I villain delle serie tv sono spesso i personaggi più affascinanti e amati dai fan. Con la loro complessità, il loro carisma e le loro azioni spesso spietate, riescono a lasciare un segno indelebile nella storia dello show, a volte persino più dei protagonisti. Alcuni di loro hanno già ricevuto approfondimenti attraverso flashback o trame secondarie, ma molti meriterebbero un’intera serie dedicata. Un prequel o uno spin-off su un grande antagonista potrebbe esplorare il loro passato, mostrando cosa li ha resi ciò che sono. Ma anche raccontare una storia parallela che permetta di vederli in una nuova luce. Dai boss del crimine ai manipolatori più subdoli, esistono villain così ben scritti e interpretati che il pubblico non ne ha mai abbastanza. Ecco sette personaggi iconici delle serie tv (alcune delle quali le trovate qui) che, con la loro presenza magnetica e la loro complessità psicologica, sarebbero perfetti per diventare protagonisti assoluti.
1) Il re di tutti i villain delle serie tv: Gustavo Fring
Breaking Bad è un esempio perfetto di serie in cui la maggior parte dei personaggi principali può essere considerata, a vari livelli, un antagonista. Nonostante Gustavo Fring si opponga direttamente a Walter White, è quest’ultimo a essere ricordato come il villain più iconico dello show. Tuttavia, mentre la parabola di Walt è stata esplorata in profondità e portata alla sua inevitabile conclusione, c’è ancora molto da raccontare sulla storia di Gus. Come ben sappiamo, Vince Gilligan ha già dimostrato la sua capacità di espandere l’universo narrativo di Breaking Bad. Better Call Saul ha saputo trasporre perfettamente toni e tematiche dell’opera originale in un nuovo contesto. E’ vero che Gus ha avuto un ruolo significativo anche in BCS, ma la sua storia personale, in particolare la sua gioventù, rimane in gran parte avvolta nel mistero. Un approfondimento sull’ascesa di Gus offrirebbe agli spettatori un’opportunità unica per comprendere come sia diventato il freddo e spietato stratega di Breaking Bad.
Parliamo di uno dei migliori villain delle serie tv di tutti i tempi: sicuramente il più metodico, maniacale e tra i più spietati. Scoprire le difficoltà, le sfide e le esperienze che lo hanno plasmato permetterebbe di vedere il personaggio sotto una luce diversa, stratificando ulteriormente la sua complessità. Questo, inevitabilmente, implicherebbe l’introduzione di un nuovo attore nel ruolo, andando a sostituire – almeno per la versione più giovane – l’impareggiabile Giancarlo Esposito. Sebbene la performance di Esposito rimanga insuperabile nel delineare il Gus maturo e calcolatore, affidare la parte a un talento emergente potrebbe rivelarsi una scelta vincente. Ma è proprio questa la difficoltà maggiore. Tuttavia, un attore più giovane potrebbe donare nuove sfumature al personaggio, aiutando il pubblico a distinguere le diverse fasi della sua vita. E, soprattutto, a provare una certa empatia nei suoi confronti. Un simile progetto offrirebbe una prospettiva inedita su uno dei villain più enigmatici e affascinanti.
2) Restiamo in casa Vince Gilligan con un altro genio assoluto: Lalo Salamanca
Insieme a Gus Fring, Lalo Salamanca è uno dei personaggi più affascinanti e carismatici dell’universo creato da Vince Gilligan. Introdotto soltanto nella quarta stagione di Better Call Saul, Lalo, interpretato magistralmente da Tony Dalton, si distingue subito per il suo incredibile carisma, la sua astuzia e la sua letale imprevedibilità. A differenza di altri membri della famiglia Salamanca, spesso dominati dall’ira o da un codice d’onore rigido, Lalo è un criminale che combina fascino, intelligenza e una spietatezza senza pari. Sempre un passo avanti ai suoi avversari, sa quando usare il sorriso e quando trasformarsi in un assassino senza scrupoli. Nonostante il suo ruolo chiave nella guerra tra i Salamanca e Gus Fring, il passato di Lalo rimane avvolto nel mistero. Un prequel dedicato a lui permetterebbe di esplorare le sue origini e il suo percorso all’interno del cartello, mostrando come sia riuscito a distinguersi in una famiglia già di per sé brutale.
Ci sono tanti interrogativi aperti su Lalo: come ha costruito la sua reputazione? In che modo è diventato il prediletto di Don Eladio? Un racconto sulla sua ascesa potrebbe rivelare il lato più umano e vulnerabile del personaggio, senza però intaccare il fascino diabolico che lo ha reso così iconico. Uno spin-off su Lalo potrebbe anche offrire una nuova prospettiva sul cartello messicano. Potrebbe svelare i giochi di potere tra i vari leader e approfondendo le dinamiche che hanno portato alla rivalità con Gus Fring. A differenza di Better Call Saul, che si concentra principalmente sugli affari legali e sulle truffe, una serie su Lalo potrebbe immergersi nel cuore della criminalità organizzata. Il tutto in favore di una storia ricca di azione, intrighi e tradimenti. Il suo mix di carisma, brutalità e fascino lo rende un protagonista perfetto per un racconto avvincente e imprevedibile, degno della pesantissima eredità di Breaking Bad e Better Call Saul.