3) Benjamin Linus (Lost)
Anche se Benjamin Linus era stato pensato come un personaggio di passaggio, gli showrunner rimasero così impressionati dall’intensa interpretazione di Michael Emerson da decidere di trasformare Linus in uno dei più grandi villain di Lost. Per molto tempo, non c’è stato niente che questo personaggio non fosse disposto a fare: rapimento, tortura, uccisione di massa, il sacrificio della sua stessa figlia. Questo e altro pur di proteggere l’Isola e i suoi segreti dal mondo esterno. All’apparenza innocuo, Linus ha dimostrato di essere una mente subdola e doppiogiochista. Un villain insospettabile che nasconde la sua violenza dietro modi pacati.
È in questa sua imprevedibilità che risiede il suo fascino, contraddistinto da un perverso carisma che ha reso decisamente interessanti le interazioni con gli altri personaggi. Ma a differenza di altri villain delle serie tv, Linus finisce per mostrare un lato umano che non ci aspettavamo. Quando si rende conto di non conoscere l’Isola come credeva, viene travolto da incertezze e dubbi, così come dai sensi di colpa e dalla malinconia. Mostrando questa fragilità, il personaggio si apre la strada verso un percorso di redenzione che forse non si meritava, ma che ci ha perlomeno mostrato la sua complessità.