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10 cose che non hanno funzionato in Shadowhunters

  1. Il target

    Shadowhunters

Probabilmente, il motivo per cui il pubblico di Shadowhunters si è diviso in due alla fine della prima stagione, è che non c’era un vero e proprio target per questa Serie Tv. Anzi, c’era, ma era confuso.
Il target erano i fans e la cosa è diventata palese al momento della plot twist Malec che tutti conosciamo.
Andiamo, l’hanno servito su un piatto d’argento. Era risaputo che la storia d’amore che più poteva emozionare fosse quella e l’hanno gonfiata a dovere. Per i fans. Ma non hanno tenuto conto della qualità, né del fatto che alcuni fans sono particolarmente esigenti sia in fatto di storia che in fatto di tecnica.

  1. La recitazione

Shadowhunters

E qui potremmo aprire un capitolo lungo quanto la Gerusalemme Liberata. Metto le mani avanti dicendo che nessuno di noi è Robert Redford per poter giudicare gli attori di Shadowhunters, ma è anche vero che, grazie agli attori come lui e molti altri, sappiamo capire chi è convincente o meno. In fondo, siamo noi i fruitori, siamo noi che dobbiamo essere convinti e se la recitazione è mediocre, ce ne accorgiamo.
Anche qui, nessuno pretende di avere delle vere star per una Serie Tv del livello di Shadowhunters ma un minimo di dignità la devono dimostrare.
Ma facciamo qualche esempio: Katharina McNamara forse è quello più lampante. Nessuno di noi ha pensato che fosse brava a recitare. Ma neppure accettabile. Meccanica e molto ripetitiva. Poco vera. Un personaggio come Clary aveva bisogno di insicurezza all’inizio, lei l’ha trasformata in piagnistei. Sicuramente le scelte registiche non hanno migliorato le cose ma dei buoni attori avrebbero sicuramente arginato i danni.

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