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Le 4 forme dell’amore di Sex and the City

Sex and The City
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Parliamo di Sex and the City, la serie per antonomasia che ha instillato in più di una generazione di donne l’amore per la propria indipendenza e la realizzazione personale. Generalmente si fanno due tipi di errori quando si parla di Sex and the City senza averla vista davvero.

Il primo è che sia una serie frivola che intrattiene strumentalizzando il sesso e la solidarietà tra donne, promuovendo l’emancipazione femminile. Il secondo è che si tratti della solita serie sentimentale dove le protagoniste vanno freneticamente a caccia del vero amore, analizzando ogni delusione di coppia a suon di cocktail e battute taglienti.

Due analisi su Sex and The City diametralmente opposte ed entrambe piuttosto sfocate.

La creatura della HBO è stata un vero e proprio prodotto iconico dell’emittente televisiva, che ha generato negli ultimi diciassette anni dalla sua conclusione una sfilza infinita di serie speculari che hanno tentato di riprodurre la sua formula e il suo conseguente successo. Tentativo mai realizzato davvero dal momento che Sex and the City è molto più di una serie sul sesso, sull’emancipazione o sulla ricerca del vero amore.

È al contrario un crudo e asciutto scorcio sull’ottica femminile, accompagnato da una pungente ironia e una sincera introspezione emotiva.

Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda rappresentano credibilmente molte delle sfaccettature dell’universo Omega e per questo si sono guadagnate uno stuolo fedele di fan che non le ha abbandonate neanche dopo le deludenti trasposizioni cinematografiche.

Sfaccettature che raccontano tutti gli aspetti che completano la complessa personalità di una donna e che certo vede anche l’amore, ma non necessariamente quello romantico, che vuole a tutti i costi una donna soddisfatta di sé prima di tutto… se ha un buon compagno al suo fianco.

Ecco dunque le quattro forme dell’amore che Sex and the City ci ha spronato a ricercare, episodio dopo episodio.

1. L’amore per il proprio lavoro

Proprio a discapito di chi crede che la serie sia la solita propaganda sull’eterna ricerca della realizzazione di coppia, la visione delle sei stagioni suggerisce alle donne l’importanza di trovare una propria dimensione personale.

Che essa sia espressa in forma artistica o commerciale non importa, una cosa che è nettamente percepibile nello show è l’importanza che le ragazze di New York danno alla propria espressione caratteriale, al loro lavoro e alla loro carriera.

Non si sentono definite nel solo ruolo di madre o moglie, nemmeno la romantica Charlotte, che per buona parte della serie tiene alto lo stendardo della donna che sogna il grande amore e il matrimonio perfetto (perché come dicevamo tutti i desideri femminili vengono rappresentanti all’interno di Sex and the City). Quando ottiene ciò che vuole sente il bisogno di essere anche altro e le amiche la aiutano a non sentirsi in colpa per questo.

Per Carrie addirittura il lavoro è il filtro da cui osserva il mondo, esaminandolo e studiandolo, cercando di non annasparci dentro, mentre per Samantha è la carriera la corazza con cui scende in battaglia, forte di essere molto di più che una bella donna intraprendente e capace, una in grado di tenere testa a qualsiasi rivale.

2. L’amore per la propria città

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Può sembrare un affetto superfluo ma invece non lo è. La quinta protagonista dello show HBO è sicuramente lei, l’intramontabile New York. Città che viene idolatrata e lusingata in molti episodi dalle quattro amiche che ci vivono dentro, con una sorta di orgoglio percepibile in molti loro monologhi.

Certo, New York è favolosa ma non è questo il punto, lo è il fatto che tutte e quattro le protagoniste arrivano da fuori e si trasferiscono nella Grande Mela mosse dalla loro ambizione e dal desiderio di realizzare i propri obiettivi. Per loro New York non è solo una città, è una risorsa, una sfida, un’amica che non le fa mai sentire sole. L’importanza di cercare un posto simile, ovunque esso sia, che ci consenta di sentirci appagati e stimolati da ciò che troviamo fuori dalla porta di casa, è uno dei messaggi più potenti e meno scontati suggeriti da uno show.

Quello di non accettare passivamente di vivere nel posto in ci siamo nati ma di avere il coraggio di muoverci verso le nostre occasioni.

3. L’amore per le amicizie che fai

Durante lo show sentiamo nominare davvero raramente i membri della famiglia di origine delle quattro ragazze e ancora meno ci capita di vederli. Questo perché un altro messaggio che ci viene trasmesso dalla serie tratta dal libro di Candace Bushnell è che non necessariamente la famiglia di cui ci sentiamo parte è quella in cui siamo nati. È facile che crescendo ci rendiamo conto di far parte di un nucleo affettivo più svincolato e complesso ma in cui ci riconosciamo per affinità e comprensione.

4. L’amore, nella sua forma più esigente

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Sì, le ragazze nella serie cercano l’amore, ma nonostante la quantità non quantificabile di soggetti assurdi che capitano loro a tiro, si trovano a compiere scelte sentimentali che poche donne avrebbero il coraggio di fare.

Rispondete sinceramente a questa domanda: quante di voi se avessero avuto una relazione con uno come Aidan Shaw avrebbero soprasseduto davanti a certe problematiche, compiendo una scelta di pragmatica convenienza e rimanendo con l’adorabile e rassicurante artigiano?

Quante persone, consapevoli di avere a portata di mano un compagno amabile, rispettabile (e aggiungiamoci anche invidiabile da molti punti di vista), avrebbero evitato di cercare qualcosa di diverso? Rischiando di incappare nella solita delusione e perdere una persona di tale valore, solo a causa di quell’insopportabile qualcosa mi manca?

Anche in questo Sex and the City insegna una grande lezione, ossia che ascoltarsi davvero è l’unica chiave possibile per aprire la porta giusta. L’esigente Charlotte e la sua stucchevole lista con le richieste sull’uomo perfetto (bello, ricco e ammirato), si ritrova disposta a tutto per il più goffo e sgraziato degli avvocati ordinari, sintomo che amore e passione sono prerogative che non sono necessariamente condizionabili da buste paga e connotati fisici.

Carrie avrà molte valide relazioni con uomini tutt’altro che facili da sostituire, eppure sceglierà di fare la figura della pazza ostinata, incartata nel passato, pur di dimostrare a se stessa (e a noi) che in alcuni casi la persona giusta l’abbiamo già trovata ma semplicemente con il peggiore dei tempismi possibili.

Quindi non ci resta che inseguirla, meglio se su un tacco di Manolo Blahnik e sulla Fifth Avenue.

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