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#SeriousMoments – Il vibratore di Scianel

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Ormai lo sapete. Parliamo di Gomorra da mesi, abbiamo analizzato ogni respiro di ogni personaggio in ogni benedetta puntata. Le recensioni del mercoledì ci hanno guidati attraverso ogni puntata, raccontandoci le gesta di Ciro, Gennaro, Don Pietro e tutta la ciurma di Gomorra. Con i Focus abbiamo scavato nell’animo della scrittura di questa serie, provando a capire cosa c’è dietro le scelte dei protagonisti, analizzandone la psiche attraverso l’uso di una sostantivo scelto per rappresentare in modo globale il personaggio in questione. E bla bla bla bla bla… ma quando inizieremo a parlare di Cose Serie? E basta con questi articoli lunghissimi e noiosissimi pieni di parole difficili e ragionamenti che Platone levati che te lo dò io il Simposio.

Abbiamo capito che Gomorra è fortissima, che Ciro è un viscido, che Conte e Don Pietro non dovevano morire, o’Track, o’Principe, Patrizia e Gennaro. Ma abbiamo commesso un grave errore, anzi una dimenticanza. Quindi lasciatemi fare un piccolo appello pubblico ai miei colleghi redattori, due righe giuro.

Cari colleghi, vi stimo e vi adoro. Siete bravissimi. Scrivete benissimo e siete tutti strabelli. Ci raccontate ogni giorni, ogni ora, di ogni serie prodotta e trasmessa in ogni angolo del mondo, parlate perfino di Don Matteo. Ma, per favore, non commettiamo più un errore del genere. Scene storiche come quella che mi accingo a commentare non possono e non devono passare inosservate. Con affetto, Nina. 

Eccomi, parliamo di cose serie Signori. Parliamo del vibratore di Scianel. 92 minuti di applausi a scena aperta per chi ha costruito quei fotogrammi, per chi ne ha studiato i dettagli e per chi ha incollato uno per uno gli strass su quel fallo dorato. Una scena di rara eleganza che farebbe invidia perfino a Carla Fracci. Lei, la nostra iena profumata, nel suo momento più intimo ed allo stesso tempo più forte. Entra in bagno, con le sue sobrissime cuffie giganti, immersa nelle note neomelodiche di Cinzia Oscarda cui la produzione è stata teneramente querelata –  apre l’armadietto dei tesori, e tra i suoi amatissimi profumi prende lo strumento del piacere dorato. E’ una cosa abnorme, interamente bagnato (ok, mi rendo conto che “bagnato” è equivoco, ma mi viene questo) nell’oro, e ricoperto di diamanti, anche lì dove i diamanti non dovrebbero mai esserci. E poi quel concerto privato, tutto per noi, nell’intimità del lavandino, in cui la nostra biondissima star si specchia e si atteggia da diva, quanta poesia in quei movimenti, in quegli sguardi che trapelano desiderio ed autocompiacimento. Scianel è forte assai, è un personaggio davvero particolare ed ha il primato assoluto per aver portato un po’ di sano trash in una serie tv seriosa come Gomorra.

Ma che invidia ragazzi, non solo per la rarità dell’oggetto in questione ma anche, e soprattutto, per quell’atto di autoseduzione che ha del poetico. Poco dopo spareranno al figlio, ma lei non lo sa e nel silenzio del suo bagno si consuma di piacere. STRAORDINARIO. Non vediamo una ragazza che si prepara a masturbarsi, ma una donna, una femmina fatta e finita. E cosa c’è di più forte a livello narrativo? Le cose serie sono queste, e mi scuso per il ritardo nell’avervene parlato.

Alla prossima, Stay Hos, Stay Senz Pensieri!