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Alec Lightwood: accettare se stessi grazie all’amore

Alec
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Inauguriamo oggi questa rubrica in cui prenderemo in considerazione i personaggi di Shadowhunters, commentando la caratterizzazione data nella serie rispetto al libro, le performance degli attori e le differenze di trama che li riguardano.
Non c’è miglior personaggio per iniziare che il mio preferito: Alec Lightwood.

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Confronteremo la sua caratterizzazione nei libri, nella serie e nel film per finire con il commentare la performance di Matthew Daddario che interpreta Alec nella neonata serie tv.

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ALEC NEI LIBRI

Alec

Alec è un personaggio che è poco, pochissimo indagato nei libri di Shadowhunters, quasi lasciando al lettore l’arduo compito di caratterizzarlo.
Lo conosciamo come il parabatai di Jace e il fratello di Isabelle; non particolarmente amato dalla protagonista, il sentimento è reciproco: Alec e Clary si odiano, in un primo momento.
La ragione di quest’odio si capisce più avanti, ma all’inizio la figura del ragazzo spunta soltanto in mezzo alle avventure dei giovani Shadowhunters.

Alec

Questo, personalmente, non mi ha impedito di amarlo alla follia dalla sua prima comparsa.
Sostanzialmente, l’Alec dei libri è estremamente legato alla famiglia, ai doveri dettati dalla legge e a Jace, il suo Parabatai. In ogni situazione pensa a ciò che la legge e il conclave gli prescrive di fare, non si lascia andare agli impulsi ed è un po’ la parte razionale di Jace.
Ma ha anche un segreto, che, se potesse, si porterebbe nella tomba: è innamorato cotto del suo Parabatai (che è felicemente etero), cosa non solo non permessa dal conclave, ma anche non accettata perché i rapporti tra persone dello stesso sesso non sono ben viste all’interno della tradizionalista società degli Shadowhunters.
Senza contare la svolta che potrebbe prendere la sua amicizia con Jace se quello scoprisse la questione.

Alec
Nel corso dei libri, vediamo Alec crescere in ogni suo aspetto, da quello relazionale a quello più caratteriale.
Conoscerà Magnus che metterà in discussione la sua cotta per Jace e gli farà capire che essere gay non è una colpa.

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Grazie alle avventure in cui si troverà catapultato per colpa di Clary, scoprirà che la legge non è tutto e, a volte, è necessario infrangerla per tenere al sicuro i suoi amici.
Il suo legame con Jace uscirà molto rafforzato da ogni crisi. Alec infatti, dall’inizio della storia, è pronto a qualsiasi cosa per proteggere Jace e si prederà cura di lui nel corso di tutta la saga. Non permetterebbe mai che gli succedesse qualcosa, non si sognerebbe di andargli contro, né indebolirebbe il suo legame Parabatai.

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Ma non è tutto rose e fiori, fa anche i suoi errori.
Prima di riappacificarsi con Clary ci mette un intero libro e per accettare l’immortalità di Magnus deve rischiare di perderlo e lottare per riprenderselo, con un coraggio che pochi dimostrerebbero.

E sarà felice. Questa è la cosa più bella dell’evoluzione di Alec nei libri.

Lo vediamo comparire in punta di piedi nella storia come un ragazzo estremamente infelice e che non ha trovato un suo posto nel mondo.
Pian piano lo troverà, grazie alla sua relazione con Magnus e alle avventure che vivrà insieme ai suoi amici. E sarà felice. Non smetterò mai di ripeterlo: questo è Alexander Ligthwood alla fine dei libri, un ragazzo felice. E considerando in quali casini era prima di iniziare mi sembra un enorme passo in avanti.

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Proseguiamo, vedendo il personaggio di Alec nella serie tv …

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