Volare, predire il futuro, leggere nel pensiero, viaggiare nel tempo, rigenerare il proprio corpo… chi non ha mai desiderato avere almeno una di queste capacità? E cosa succederebbe se ci fossero delle persone che effettivamente sono in grado di fare tutte queste cose? E se fossero connesse tra loro? E se il mondo fosse in pericolo e loro fossero l’unica speranza dell’umanità? Sono questi i presupposti di Heroes, serie tv trasmessa dalla NBC negli anni dal 2006 al 2010 e frutto della mente di Tim Kring. Il vastissimo numero di personaggi presenti in Heroes ne ha fatto una delle serie corali per antonomasia. Il primo episodio, e la prima stagione in genere, hanno avuto ascolti record negli Stati Uniti e la serie ha riscosso un discreto successo in tutto il mondo. La frase “Save the cheerleader, save the world” pronunciata da Hiro Nakamura, il personaggio di gran lunga più amato tra tutti dal pubblico, è entrata nel linguaggio comune come sinonimo di qualcosa da fare necessariamente per raggiungere un obiettivo più grande. Il successo della frase l’ha portata a essere pronunciata anche da altri personaggi in altre serie, come ad esempio il dottor Gregory House in House MD.
Il grande problema di Heroes arriva alla sua seconda stagione e ha anche un nome e cognome, per così dire: Sciopero degli Sceneggiatori. A cavallo tra il 2007 e il 2008 infatti tutte le serie tv furono duramente colpite dallo sciopero di una buona parte degli sceneggiatori statunitensi, provocando un generalizzato taglio nel numero degli episodi di moltissime serie e, conseguentemente, una notevole perdita a livello qualitativo. La perdità di qualità in Heroes, però, si rifletté drammaticamente anche negli ascolti, crollati tra la prima e la seconda stagione così come negli anni a venire, fino alla decisione da parte di NBC di non rinnovare la serie nel 2010. Si può tranquillamente affermare che per la sua struttura “fumettistica”, Heroes abbia aperto la strada a tutte le serie basate sui fumetti che ormai imperversano da qualche anno sui diversi network. Del resto, perché poteva funzionare come serie qualcosa strutturato come un fumetto e non un vero e proprio fumetto? Questo autunno scopriremo se Heroes sarà in grado di dare filo da torcere alle serie uscite negli ultimi cinque anni: NBC ha infatti commissionato a Tim Kring la realizzazione di 13 nuovi episodi che andranno a comporre la mini-serie Heroes Reborn.