Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler su Sex Education e su alcuni attori che ne fanno parte, come Felix Mufti
Chiunque abbia visto la quarta e ultima stagione di Sex Education, ha notato la presenza di nuovi componenti tra i personaggi principali; il che significa nuove storie analizzate, nuove vite raccontate, nuovi caratteri da conoscere. Tra questi, nei panni di Roman, c’è Felix Mufti che è tante cose, e tra queste (da poco) è anche attore. In Sex Education lo vediamo nei panni di un ragazzo molto sicuro di sé, parte della coppia più popolare della scuola, dedito a campagne di inclusività, dolce e premuroso. Potrebbe sembrare leggermente autobiografico, e forse per certi versi lo è. Felix Mufti, infatti, è un ragazzo transgender che si batte da sempre per i diritti che riguardano lui e tutta la comunità LGBTQ+. Mufti, creativo e poliedrico, esprime questa sua convinzione soprattutto attraverso l’arte, creando e sorprendendo in varie occasioni. Prima di essere attore, infatti, Felix Mufti è poeta e artista, innamorato dell’arte e di tutte le sue declinazioni. Anche se potrebbe sconvolgere, data la sua età e dato soprattutto il pubblico cui si rivolge, Mufti non è molto attivo sui social e, soprattutto prima del successo con Sex Education, non è mai stato un grande fan delle piattaforme social. Chiaramente, dopo la serie che lo ha confermato nell’ambiente artistico, ha cambiato leggermente rotta e, per nostra fortuna, oggi riusciamo a conoscere molto di più della sua vita e soprattutto della sua opera artistica, variegata e molto impegnata anche a livello sociale. Non è stato facile, quindi, sapere qualcosa su di lui, ma tutto quello che abbiamo trovato è davvero interessante e poco usuale.
1. Gestisce una compagnia teatrale
Come si diceva, e come si è imparato a conoscere anche attraverso la sua stessa condivisione, Felix Mufti è un attore transgender che fa della sua storia una sorta di arte; il suo attivismo, infatti, passa spesso per le sue forme creative e Mufti, in questo, gioca molto bene con la sua figura e con il suo personaggio. In Sex Education non è sottolineato in maniera palese il suo percorso, ma nella vita reale Felix Mufti fa della sua storia un monito e una bandiera per chiunque voglia rispecchiarcisi dentro. Dato il suo amore per il teatro, e i suoi studi teatrali, fonda la Transcend Theatre, una compagnia teatrale specializzata in storie trans, dove chiunque abbia voglia di esprimersi e di raccontare la propria storia si possa sentire libero di farlo. Sempre in chiave professionale, con un piglio che sia teatrale e soprattutto frutto di studio. La sua è una storia come tante altre e la sua lungimiranza lo ha portato a riconoscere che condividere delle storie simili, anche attraverso il teatro, può essere solamente d’aiuto sia alle persone che ne traggono beneficio, sia al teatro stesso che risulterà, in questo modo, arricchito di tante storie variegate ed interessanti.
2. Sul sito del Royal Court Theatre è descritto come “creatore del caos”
Sul loro sito si legge, di Felix Mufti: “è un attivista, artista, scrittore e creatore del caos, che ama raccontare le sue storie di vita attraverso delle parole ispirate al ritmo del rap”. È forse una delle descrizioni più strane e allo stesso tempo precise che si possa leggere su un artista. Il Royal Court Theatre è un teatro londinese che ha storicamente contribuito a promuovere la drammaturgua contemporanea e moderna, anche attraverso lavori su temi come quelli della comunità LGBTQ+. Collaboratore e fan del teatro, Felix Mufti ha chiaramente un suo ruolo in tutto questo e ha spesso contribuito alla programmazione del teatro anche con la sua compagnia teatrale. Sul sito del Royal Court Theatre, scrivendo il suo nome sulla barra di ricerca, appare una foto di Mufti con sotto, appunto, la descrizione che lo definisce; come fosse un modo di conoscere meglio l’artista, come fosse Wikipedia ma scritto molto meglio. La sua è una descrizione creativa ma anche molto schietta, di poche parole ma incisive, ricercata ma di facile comprensione. Insomma, perfetta per rappresentare la personalità di Felix Mufti che, attraverso la sua opera, crea il caos attorno a sé, sconvolgendo la percezione di chiunque voglia ascoltarlo.
3. Nel 2021 ha scritto e interpretato una poesia, intitolata Memories Burnt
Felix Mufti, come si diceva, è un artista poliedrico, in grado di passare da un’arte all’altra senza grande difficoltà. La sua è sicuramente una vita delineata in gran parte dalla creatività, che esprime in varie forme anche diverse tra loro. Oggi lo conosciamo come attore, principalmente grazie a Sex Education, ma molto prima nasce come poeta. Per sua stessa ammissione, la poesia è il suo primo amore, il modo in cui esprime al meglio le sue emozioni e le sue esperienze. Nel 2021, in un periodo in cui il Covid-19 teneva ancora tutti spesso chiusi in casa, l’artista ha scritto, su commissione, una bellissima poesia intitolata “Memories Burnt”, nella quale esplora tutte le sensazioni che la sua transizione gli ha donato e tutte le conseguenza che la memoria e i suoi ricordi hanno sulla sua identità. La poesia, commissionata dai National Museums Liverpool, in occasione della rassegna a tema LGBTQ+ nel mese di maggio del 2021 intitolata Body, Mind, Spirit, è una poesia lunga e travolgente che arriva in maniera piuttosto chiara. Felix Mufti, sempre su commissione del museo, ha poi interpretato la sua stessa poesia, recitandola sul canale YouTube dei musei, facendo sì che arrivasse, quindi, a chiunque.
4. Sex Education è la sua primissima esperienza sul set
Nonostante la sua sia una carriera che si basa sulla recitazione teatrale e sull’arte del teatro in generale, Felix Mufti non aveva mai preso parte, prima di Sex Education, ad un set così grande, ad una produzione così grande e soprattutto ad un’esperienza con così tanto successo e risonanza mondiale. Avendo da sempre puntato sulla narrazione della sua storia attraverso l’arte, quella cinematografica o televisiva non poteva mancare. Sicuramente, inoltre, attraverso una serie con un così grande seguito come è Sex Education, Felix Mufti ha avuto anche modo di poter arrivare a molte più persone rispetto a quelle cui era abituato, che erano già comunque un buon numero. Conosciuto come artista locale, però, grazie a Sex Education ha potuto sicuramente estendere il suo verbo, le sue convinzioni e le sue sicurezze anche al pubblico mondiale. Anche se nella serie, in cui interpreta Roman, la storia del suo personaggio è leggermente diversa dalla sua e non si incentra sulle sue difficoltà, Felix Mufti riesce comunque a renderla molto personale e soprattutto convincente, probabilmente mettendo comunque molto della sua esperienza nella sua recitazione. E Roman ci piace, è un personaggio che risulta subito simpatico e che, a differenza di alcuni altri membri nuovi del cast, risulta più in linea con la narrazione classica di Sex Education.
5. È la sua storia di transizione che ha ispirato la storia di Cal in Sex Education
Cal è un personaggio che conoscevamo già dalla terza stagione di Sex Education e che abbiamo imparato a capire solo nella quarta. Se la sua storia assume, nell’ultima stagione, una connotazione più delineata è anche grazie a Felix Mufti. Quando, infatti, conosciamo per la prima volta il personaggio di Cal, capiamo che la disforia di genere è qualcosa che lo attanaglia e che in qualche modo lo definisce; ma, nella terza stagione, notiamo di più Cal solo in relazione al suo rapporto con Jackson. Nella quarta, invece, finalmente entriamo di più nel suo mondo, arrivando ad empatizzare molto di più col suo personaggio e con la sua storia, che non manca anche di una nota sociale riferita alla difficoltà economica di fare un’operazione di transizione. Tutto questo lo dobbiamo a Felix Mufti, che ha ispirato la storia di Cal e che ha raccontato al regista la sua personale storia, legata anche a difficoltà economiche e culturali nel riuscire a permettersi un tipo di operazione del genere. L’attore, infatti, è poi riuscito nel suo intento ma prima di ottenere finalmente ciò che voleva e ciò che necessitava, ha dovuto combattere contro un sistema sanitario ostile e poco inclusivo, anche e soprattutto dal punto di vista economico. Attraverso il personaggio di Cal, e attraverso la storia di Felix Mufti, Sex Education ancora una volta riesce, quindi, a raccontare la verità del quotidiano e la realtà in cui tanti si rispecchiano.