Sono passate due settimane, ed è giunto il momento di tornare alle nostre sane abitudini: le recensioni di Shadowhunters! Oggi ci occupiamo di Shadowhunters 3×19/3×20, le due puntate che avrebbero chiuso, ancora a suo tempo, la terza stagione.
C’è da dire che, se ci fosse stato un rinnovo a disposizione, molte cose sarebbero state migliorate, e ci sarebbe stato molto più tempo per approfondire determinate relazioni. Non che le cose ora stiano andando troppo male, ma un po’ forse dovremo accontentarci.
Tuttavia, con Shadowhunters 3×19/3×20 andiamo a chiudere un ciclo, fatto di tre anni di avventure, lotte e storie d’amore. I nostri personaggi sono stati trattati bene? Direi di sì. Siamo pronti al finale che ci aspetta? Assolutamente no.
Questa nostra mancanza di preparazione per il finale non è certo data dal modo in cui si è sviluppata la storia, quanto dal fatto che vorremo saperne molto di più su ciò che capiterà alle vite dei personaggi. Vediamo però di andare con ordine e, prima di continuare, vi lascio qui la recensione delle due puntate precedenti.
Partiamo dalla mia coppie preferita: nell’arco di queste due puntate Alec e Magnus sono riusciti a tornare insieme, lasciando tutti noi felici e piangenti. Al momento la loro situazione non è esattamente delle migliori, ma nulla è davvero perduto.
Noi fan siamo infatti riusciti a vedere la loro proposta di matrimonio, un’attesa durata ben tre anni. E a dirla tutta, con il finale dell’ultima puntata, i due sembrano essersi già belli che sposati, con anelli e tutto. Il fatto che non ci sia il bacio finale e che Magnus debba ritirarsi a Edom per salvare tutti non fa altro che farci versare più lacrime del previsto.
Per arrivare fin qui, in ogni caso, abbiamo dovuto assistere alla loro, per quanto breve, rottura, sulla quale avrei qualcosa da dire. Innanzitutto, interessante il fatto che si sia mostrata la sofferenza di Magnus più di quella di Alec. Non ha fatto altro che riconfermare la bravura di Harry Shum Jr.
Certo, anche i flashback nella 3×19 non hanno risparmiato le nostre lacrime, ma in alcuni punti mi hanno anche fatto sorridere. Insomma, i lucchetti? Mi aspettavo davvero di sentir partire “Gabriel” in sottofondo, in pieno stile
FM 107.3, Radio Caos. Tutto il resto è rumore bianco
Non chiedetemi come posso ancora ricordarmi lo speaker radio di Tre metri sopra il cielo, nemmeno io voglio sapere la verità. Tolto questo dettaglio mi sono chiesta: Magnus, ma davvero non ci arrivi da solo? Serve Maryse per dirti che se tuo padre ricompare e ti restituisce la magia poco dopo che Alec ti molla dal nulla, forse le due cose sono collegate?
Insomma, un momento in cui il nostro stregone non ha esattamente brillato per intelligenza, ma vederlo spedire Asmodeo nel limbo eterno è stato davvero soddisfacente.
Quindi, se da una parte stiamo continuando a tenere le dita incrociate, nella speranza sempre viva di un matrimonio più corposo per Alec e Magnus, non possiamo essere altrettanto felici per quanto riguarda Clay e Jace. Il loro rapporto si dovrebbe rinsaldare, ma solo dal punto di vista teorico.
Nelle puntate di Shadowhunters 3×19/3×20, Clary ne ha effettivamente passate di ogni tipo, a cominciare dall’essersi unita al lato oscuro con suo fratello fino a riuscire a tornare indietro con l’aiuto di Jace. Sorvolerò sul doppio flirt della nostra eroina, con annessa considerazione del triangolo con il suo fidanzato e suo fratello, per andare direttamente al punto.
Per quanto Jace sia riuscito a “riportare indietro” la sua amata, qualcosa ancora non quadra. Il legame tra lei e Jonathan si è spezzato, ma sembra che tutto ciò che Clary ha fatto fosse parte integrante della sua volontà. Questo include rapire la regina Seelie e combattere contro i suoi amici.
Ora, non vedo nulla di male sulla svolta oscura di Clary. Anzi, se ci fosse più tempo sarebbe stato un dato da approfondire. Ma vederla tornare in se stessa e parlare a Jonathan come se lui potesse diventare buono mi è parso senza senso e leggermente fastidioso.
Non sorprende poi tanto, quindi, che Jonathan si disperi dopo le parole della sorella. Nessuno pensa che l’affetto nei suoi confronti, malattia a parte, non sia reale, ma chiedere a una persona di cambiare ciò che è stato fino a quel momento è un pochino troppo.
Non fraintendetemi, sono dell’idea che cambiare è possibile. Ma contemporaneamente credo anche che in alcuni casi, come in quello di Jonathan, sia davvero troppo tardi.
A questo punto quindi abbiamo una spada distrutta, un’invasione di demoni e Magnus che si sacrifica per salvare tutti. Momenti di alto pathos, questo lo devo ammettere, che preannunciano un finale interessante che potrebbe, soprattutto, soddisfare tutti noi fan.
Menzione speciale, come spesso mi capita di fare, per due storie che sono state lasciate un po’ più in sordina delle altre. Innanzitutto, la bellissima crescita del rapporto tra Izzy e Simon. Chi ha letto i libri me lo confermerà: era previsto che i due finissero insieme.
L’unica nota negativa, forse, è che nel corso dei dieci episodi di questa seconda parte di stagione li abbiamo visti sì diventare più affiatati, ma mai scambiarsi un bacio. Una cosa che va bene quando puoi sviluppare il tutto in un’altra stagione, meno quando hai poco tempo a disposizione.
Sono piuttosto sicura che anche loro avranno il loro finale felice, al contrario di Clary e Jace. Inoltre ammetto di essere stata molto lieta di vedere la crescita del loro rapporto passo dopo passo, così tanto che vorrei davvero uno spin-off solo su loro due.
Meno felice è, invece, il finale riservato a Maia e Jordan. Loro sono una delle coppie che forse più di tutte è passata in secondo piano, ma non si può certo dire che non abbiano avuto il loro momento di rilevanza all’interno della trama principale.
Interessante la scelta di Jordan di rubare il siero per far tornare Maia umana, e altrettanto coraggiosa la scelta di lei di restituirlo ai legittimi proprietari… più o meno. Torna nelle mani del Praetor, almeno sta in un’organizzazione che dovrebbe proteggere i Nascosti.
Maia e Jordan in questo contesto rappresentano non solo il ritrovarsi, e il credere nelle seconde possibilità, ma anche l’affidarsi completamente al destino. Con un po’ più di egoismo, Jordan probabilmente sarebbe tornato umano e sarebbe sopravvissuto. Ma si è reso conto di essere già stato segnato.
Insomma, con Shadowhunters 3×19/3×20 ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine del nostro percorso. Nulla è davvero deciso, nessun personaggio sarà davvero felice e al sicuro fino al finale della settimana prossima. Fino ad allora, possiamo solo sperare.