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Abbiamo ancora bisogno di Samantha Jones

Samantha Jones
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ATTENZIONE: l’articolo può contenere spoiler su Sex and the City e And Just Like That!

L’emancipazione femminile nelle serie tv, con la massima onestà? Nel 1998, quando è andato in onda il pilot della prima, vera serie in cui le donne erano rappresentate esattamente come gli uomini: single, in carriera e, rullo di tamburi, sessualmente attive. Il tutto è accaduto molto in fretta, così in fretta che del fenomeno si è sparsa la voce in un istante, come una insolente macchia d’olio che cade su un nuovo tappeto persiano, rovinandone per sempre il colore chiaro e perfetto. Allo stesso modo, questa serie tv ha riscosso un’eco sorprendente che presto si è insediata sulle labbra di tutte le donne over 20 che attendevano, di episodio in episodio, davanti alla tv. Il potere della rappresentazione di un nuovo tipo di donna è stato così forte da riplasmare il tessuto televisivo di quegli anni, apparentemente concentrato sul mostrare uomini al potere e di successo. Ed è stato così che il tappeto è cambiato per sempre, in ogni suo filamento. Non si può non parlare così, di Sex and the City: di quello che è stato, di quello che ha rappresentato per una intera generazione di donne. Uno show che ha saputo raccontare un’epoca nuova, mutando per sempre il panorama della tv con un nuovo modello di donna scomodo, specie per quel periodo storico: indipendente, che non ha bisogno di un uomo per sentirsi completa, che mette al primo posto l’amor proprio e che diventa il centro del suo stesso universo. C’è mai stato davvero un prodotto per il grande pubblico femminile, prima di Sex and the City? Forse, ma nessuno di questi ci ha regalato un’ambientazione così glam, né una sceneggiatura tanto brillante. Nessuno di loro, soprattutto, ci ha mai regalato un personaggio come Samantha Jones.

Samantha Jones
Sex and the City (640×360)

E perché proprio Samantha? Perché non Charlotte(Kristin Davis), dolce, focalizzata sui suoi desideri, meravigliosamente sognatrice? O Miranda (Cynthia Nixon), tosta pragmatica, che mette al primo posto (almeno all’inizio) la propria carriera? O Carrie (Sarah Jessica Parker), protagonista della serie, nella quale chiunque potrebbe rispecchiarsi? Cosa ha Samantha che le sue amiche non hanno? Cosa la rende così speciale?

La risposta è una, e potrebbe non essere quella che ci si aspetta: perché ciò che rende Samantha così speciale è la sua voce. La voce di una generazione di donne che fino ad allora non aveva potuto proferir parola, per timore di essere giudicata una facile. La voce di chi si è sempre sentita sbagliata perché, mentre le sue amiche diventano mamme felicissime, lei non desidera avere figli. La voce che hai sempre sopito, quando ti è stato chiesto un parere e tu hai mentito per non ferire l’interlocutore. Samantha per molte di noi è stato questo, e molto di più.

Samantha non solo è speciale, ma è importante. Lo è sempre stata e lo sarà sempre; innovativa, scandalosa, impertinente.

Sex and the City
Samantha Jones (640×360)

Chiunque, almeno una volta nella vita, si è rivista in Samantha Jones – o, semplicemente, avrebbe voluto essere come lei. L’unica, tra tutte le sue amiche, a non lasciarsi distrarre da tanto inutili quanto ingombranti paranoie amorose. Perché Samantha no, lei non ha bisogno di avere un uomo al proprio fianco; si è fatta da sola, venendo dal nulla, e sin da piccola ha imparato che l’unica forma d’amore davvero importante è quello per se stesse. E mentre Carrie, Charlotte e perfino Miranda sembrano alla costante e spasmodica ricerca del Grande Amore, Samantha preferisce cambiare uomo ogni notte e crogiolarsi per cose decisamente più importanti (come, ad esempio, guadagnarsi una borsa Birkin spacciandosi per l’attrice Lucy Liu).

Questo però non la rende immune all’amore, tutt’altro. Al contrario di quanto vorrebbe mostrare, infatti, Samantha nasconde una grande dolcezza che è pronta a venir fuori quando si tratta di raccogliere i cocci dei cuori infranti delle sue amiche. E’ lei, difatti, a dire che le quattro sono le une le anime gemelle delle altre; un affetto capace di andare oltre ogni dolore, malattia, difficoltà. Un lato che Samantha riesce a tirar fuori anche con Smith, colui che forse l’ha più avvicinata al concetto di amore vero, che ha comunque raggiunto un punto di rottura non senza dolore. Perché la libertà, per Samantha, ha un prezzo, e quando comprende che Smith sta diventando più importante di se stessa decide di concludere una storia che la sta cambiando fin troppo. Ma Carrie, Miranda e Charlotte, le uniche che forse la conoscono meglio di quanto lei non faccia, sanno di poter contare sempre sul suo enorme affetto. Proprio per questo, per la simbiosi e l’enorme sintonia che c’è tra le quattro, anche solo pensare ad uno show senza una di loro era impensabile. Eppure è successo.

Samantha Jones è stata il cuore e l’anima di Sex and the City, e la sua assenza nella prima stagione di And Just Like That non ha fatto che dimostrarlo.

Samantha  Jones
Samantha Jones (640×360)

Seppur partisse con le migliori intenzioni, infatti, la serie si è trovata sin da subito al centro delle polemiche ancor prima di approdare in tv, proprio per l’assenza del personaggio di Samantha. Tutti i fan della serie erano scettici, assolutamente non pronti ad accettare che Sex and the City (o anche solo il suo sequel) prendesse nuova forma senza quel personaggio che è stato la colonna portante dello show. Sex and the City, semplicemente, è Samantha; aveva davvero senso riprenderne in mano la storia, senza di lei? Senza colei che ha parlato per 6 intere stagioni ad un pubblico di donne non giovanissimo, quello delle 40enni, che finalmente si sono sentite rappresentate non come finite ma ancora in piena fioritura? Visto lo scarso entusiasmo della critica e del pubblico di fan, che hanno reagito con freddezza alla prima stagione di And just like that, sembra proprio che il tentativo di riportare in auge il franchise non sia del tutto riuscito. E viene spontaneo chiedersi se effettivamente fosse davvero così necessario provare a ridare lustro ad una serie che forse, nel ventunesimo secolo, non avrebbe poi così tanto da dire.

Perché, ricordiamocelo, Sex and the City è stato ciò che è stato proprio perché figlio degli anni ’90. Un prodotto che forse oggi, in un’epoca dove nulla crea più scandalo, dove i ragazzi più giovani imparano cosa è il sesso sui social, dove niente può essere davvero considerato sovversivo, risulterebbe decisamente meno innovativo e anzi, anche un po’ datato. Forse sarebbe stato meglio lasciarlo lì, dov’era perfettamente collocato, in un periodo storico nel quale trovava una sicura ragion d’essere. Ma tant’è, And Just like That è arrivato, e ci ha a suo modo intrattenuti senza tuttavia la meravigliosa sfacciataggine di Sex and the City e, soprattutto, senza la selvaggia ironia di Samantha Jones.

Impossibile vedere la prima stagione della serie e non chiedersi come avrebbe reagito il suo personaggio ai cambiamenti nelle vite delle sue amiche. Certamente, sarebbe rimasta al fianco di Carrie, aiutandola ad elaborare il lutto per la morte di Big. Allo stesso modo, avrebbe mostrato empatia per Miranda, senza risparmiarle domande e spingendola a chiedersi se davvero fosse pronta a lasciare tutto e tutti per la sua nuova relazione con Che; senza dubbio, avrebbe saputo come aiutare Charlotte a gestire le problematiche relative alla figlia Rose. La serie ha provato a compensare la mancanza di Samantha con nuovi personaggi femminili, tra i quali spunta l’agente immobiliare Seema (interpretata da Sarita Choudhury), indipendente e libera esattamente come il personaggio di Kim Cattrall; tuttavia, il paragone è semplicemente impossibile. E gli autori sembrano averlo accettato, tanto che qualche giorno fa è diventato ufficiale: l’attrice tornerà in un cameo nella seconda stagione.

Sex and the City
Samantha Jones (640×360)

Cosa dobbiamo aspettarci dal cameo di Kim Cattrall, alias Samantha Jones, nella seconda stagione di And Just Like That?

In arrivo su Now il 23 giugno, la seconda stagione di And Just Like That ha già saputo catturare l’attenzione dei fan annunciando il ritorno di Samantha ed altri personaggi storici, come ad esempio Aidan, riesumato probabilmente per ricominciare da capo il circolo tossico e vizioso della sua storia con Carrie. Naturalmente, è presto per azzardare ipotesi e sarà necessario attendere la messa in onda dei diversi episodi e vedere come il tutto evolverà. Rimane comunque la certezza che un breve cameo non potrà mai colmare il vuoto di un’assenza così assordante. Perché è inutile negarlo; che sia all’interno di una serie tv, o nella vita di tutti giorni, abbiamo ancora bisogno di persone come Samantha Jones.

Impazienti di ritrovare Samantha Jones in And Just Like That? Nell’attesa, ricordiamo i punti salienti del finale della prima stagione!