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I trailer delle Serie Tv non sono altro che un’immensa presa in giro

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Sicuramente sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di farsi trarre in inganno dai trailer di serie tv o film. Diciamocelo: quanto è brutto quando succede? Magari abbiamo visto il trailer di un film che ci attraeva particolarmente, abbiamo speso fior fior di soldi fra biglietto e popcorn e poi, nel buio della sala, ci siamo resi conto che ciò che stavamo guardando era terribile. È una brutta sensazione, vero? Certo, nel caso delle serie tv magari il problema è ridotto. L’abbonamento alla piattaforma streaming di turno lo paghiamo comunque, quindi c’è almeno la consolazione di non aver speso soldi in più per vedere qualcosa di deludente. Ma il tempo che abbiamo perso non ce lo restituisce più nessuno. La sensazione di essere stati presi in giro, quindi, è forte e brucia allo stesso modo, che si tratti di un film al cinema o di uno show televisivo.

D’altra parte si sa, lo scopo dei trailer è proprio questo: invogliare il pubblico a scegliere proprio quel prodotto. È lo stesso principio di una comune pubblicità alla televisione, in fondo. Compriamo un detersivo perché garantisce un pulito splendente alla prima passata e poi scopriamo che fa schifo e passiamo le ore a grattare via dal fornello i resti di un esperimento culinario riuscito male. Ecco, la sensazione di un trailer serie tv ingannevole è più o meno la stessa. Delusione e nervosismo nei confronti della nostra stessa ingenuità.

I trailer delle Serie Tv sono una vera e propria trappola.

trailer Serie Tv

Ci invogliano a vedere uno show perché selezionano le scene salienti, o quelle visivamente più spettacolari. Omettendo naturalmente il fatto che magari, per arrivare ai punti cruciali e più interessanti, bisogna attraversare una gigantesca palude di noia e niente. Il trucchetto di mostrare solo i passaggi più significativi è stato adottato, per esempio, nel caso di American Gods, infelice serie tv tratta dal romanzo omonimo di Neil Gaiman. L’hype era altissimo a prescindere fra i fan dello scrittore. La vera sfida era incuriosire anche coloro che non avevano letto il libro. Motivo per cui, se si guarda il trailer della prima stagione, non si può che riconoscere la furbizia di chi ha assemblato il tutto. La presentazione altro non è che una sequenza di scene visivamente spettacolari, che suggeriscono, oltre a una buona dose di splatter, l’idea di un racconto epico dai toni onirici. E per certi versi è così, ma come più volte abbiamo sottolineato, gli autori dello show si sono lasciati decisamente prendere la mano. American Gods è un prodotto per pochi, troppo pochi. È difficile da seguire e certo non è riuscito a catturare l’attenzione dello spettatore curioso, rivelandosi ahimè un clamoroso flop. Il punto è che tutto questo dal trailer serie tv non emerge affatto.

I trailer Serie Tv suggeriscono anche idee ingannevoli circa le trame.

Nel caso di American Gods, nel trailer la trama è pressoché omessa. Così come nel caso di Insatiable, Serie Tv Netflix fra le peggiori prodotte negli ultimi anni. Non c’è da stupirsi che il trailer serie tv abbia tratto in inganno molti. A giudicare dalla breve sequenza di presentazione, lo show sembrava avere ottimi spunti per un prodotto vincente. Era interessante l’idea della ragazza bullizzata per il suo aspetto che si prende la sua rivincita. Soprattutto perché la campagna promozionale suggeriva risvolti macabri da comedy intrisa di raffinato black humor. Peccato che poi il risultato effettivo sia ben lontano dalle aspettative. Insatiable è una serie che vorrebbe essere demenziale, ma non fa ridere, né riflettere. È impossibile entrare in empatia con la protagonista, a differenza di quanto era suggerito nel trailer e l’unico desiderio del pubblico è che venga punita per tutte le cattiverie che commette.

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Ma attenzione: i trailer serie tv ingannevoli non valgono solamente per gli show scadenti. Riguarda anche prodotti oggettivamente ad altissimo potenziale. Prendiamo per esempio Lucifer, uno dei più grandi successi Netflix degli ultimi anni. Nonostante la maggior parte del pubblico l’abbia adorato, anche in questo caso la presentazione può rivelarsi una presa in giro. Nel trailer della prima stagione vediamo la sequenza d’apertura della serie, con Lucifer che viene fermato dalla polizia per eccesso di velocità. Dopodiché, è presente una serie di immagini tratte dal primo episodio, che suggeriscono i risvolti crime dello show. La parte dedicata alla romance fra la bella detective e il Diavolo, che costituisce uno dei punti centrali di Lucifer, è completamente omessa. Anzi, il trailer insiste particolarmente sul lato donnaiolo del protagonista, alle prese con frotte di bellissime ragazze adoranti. Persino la dimensione sovrannaturale viene lasciata un po’ da parte e viene rivelata solo con l’improvvisa comparsa di Amenadiel, desideroso di riportare il fratello ribelle all’Inferno e qualche ala che spunta magicamente dalla schiena sparsa qua e là.

Ma perché tutto questo?

Forse perché gli autori dei trailer puntano ad attrarre uno specifico target, che altrimenti non si interesserebbe al prodotto. Un appassionato di crime, ad esempio, non avrebbe mai guardato Lucifer, se il trailer fosse stato incentrato sul continuo corteggiamento della detective da parte del protagonista. Gli autori, poi, hanno astutamente inserito nella presentazione il fatto che Lucifer sia liberamente ispirato ai fumetti di Neil Gaiman. Anche in questo caso, per attrarre quella ristretta cerchia di pubblico che segue appassionatamente gli adattamenti televisivi del loro scrittore preferito. Peccato che la serie di Neil Gaiman abbia ben poco, se non qualche riferimento scarso.

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Un’altra serie particolarmente amata dal pubblico i cui trailer ogni volta traggono un po’ in inganno è Game of Thrones. Tutti i trailer introduttivi alla stagione successiva hanno la stessa caratteristica: uno dei personaggi fa un monologo di una certa rilevanza, che viene sovrapposto a delle sequenze salienti, totalmente slegate e fuori contesto. Naturalmente questo trucco ha sempre svolto egregiamente il suo compito, ovvero quello di aumentare l’hype. Non che una serie di successo come questa abbia mai avuto bisogno di molte presentazioni, dopo una prima stagione con il botto. Ma sicuramente la visione dei trailer serie tv che venivano rilasciati serviva ad aumentare moltissimo le aspettative del pubblico, che magari partiva ad avanzare supposizioni e teorie circa la trama che poi potevano rivelarsi totalmente errate.

Un discorso analogo potrebbe poi essere fatto per i trailer serie tv di Elite. La presentazione della prima stagione suggeriva l’idea di un prodotto diverso, rispetto a quello che poi effettivamente abbiamo visto. L’impressione generale era quella di un giallo dai toni macabri che si svolgeva all’interno di una scuola per giovani particolarmente ricchi. La sequenza di immagini e i dialoghi erano stati abilmente accostati in modo da far credere che Elite fosse una potente critica all’aristocrazia, che maltratta gli outsider semplicemente perché provengono da un contesto sociale diverso. Sembrava che la serie volesse mostrare il marcio che si cela dietro la facciata di frivolezza e mondanità, veicolando il messaggio che, in fin dei conti, tutti sono dominati da impulsi e istinti, che in casi tragici sfociano nella violenza assoluta. Tematiche tutte già ampiamente trattate, certo. Ma sembrava che la serie le riproponesse in una chiave originale. Dal trailer serie tv sembrava che la stagione ruotasse tutta intorno a un misterioso omicidio. E in parte è vero. Il motore è effettivamente quello. Peccato che dalla presentazione siano state omesse tutte le dinamiche da teen drama alla Gossip Girl che costituiscono l’altro nodo centrale della narrazione. Un po’ sleale non inserirlo, non trovate? Magari un ignaro spettatore si può essere accostato alla serie ansioso di vedere lacrime, sangue e un bel giallo. E invece si ritrova davanti scene di drammi adolescenziali ai limiti del cringe.

Compreso poi il tipo di pubblico che ha continuato a guardare fedelmente Elite, anche gli autori dei trailer serie tv hanno capito dove andare a parare. E infatti, per le stagioni successive assistiamo a una sequenza interminabile di baci, scene un po’ più spinte con le debite censure, dialoghi che celano improbabili dichiarazioni d’amore e visioni fugaci di feste scatenate. L’elemento crime viene volutamente messo in secondo piano, quando in realtà rimane uno dei motori della serie. Emerge forse un po’ di più nella presentazione della terza stagione, ma lo fa male, dal momento che fra le varie immagini che scorrono sullo schermo figura anche un clamoroso spoiler, chiaro come il sole.

C’è poco da fare e dire: i trailer Serie Tv sono davvero delle prese in giro.

Gli ideatori dei trailer hanno il preciso compito di attrarre la più ampia fetta di pubblico possibile, valutando quali siano i bisogni fondamentali dello spettatore. Prendiamo sempre l’esempio di Game of Thrones: l’utente medio vuole vedere violenza, intrighi, sangue, lotte per il potere e una buona dose di drama. Ed è esattamente ciò che i trailer delle stagioni offrono. I monologhi che fanno da filo conduttore richiamano un po’ i punti salienti della narrazione, mentre le sequenze che vengono mostrate generalmente richiamano appunto guerre, complotti e torture. Oltre a naturalmente immagini di draghi in volo, una delle principali attrazioni dello show. Nel trailer dell’ottava stagione, poi, per accrescere le aspettative di un pubblico ansioso è presente una brevissima inquadratura di una zampa di cavallo sullo sfondo di una landa desolata coperta di neve. Un chiaro richiamo all’esercito di Non Morti che è poi il culmine del climax della stagione conclusiva. È un vero peccato che poi la questione dell’Esercito del Re della Notte si risolva in una sola puntata, peraltro confusa. Il pubblico stupefatto, guardando la famigerata ottava stagione di Game of Thrones si è poi resa conto che l’apice della tensione, era di ben altra natura. E non a caso il finale ha deluso la maggior parte degli spettatori. Che sia in parte colpa del trailer? Forse.

Game of Thrones

Ma noi, pubblico allenato, dovremmo essere ormai ben consci dell’inganno. A furia di guardare trailer e incappare in delusioni cocenti, dovremmo ormai averci fatto il callo e imparare dai nostri errori. Ma non è così. Ogni volta ci ritroviamo a guardare un trailer palesemente ingannevole, ma diciamo a noi stessi di dare a quella serie una possibilità: perché chissà, magari è la volta buona. Ma sappiamo bene che non è così. In quanto agli autori dei trailer serie tv, non si preoccupano minimamente del malcontento del pubblico. Perché loro hanno capito una massima fondamentale: l’importante non è che ne parlino bene o male, basta che ne parlino.