Durante gli anni 2000 ho vissuto qualcosa di strano. Dentro di me scattava qualcosa per cui, poco prima di cena, mi ritrovavo in salotto di fronte alla Tv. Non saprei spiegare che cosa accadesse, era come se una forza misteriosa si insinuasse nella mia testa e plasmasse le mie azioni a suo piacimento. Così, senza aver idea di come, quando o perché, mi ritrovavo seduta sul divano a guardare Settimo Cielo, pensando perfino che fosse meravigliosa. Questa è probabilmente una storia che accomuna la maggior parte di noi: Settimo Cielo era, prima di capirla davvero, la Serie Tv del nostro cuore. Le storia della famiglia Camden era quanto di più appagante potessimo trovare in Tv, e la cosa assurda era che quel che capitava ci sembrava perfettamente normale, in linea con l’ordinario. Insomma, pensavamo davvero che quelli fossero dei problemi, che Simon avesse bevuto troppo quella volta.
Anno dopo anno le cose sono però gradualmente cambiate, portandoci a capire tre cose fondamentali su quella che, quando eravamo piccoli, era la nostra zona di comfort preferita:
- No. Simon non aveva bevuto troppo, ma solo una birra.
2. Settimo Cielo è una delle Serie Tv più invecchiate male di sempre.
3. Da piccola non ci capivo niente di Serie Tv.
A parte questi piccoli e grandi rimorsi, Settimo Cielo era davvero una delle mie grandi Serie Tv dell’epoca. Non comprendevo davvero di cosa stessero parlando, ma il mio entusiasmo era talmente tanto che alla fine andava bene comunque. Andava bene perché alla fine Simon era carino e ogni episodio era quello giusto per vederlo: avevo dei parametri molti severi da piccola. Basarmi sulla bellezza degli attori biondi e con gli occhi azzurri era uno di questi. Soltanto crescendo avrei capito che in realtà i biondi con gli occhi azzurri non fanno per me, ma questo è un altro discorso. Come avrete capito, la mia esperienza con l’acclamato family drama è andata molto bene soltanto per una determinata quantità di tempo, dopo di che i nostri rapporti si sono decisamente raffreddati. Ma prima che tutto questo accadesse la serie era giunta già al suo termine.
Dunque sì, non ho paura di confermarlo (forse): sono stata con Settimo Cielo fino alla fine dei suoi giorni, anche quando tutti l’avevano oramai abbandonato. Non era importante dove andassero tutti: io avevo cominciato quella storia e pretendevo un finale, volevo sapere come sarebbe andata a finire. Soltanto con il tempo ho effettivamente il capito che il finale di Settimo Cielo è quanto di più mediocre potesse mai esser messo in scena ma, durante quel momento, tutto appariva praticamente perfetto e inattaccabile. So che anche voi lo guardavate, ma probabilmente siete stati più bravi di me e siete riusciti a distaccarvene prima che pronunciasse le sue ultime parole, ma siete certi di non voler sapere come giungesse alla sua conclusione? Siete davvero sicuri di non voler conoscere il finale?
Probabilmente ho finalmente compreso quale fosse la ragione per cui quella forza mi obbligava a guardare Settimo Cielo: era una missione. Dovevo sacrificarmi e guardare il finale per tutti voi, per poi raccontarvelo e dirvi che cosa sia davvero accaduto. E’ stato un lavoro sporco, ma qualcuno doveva pur farlo.
Dopo ben undici stagioni di problemi e sventure, la famiglia Camden è pronta a salutare il suo pubblico più affezionato giunto finalmente agli ultimi atti finali (cioè io). Eric e Annie, i genitori buoni che hanno mandato Simon in riabilitazione dopo una birra, decidono di vivere la vita con più leggerezza e svago organizzando un viaggio alla scoperta dell’America. La prima regola base dell’intera serie è che nulla viene fatto senza che qualcuno si intrometta, per questa ragione anche Lucy e suo marito Kevin decidono di aggregarsi. Il viaggio di famiglia può dunque cominciare e avrà come prima tappa il college di Simon. La seconda regola base della famiglia Camden è infatti quella di perseguitare i propri figli fino in capo al mondo, dunque decidono di andare a incontrarlo. Stando a quanto raccontato da Ruthie il ragazzo ha anche una nuova fidanzata, dettaglio che ci porta alla terza regola base: nessuno si tiene un cecio in bocca.
Per quanto riguarda Ruthie, invece, le cose vanno decisamente meglio: la ragazza annuncia di aver abbastanza crediti per continuare il suo ultimo anno da liceale. Tra una cosa e l’altra decide anche di rifiutare la proposta di Martin per stare con T-Bone, dando così un finale felice alla sua storia. Lieto fine anche per Margaret che – dopo essere stata accettata al college – riceve la chiamata della madre che le racconta di starsi disintossicando. Oltre al rapporto recuperato con lei, Margaret ottiene finalmente la confessione di Mac che ammette di essere innamorato di lei.
Pensavate che la famiglia Camden potesse salutarci in modo normale? Certo che no: prima di partire, infatti, Eric e Annie imporranno una regola del viaggio; sarà possibile portare una valigia e tre oggetti qualsiasi, nulla di più. Ognuno fa la sua scelta come se dovesse star fuori casa senza mai più far ritorno, mentre il padre di famiglia si siede nel posto auto guardando da lontano la loro dimora allontanarsi. Ed è così che, in modo estremamente teatrale, giungono a noi i titoli di coda che segnano la fine della serie. Quanti di voi ricordavano questo finale? Cominciate ad alzar le mani: ho bisogno di sapere che non sono sola. Ho bisogno di condividere questo momento con qualcuno capace di capirmi.