2) Westworld
Westworld si presenta da sola. Una delle serie migliori in assoluto del ventunesimo secolo che fa della filosofia morale e dell’accorta analisi umana i suoi enormi punti di forza. Le prime due stagioni ci hanno conquistato per intreccio restituendoci un drama quasi investigativo per capacità di coinvolgimento nei suoi “misteri”. Ma Westworld è molto più che un meraviglioso intrattenimento: la soprendente interpretazione degli attori (su tutti Evan Rachel Wood e Thandie Newton) si coniuga alla perfezione con il tema di fondo. Quello della possibilità di infondere vita in un essere virtualmente animato.
Westworld è il percorso di un’umanità nuova, artificiale, che sembra farsi prepotentemente largo per sostituirsi al regno di perversione e contraddizioni dell’essere umano. Tutto si gioca su questi livelli: sull’umanità sempre più disumanizzata e sulla macchina sempre più umana. Un viaggio immaginifico in una distopia che sempre più sembra sfumare nell’utopia transumanista. E che solleva infinite questioni etiche nella nostra mente.
Westworld è pronta a tornare dopo due stagioni di dieci episodi con un terzo appuntamento che si carica di aspettative. E che a giudicare dal trailer e dal poster si giocherà tutta sull’illusione (o meno) del libero arbitrio. Quando? Dal 15 marzo (il 16 in Italia per via del fuso orario), su Sky.