Attenzione: l’articolo può contenere spoiler sulla prima stagione di Shadow and Bone
Shadow and Bone, la serie Netflix del 2021 ideata da Eric Heisserer a partire dalle serie di romanzi Tenebre e Ossa e Sei di Corvi dell’autrice statunitense Leigh Bardugo ha destato grande curiosità negli appassionati del genere fantasy, anche in quelli che non hanno letto i libri da cui è tratta. I conoscitori del genere, tuttavia, sapranno che esso ha varie diramazioni e si presenta in una veste sempre diversa. Si pensi ad altre serie tv fantasy di Netflix, come Locke & Key, Sweet Tooth e l’iconica The Witcher: appartengono allo stesso ceppo, ma sono estremamente differenti e la componente fantasy è presente in maniera più o meno preponderante, tant’è che non è detto che i fan di una di queste apprezzino anche le altre due. Nel caso di Shadow and Bone, la cui prima stagione è stata apprezzata dalla maggior parte degli spettatori, rivelandosi di buona qualità, ci troviamo davanti a un fantasy con intense sfumature rosa: parte fondamentale della narrazione riguarda le relazioni sentimentali tra i personaggi, in evidenza il triangolo amoroso Mal-Alina-Oscuro. La sensazione è che spesso questo risvolto rosa prenda il sopravvento sugli elementi fantasy e questo ci porta a formulare una domanda: Shadow and Bone è più fantasy o più romanzo amoroso? Proviamo a dare una risposta.
Il pilot di Shadow and Bone ci fornisce informazioni su entrambi gli aspetti
Il primo episodio della serie è un buon biglietto da visita, anche se – come vedremo più avanti – non rivela subito come sarà distribuito il “peso” di elementi fantasy e caratteristiche da romanzo amoroso nel corso della narrazione. I primi personaggi con i quali facciamo conoscenza sono Alina e Mal, la cui storia viene raccontata anche tramite dei flashback che fanno subito intuire il grande legame tra i due – in apparenza di sola amicizia, ma lo spettatore ipotizza facilmente dei risvolti sentimentali che potranno evidenziarsi proseguendo con gli episodi. Non è ancora il momento dell’Oscuro, ma per chi ha guardato il trailer o ha letto la descrizione della serie non è difficile immaginare che tra lui e la protagonista possa nascere qualcosa.
Molto più presente nel pilot è invece tutto ciò che riguarda la componente fantasy, a partire dalla struttura del mondo rappresentato. Geograficamente, il mondo di Shadow and Bone è molto dettagliato: ci si accorge fin dal primo momento della frequenza di inquadrature su mappe e carte (e Alina stessa, all’inizio, è una cartografa) e tramite alcuni flashback veniamo a sapere dell’elemento paesaggistico più peculiare di tutti, ossia la Faglia, un posto oscuro, poco conosciuto e popolato da strane creature, che divide a metà il regno di Ravka. Quest’ultimo è ispirato alla nostra Russia e sulla stessa falsariga sono state create le città di Kerch, Shu Han e Fjerda.
Ma ciò che davvero grida fantasy sono i Grisha, persone capaci di dominare la magia e esperti in determinati campi come la guarigione o il tempo meteorologico. Tra loro troviamo Chiamatempeste, Fabrikator, Spaccacuore e Inferni e nel corso del pilot assistiamo ad alcune dimostrazioni del loro potere, domandandoci quanto spazio occuperà la magia all’interno del racconto.
Alina stessa, la protagonista, incarna il mondo fantasy e a confronto con l’Oscuro ne rivela il grande focus di sempre: la lotta tra luce e buio.
Come succede in molti fantasy, inizialmente la protagonista pensa di essere una persona normale, senza alcun potere particolare. A differenza di storie come ad esempio Harry Potter, in cui il protagonista all’inizio vive all’oscuro dell’esistenza della magia, Alina conosce i Grisha e li osserva con sospetto, dato che la magia è ritenuta qualcosa di pericoloso. Durante il suo viaggio attraverso la Faglia, tuttavia, Alina scopre che nelle sue vene scorre proprio sangue Grisha: è una Evocaluce e come già esplicita il nome il suo potere è l’opposto di quello dell’Oscuro. Ma non solo, Alina si trova al centro di una profezia (altro elemento spesso presente nel fantasy) secondo la quale sarà proprio un Evocaluce a distruggere la Faglia.
E la lotta tra luce e buio non è forse al centro di qualsiasi fantasy? La contrapposizione tra Alina e l’Oscuro è quasi un’esplicitazione di questa tematica che fa da sfondo a tutte le serie (o i romanzi) del genere, creando una sorta di “metafantasy”.
Le premesse sembrano dunque tutte indirizzare verso uno sviluppo intriso di magia, poteri, luoghi misteriosi e oggetti particolari dove le caratteristiche del genere evidenziano e arricchiscono ogni azione. Ma proseguendo con la visione è davvero così?
In molte occasioni, Shadow and Bone sembra virare più verso il romanzo amoroso che quello fantasy.
Fin dalla prima interazione tra Alina e l’Oscuro si percepisce l’intesa tra i due, pur appartenenti a mondi e classi sociali diverse. La contrapposizione tra i loro poteri crea già di per sé motivo di interesse, per il classico tormentone gli opposti si attraggono: i due sembrano essere complementari. E l’Oscuro, con il suo perenne alone di mistero e il poco che si sa del suo passato, incarna alla perfezione il bello e tenebroso che spesso diventa interesse sentimentale delle protagoniste. A questo si aggiunga la sopracitata presenza di Mal, e il gioco è fatto: il triangolo è servito. La conseguenza è che spesso si sposta l’attenzione sulle dinamiche tra loro tre e si lascia da parte l’aspetto fantastico – da leggere non necessariamente con accezione negativa, perché come si analizzava nell’introduzione, i fantasy hanno tutti sfumature diverse e alcuni virano di più verso il rosa.
Ma il triangolo Mal-Alina-Oscuro non è l’unico tassello amoroso che completa il mosaico. Nella storyline dei Corvi, ad esempio, lo spettatore si ritrova a interpretare ogni gioco di sguardi tra Kaz e Inej, aspettando uno sbilanciamento da parte di uno dei due o di entrambi, mentre il loro amore (vero o ipotizzato dal pubblico che sia) resta taciuto. Il rapporto tra Nina e Matthias, invece, incarna alla perfezione una delle situazioni più amate dagli spettatori, recentemente etichettata come enemies to lovers, ossia una relazione che parte da presupposti di odio e litigio per poi sbocciare in un sentimento.
La fetta di pubblico più romantica si trova a prestare più attenzione a questi dettagli, facendo il tifo per Mal o per l’Oscuro oppure attenendo con ansia un bacio tra Nina e Matthias, e magari avrà meno interesse verso la risoluzione della profezia o l’approfondimento dei poteri dei Grisha. Chi però predilige l’aspetto fantastico ha lamentato la mancata possibilità di sviluppare meglio la storia dei Grisha stessi, le fasi del loro allenamento e tutto ciò che riguarda la magia.
Ma quindi dove pende l’ago della bilancia, verso il fantasy o verso il romanzo amoroso?
Si può avere l’impressione che in questa prima stagione di Shadow and Bone si sia sottratto dello spazio alla componente fantasy, ad esempio tagliando molte scene che nel libro si sono svolte al Piccolo Palazzo, dove Alina studia meglio i Grisha, la Piccola Scienza e ciò che riguarda i Santi, per avere la possibilità di sviluppare le storie d’amore e le dinamiche tra i personaggi. Però i riferimenti alla magia non sono mai mancati e ciò che ha mosso i meccanismi di tutta la storia resta la profezia riguardante la Faglia e l’Evocaluce, elementi assolutamente fantastici. Senza contare che negli ultimi episodi la magia ricopre di nuovo un ruolo rilevante.
È nella natura di Shadow and Bone intrecciare il fantasy al romanzo amoroso, quindi difficilmente ci potremo aspettare una drastica riduzione di questo ambito nella seconda stagione. Però è vero che nella parte centrale della prima, l’ago della bilancia si è inclinato molto da quella parte. La speranza è quindi quella di un bilanciamento più efficace delle due componenti, in modo da tenere sì il romance, ma senza snaturare il mondo fantastico a cui appartiene la serie.