ne sa qualcosa!

La vita di Jack cambia radicalmente quando diventa immortale, in seguito allo sguardo dato da Rose nel vortice del tempo. Già prima degli eventi del finale della prima stagione di Doctor Who, in ogni caso, la storia del capitano Harkness risultava complicata e con diverse zone oscure. Parte di queste vengono spiegate all’interno di Torchwood, mentre altre restano ancora senza una risposta (e una l’avevo inserita proprio qui).

Ciò per cui Jack Harkness è però più noto, probabilmente, è il suo sex appeal. Non è un segreto che il suo personaggio sia pansessuale, e uno dei grandi amori della sua vita lo troviamo proprio in Torchwood. 

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Lui è Ianto Jones, e ci viene inizialmente presentato come un tuttofare all’interno dell’Istituto Torchwood. Capiamo solo in un secondo momento il motivo principale per cui si era avvicinato al team: quello di poter salvare sua moglie, presa dai cyber-men durante un attacco e diventata, anche se solo parzialmente, una di loro.

Sfortuna vuole che il tentativo di Ianto di salvare la donna non vada a buon fine, ma lui resta a lavorare per Torchwood, grazie a qualcosa che va ben al di là dell’affetto per il team: sì, sto davvero parlando della sua storia con Jack.

Nel caso non ci aveste ancora fatto caso, Torchwood tratta spesso la tematica LGBT, nel corso degli episodi, e probabilmente la storia tra Jack e Ianto è quella a cui vengono fatti più riferimenti in assoluto. Sono la prima ad averli trovati una coppia splendida, e sono sempre stata la prima a piangere per il finale che viene loro riservato.

Se l’obiettivo era quello di abbattere le barriere del pregiudizio, Torchwood ci è davvero riuscito alla grande!

L’Istituto Torchwood, però, non sarebbe completo se non venisse riservata una menzione speciale anche a loro:

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Toshiko Sato e Owen Harper. Anche loro sono sono stati citati più volte nei miei articoli, ed è perché, come gli altri personaggi della Serie Tv, ci mostrano delle caratteristiche particolari, per le quali non possiamo non amarli.

Da una parte abbiamo Toshiko, la donna esperta di tecnologia, e dall’altra Owen, il medico del team. Se ve lo state chiedendo no, non sono una coppia, anche se questo alla cara Toshiko non dispiacerebbe affatto. Entrambi sono però caratterizzati da un senso di sacrificio tale che noi spettatori siamo portati ad apprezzarli comunque, nonostante abbiano dei momenti in cui ci sembrano tutto meno che loro stessi.

Ad esempio, gli attacchi di rabbia sono un must, per Owen, ma riesce comunque a sopperire a questo con il suo mettersi in prima linea per la squadra. La stessa cosa, in realtà, vale per l’insicurezza di Toshiko.

Torchwood consta di quattro stagioni, di cui le prime due in qualche modo collegate tra loro.

La terza e la quarta stagione, invece, si strutturano come delle storie a sé stanti. Da una parte Children of Earth, interamente dedicata alla stirpe aliena “456” e al loro contatto con i terrestri per mezzo dei bambini; dall’altra Torchwood: Miracle Day, totalmente incentrata su un nuovo miracolo che si è abbattuto sulla Terra, grazie al quale la gente è diventata immortale.

Ogni stagione riesce a tenere lo spettatore con il fiato sospeso, trasportandolo in un mondo lontano ma, per certi versi, più vicino di quanto non si pensi. La matrice compositiva è decisamente la stessa di Doctor Who, perciò, se amate la serie madre, non potrete non amare anche questa.

In più, devo veramente ricordarvi che il protagonista è Jack Harkness?

Potrei trovare milioni di ragioni per le quali dovete assolutamente vedere Torchwood: dalla storia, ai personaggi, all’ambientazione… È chiaro, deve piacere moltissimo il genere, ma considerando quanto sia amata la Serie Tv originaria, direi che merita come minimo un’occhiata.

Anche solo per accertarsi se ciò che ho detto finora su Torchwood è effettivamente vero. 

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