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5 Serie Tv uscite quest’anno dalla regia mozzafiato

Unorthodox
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5) I May Destroy You

I May Destroy You

Può una comedy parlare di una violenza sessuale? La risposta di ogni network che si rispetti sarebbe stata un grosso no. Non è stato così per la BBC e la HBO che in associazione hanno deciso di non fermarsi alle apparenze e puntare forte su questa serie. Il risultato ha del clamoroso e anche se purtroppo in Italia I May Destroy You non si è ancora imposta, complice la mancata distribuzione, la serie rappresenta un vertice forse irraggiungibile di questo 2020.

La storia è quella di Arabella (interpretata dalla creatrice e scrittrice dello show, Michaela Coel), autrice di libri svogliata e disposta a ogni tipo di distrazione. La prima parte del pilot scorre così tra semplicità, qualche battuta e una protagonista eclettica ma che sa di già visto. La svolta però improvvisa con la violenza sessuale totalmente inattesa viene a sconvolgere ogni cosa. Con un’incredibile capacità di coniugare drama e comedy (obiettivo quasi impossibile vista la cruda tematica) la serie spicca il volo in un andirivieni di accadimenti e soprattutto tanta interiorità.

Tuttora in onda, I May Destroy You sta spopolando in America e Inghilterra: toccante, sconvolgente, divertente, drammatica, è una serie completa. I colori della scenografia si sposano alla perfezione con la vulcanica personalità della sua protagonista e anche la telecamera si adegua con un turbinio di movimenti che catturano la sua essenza. Ne esce fuori una serie che riesce ad affrontare il tema dello stupro da una prospettiva del tutto originale cogliendo tutta la drammaticità del trauma che come una serpe si insedia in Arabella e si scontra con la sua estroversa personalità.

Arabella si scopre così scissa a causa di questo pruriginoso senso di debolezza e smarrimento per nulla in linea con la vera sé. La ricerca della verità, forse, può essere l’unica soluzione per affrontare e superare questo tarlo tutto interiore. Lo scopriremo nelle prossime puntate con l’augurio che il successo internazionale porti, come per Unorthodox, a una rapida distribuzione anche in Italia.

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