2) Winning Time
Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty, questo il titolo completo, racconta in due stagioni soltanto l’epopea dei Los Angeles Lakers. La terza, quella conclusiva, non vedrà mai la luce.
Nonostante una risposta di pubblico favorevole i dirigenti della HBO hanno deciso di chiudere i battenti. Per quale motivo? Il solito calo di spettatori, hanno fatto trapelare dalla sede del canale streamer. Anche i gravi scioperi dei mesi scorsi di autori e attori non hanno aiutato.
Ma i più attenti non hanno potuto non notare le severe critiche arrivate da Magic Johnson che nemmeno l’ha vista, e da Abdul-Jabbar, entrambe star indiscusse di una delle più celebri squadre del basket mondiale.
Il primo ha detto che non avrebbe guardato la serie perché “per ricreare quel periodo soltanto noi giocatori avremmo potuto farlo“. Il secondo, invece, ha semplicemente detto che “Winning Time” isn’t just deliberately dishonest. It’s drearily dull“ in un articolo reperibile online (Winning Time non è solo disonesta. È terribilmente noiosa, la traduzione del titolo dell’articolo).
Su Winning Time pendeva pure la minaccia di pesanti ripercussioni legali da parte di Jerry West. L’allora dirigente dei Lakers ha chiesto una formale ritrattazione da parte della HBO per come è stato dipinto nelle diciotto puntate andate in onda.
Sia quel che sia per Winning Time – L’ascesa della dinastia dei Lakers non ci saranno supplementari. Il canale televisivo americano ha sempre sostenuto che lo show fosse una drammatizzazione e non un documentario, ma è sufficiente questo per chiudere la questione? Per di più, finisce in maniera persino sgradevole: con una sconfitta dei Lakers. Oltre al danno, insomma, anche la beffa.
Avevamo affrontato il tema della cancellazione di Winning Time all’interno di un lungo approfondimento: se vi interessa, lo trovate qua.