Quando una serie non è conosciuta, bisogna parlarne. Molti quando tiro fuori Poppy Montgomery mi parlano della sorella di Kate, o ancora della detective di Senza Traccia (che ho amato). Magari sbaglio, ma almeno nel mio cerchio di amicizie e conoscenze telefilmiche questa serie non viene mai nominata.
È triste, perché è una serie geniale nel mezzo di tante serie poliziesche uguali tra loro. Nulla da togliere alle altre, che altresì ho guardato ed adorato. Ma vi voglio spiegare per quale motivo questa è davvero una serie perfetta per voi/noi amanti dei misteri e dei casi irrisolti oh si, e dei drammi.
I più appassionati avranno seguito NCIS, Cold case, CSI in ogni città e perfino Senza traccia . Ecco, prendete un po’ di questo e quello e ciò che ne uscirà, aggiungendo una specie di malata non terminale, sarà Unforgettable.
Per chi non conosce nulla di questa seria, spiego un pò come funziona.
La protagonista trova la sorella morta in un vicolo. Non troverà mai l’assassino. Salto temporale. Alcuni anni dopo, la donna viene trasferita nel Queens e qui, dopo alcuni casi, inizia a trovare una stessa coincidenza con l’omicidio della sorella. E allora, le sue ricerche ripartono con l’aiuto dei suoi colleghi. Uh, si. Mi direte okay, una serie poliziesca con una storia personale alla base.
Che particolarità ha? Beh, facile. La protagonista, Carrie, soffre di ipertimesia, malattia reale. Questa fa ricordare gran parte se non tutto nella vita di una persona. Ovviamente nella serie questo dono è ampliato, e viene addirittura utilizzato per ripercorrere le scene dei crimini e scoperte qualche prova in extremis.
Oltre ad essere così speciale per questo, è stata una delle serie che si è unita al dramma poliziesco pomeridiano di Rai2.
Ad oggi, questa serie è finita. Dopo averla ripresa e terminata per due/tre volte, alla fine la quarta stagione che vi consiglio davvero di guardare ha terminato la mia sofferenza.
Ovviamente nemmeno io sono arrivata al finale, nonostante risalga al 22 gennaio di quest’anno, ma solo perché non ho avuto un briciolo di tempo per finirla. Ovviamente, se vi andrà, potrei anche farvi sapere come ho reagito al finale che molti hanno definito uno shock. Vi terrò aggiornati.
Altra piccola cosa che mi ha fatto guardare questa serie è stata la mia #OTP, avete presente quando capite che in un modo o nell’altro tra quei due personaggi deve succedere qualcosa prima o poi? Ecco, è stato così per me con Carrie e Al (Dylan Walsh, Nip&Tuck).
Vi ripeto per non fare spoiler a me stessa e a voi, non vi dirò cosa è successo tra i due nel passato, nel presente e cosa, spero, accadrà in futuro. Vi dico solo che dovete vedere una delle loro puntate migliori e vi innamorare di questa coppia. Le frecciatine, gli sguardi. Insomma, una #Olicity meno drammatica e più aperta, per farvi capire.
Ho deciso di aprire un discorso su questo articolo principalmente per permettere a tutti di capire che potenziale ha. Inoltre, è talmente poco conosciuta da non aver nemmeno un nome per la OTP, immagini decenti sui social e gruppi italiani di fan. Io vi dico, fan, svegliamoci.
Facciamo conoscere questa serie. Facciamola apprezzare. Perché se Shadowhunters sta avendo successo nonostante la recitazione, possiamo riuscirci anche noi.
P.s. Per shadowhunters. Ho letto i libri. Ho visto il film. Sto seguendo la serie. L’unica cosa che vi salva è Daddario, non venite a raccontarmi balle.