4) Little America
Serie antologica prodotta per Apple Tv+ dagli stessi creatori di Master of None, racconta le vicende reali di otto immigrati e della loro faticosa sopravvivenza negli Stati Uniti. Otto storie emozionanti, toccanti e a tratti divertenti. La narrazione è tratteggiata con gusto e grande cura: ogni racconto scorre veloce e appassiona nella sua semplicità così autentica. C’è soprattutto grande capacità realistica nel mettere in scena le vite di questi immigrati e si percepisce distintamente come si tratti di fatti veri, per quanto sorprendenti.
Ma Little America non è solo questo: dietro la serie tv c’è anche una grande capacità registica dal punto di vista tecnico e artistico. La ripresa è sempre essenziale, quasi minimalista, e sembra rispecchiare e accompagnare la trama senza forzare mai, restituendo nel contempo una profondità particolare. Rispetto a Unorthodox e alle altre serie di questa rassegna si tratta probabilmente di quella con la regia meno vistosa ma nel contempo tra le migliori in assoluto. La difficoltà di trasmettere semplicità ma anche intensità è forse la prova più dura per un regista: compito superato alla grande dal team di Little America.