Il cammino delle serie tv è imprevedibile e segnato da ostacoli invalicabili, lo sappiamo. Iniziare una serie in corso vuol dire accettare il tacito rischio che forse la storia in cui andremo a immergerci non avrà mai una fine, che a separarci dalla felice (o anche drammatica, noiosa, deludente, sconvolgente) conclusione delle avventure dei nostri beniamini seriali c’è il più temuto degli orrori della contemporaneità: la cancellazione improvvisa. E mentre a volte ci mettiamo il cuore in pace, consapevoli che questo rischio è concreto e che la scure dei produttori hollywoodiani si stia per calare sulle nostre serie preferite, altre volte siamo talmente sicuri che le storie andranno avanti che la loro fine improvvisa ci sconvolge, ci lascia basiti, non riusciamo a trovare alcuna spiegazione sensata. È il caso di un classico di nicchia come Utopia, ma anche di grandi produzioni Netflix che il pubblico sembrava aver premiato, ma il cui cammino è stato interrotto talmente bruscamente e inaspettatamente da esserci sembrato quasi un affronto.
1) Spinning Out
Spinning out è uno dei più grandi rimpianti di Netflix, un prodotto la cui cancellazione lampo è da annoverare tra i misteri irrisolvibili dell’universo. Ambientata nello spietato mondo del pattinaggio agonistico, la serie è un teen drama sportivo con protagonista la sempre meravigliosa Kaya Scodelario, che regala una performance di livello altissimo nei panni di Kat Baker, pattinatrice agonistica affetta da un disturbo bipolare ha un effetto profondo tanto sulla sua vita personale quanto su quella professionale. Presentato come un teen drama, Spinning Out è in realtà un viaggio doloroso nei meandri della psiche umana, che mostra in modo sorprendentemente veritiero l’impatto della malattia, della competizione e del terrore di fallire sulla vita dei suoi protagonisti. Unendo in modo sapiente la componente romantica e quella sportiva con una dose notevole di drammi familiari, Spinning Out è riuscita a conquistare gli spettatori di tutto il mondo, che attirati da Kaya Scodelario e dal fascino sempre abbagliante del pattinaggio sul ghiaccio sono invece rimasti colpiti dalla complessità della serie e dalla sua grande sensibilità nel trattare il tema della malattia mentale in tutte le sue sfaccettature. La cancellazione lampo della serie, nonostante il grandissimo successo che questa ha continuato a riscuotere nei quasi due anni passati dalla sua uscita, resta una delle più inspiegabili nella storia di Netflix, poiché avvenuta prima ancora che la serie avesse una possibilità.
2) I Am Not Okay with This
Se I Am Not Okay with This fosse un libro, la sua prima stagione corrisponderebbe a una brevissima ma intensa prefazione. Perché questo capitolo iniziale si presenta fin da subito come un antipasto, un preludio a ciò che sarebbe stato e purtroppo non sarà mai. Pensata quasi come un lungo film introduttivo della durata complessiva di poco più di due ore e mezza, l’unica stagione prodotta di I Am Not Okay with This è stata fin da subito associata da Netflix al suo più grande successo Stranger Things, con cui condivide i produttori, per le tematiche e la presenza di un aspetto horror, nonché a The End of the F***ing World, anch’essa creata da Jonathan Entwistle, per i toni e la durata degli episodi. Tutti si aspettavano che la serie fosse un successo ed effettivamente, nonostante le critiche non siano state unanimi, la prima stagione di “I Am Not Okay with This” ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter diventare un cult, tanto da guadagnarsi un rapido rinnovo. Tuttavia il tempismo dell’uscita della serie, in concomitanza con lo scoppio della pandemia alla fine di febbraio 2020, è stato fatale per I Am Not Okay with This, che dopo essere stata rinnovata ha subito una brusca e inaspettata cancellazione dovuta alle incertezze e ai costi aggiuntivi del produrre una serie rispettando i protocolli di sicurezza dovuti al Covid-19.
3) The Society
La cancellazione di The Society è avvenuta esattamente come quella di I Am Not Okay With This e questo la rende ancora più difficile da digerire, soprattutto se si considera che il teen drama a tinte distopiche e fantascientifiche prodotto da Netflix aveva raccolto un seguito di tutto rispetto, che per fedeltà alla serie, dedizione nello sviscerarne tutti i misteri e attaccamento al cast non aveva nulla da invidiare a veri e propri fenomeni di massa come Pretty Little Liars e persino Lost. Il rinnovo di The Society, la cui prima stagione finisce con un enorme cliffhanger, è stato dato da tutti per scontato e infatti è prontamente arrivato, illudendo il fedelissimo pubblico che tutte le loro domande avrebbero trovato una risposta e che presto avrebbero rivisto i loro personaggi preferiti alle prese sia con i problemi dettati dalla necessità della sopravvivenza che da quelli ben più familiari dell’adolescenza. La cancellazione di The Society, avvenuta per via delle complicazioni che comporta girare una serie rispettando tutti i protocolli di sicurezza dovuti alla pandemia, è stata per i fan un vero e proprio fulmine a ciel sereno, inspiegabile quasi quanto i misteri della serie stessa. Rimane la speranza che un giorno Netflix decida di riportare in vita la serie quanto meno per un film conclusivo, che siamo certi si rivelerebbe un grandissimo successo in termini di pubblico per la piattaforma streaming.
4) Utopia UK
Utopia Uk è un capolavoro, eppure rimane inspiegabilmente una serie di nicchia, anche per colpa di una cancellazione prematura che ne ha condizionato il destino.
Un cancellazione tanto inspiegabile che quando è stata annunciata sui forum frequentati dai fan della serie si era fatta largo la teoria che dietro alla fine prematura ci fossero addirittura le persone più potenti del mondo, preoccupate che Utopia stesse rivelando al mondo i loro piani. Sicuramente non è una serie per tutti, è un viaggio che porta a non avere alcuna certezza, obbliga lo spettatore a ripensare tutta la sua realtà e a mettere in dubbio ciò che sa, si avvicina alla realtà eppure la disseziona, in una narrazione avvincente che non lascia scampo. Il comparto tecnico di Utopia è di livello altissimo, con una colonna sonora assolutamente perfetta e una fotografia talmente distintiva da essere presa ancora oggi a modello. Guardare Utopia vuol dire vivere una sensazione di perenne catastrofe, un’angoscia costante destinata però a non arrivare mai a sciogliersi o a concretizzarsi, perché la serie è stata cancellata prima che ciò potesse accadere. A nulla è servito il breve esperimento di Amazon Prime Video di riportare in vita la serie con un remake americano, perché la cancellazione di Utopia UK resta per noi un rimpianto troppo grande.
5) Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica
“Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica” ha avuto una possibilità in più rispetto alle altre serie presenti in questa lista (se si esclude “Utopia UK”), essendone state prodotte ben due stagioni. Tuttavia, la serie più pazza della televisione aveva tutto il potenziale per andare avanti ancora a lungo.
La cancellazione di Dirk Gently è una ferita ancora aperta, perché la serie ha lasciato un vuoto all’interno del panorama televisivo che difficilmente qualcuno potrà colmare (anche se a modo suo Only Murders in the Building ci sta provando). La comedy poliziesca con protagonisti Samuel Barnett ed Elijah Wood è un racconto corale che si distingue, oltre che per i personaggi memorabili e le interpretazioni di livello altissimo, per le situazioni assurde e iconiche che mette in scena, nonché per un’imprevedibilità che tuttavia non lascia alcuno spazio al caso. Dirk Gently rimane una delle serie più originali nella storia della televisione, un progetto ambizioso ma riuscitissimo che era riuscito a convincere sempre più fan, i quali sono rimasti spiazzati dalla sua cancellazione prematura, avvenuta in un momento in cui la trama sembrava poter evolversi in modi ancora più avvincenti e (in)verosimili.