Shameless 10×03: recensione e commento con SPOILER.
Avevamo lasciato i Gallagher alle prese con i propri problemi personali, mentre cercavano in tutti i modi – legali e illegali – di risolverli. Il nuovo episodio di Shameless apre uno spiraglio sui rapporti che i protagonisti intrecciano e su quelli che pian pian si fortificano. Alcune sono relazioni consolidate, forti e indistruttibili nonostante gli eventi e la lontananza. Altre, invece, sono relazioni nuove, ma non per questo meno significative.
Largo spazio è stato dato all’amicizia, capace di confortare e di sostenere nei momenti difficili. La coppia per eccellenza che ci ha fin dalla prima stagione emozionato e contagiato era composta da Fiona e Veronica, vicine di casa e complici nella vita. E dobbiamo purtroppo ammettere che una delle persone che ha più risentito della partenza della prima è stata proprio V, come è stato più volte messo in luce. Una storia come la loro, con alti e bassi e con presenze costanti, è difficile da eguagliare. Ma finalmente per Veronica si è presentata l’occasione di conoscere una nuova ragazza con la quale sentirsi realmente in sintonia. Di certo, anche lei merita di tornare a divertirsi e trascorrere allegre serate tra ragazze.
D’altro canto, due che non ci aspettavamo avrebbero avuto un rapporto tanto resistente sono Frank e Mickey.
Non ci saremmo mai aspettati di vedere il patriarca dei Gallagher così unito a un altro senzatetto scansafatiche. La loro amicizia è una luce genuina e folle. Sì, di certo non sono da prendere a modello, ma nel loro essere irresponsabili e truffatori hanno trovato nell’altro una spalla forte a cui aggrapparsi. L’abbiamo notato già nella scorsa puntata, ma in Shameless 10×03 è risultato ancora più evidente il loro legame quando O’Shea ha iniziato a stare molto male a causa della sua insufficienza renale. Frank era lì, a consolarlo e a darsi da fare per procurarsi i soldi necessari per curarlo.
Raramente l’abbiamo visto così (forse solo in queste occasioni). Finora ha fatto il possibile e l’impossibile solo per Monica, che ogni volta lo abbandonava sempre per una nuova avventura. Stavolta, invece, Mickey O’Shea non lo abbandonerà e farà il possibile per continuare a commettere bravate e pazzie con lui. E Frank lo sa. Non lo ferma niente e nessuno, rimorsi o familiari. Tutto pur di aiutare il suo amico a stare meglio.
Per le persone care bisogna essere disposti a fare sacrifici, a mettere da parte il proprio tornaconto.
Mickey Milkovich lo sa. Nell’episodio di questa settimana i Gallavich ci hanno riservato momenti epici e molto dolci (come in poche altre serie). La convivenza, si sa, può stancare e portare al limite della propria pazienza. Ma quando c’è amore, anche i momenti difficili possono essere superati e le divergenze appianate. Mickey si sente tradito da Ian, dalla sua scelta di accettare l’offerta del tribunale per essere scagionato. In fondo si è fatto arrestare di proposito pur di poter passare del tempo insieme e non essere più separati. Ma nonostante il suo desiderio sia di non separarsi dal suo ragazzo, è consapevole che costringerlo a restare in carcere insieme a lui sarebbe un gesto egoistico.
Vede quanto soffre. La prigione non è un posto adatto a Ian e dietro le sbarre sta perdendo momenti importanti della sua famiglia. Non sapeva neanche che fosse nato il figlio di Lip. Ci si stringe il cuore quando vediamo che Milkovich paga una guardia affinché gli presti un cellulare. “Videochiama tuo fratello, così ti farà vedere il bambino” spiega rispondendo allo sguardo confuso di lui.
Nonostante la distanza e le innumerevoli difficoltà , i due fratelli continuano a rimanere uniti, anche se divisi dalla prigione.
Negli ultimi minuti vediamo di nuovo insieme Lip e Ian confidarsi come sempre avevano fatto. Sono trascorsi tanti anni e i problemi che devono fronteggiare sono più complessi, adulti. Non sono più dei ragazzini ormai. Nessuno di loro. Le preoccupazioni dei protagonisti sono diventate di maggior peso e portata. Perfino Liam, il più piccolo della famiglia, si trova faccia a faccia con la dura realtà razziale e deve imparare a gestire questa situazione. Ma, nonostante ognuno di loro sia preso dai propri grattacapi, non manca mai il tempo di ritrovarsi, offrire aiuto e riceverlo. Le loro relazioni – amorose o fraterne – sono complicate e a volte critiche, ma hanno dato prova di essere ferree e salde. Ed è per questa dualità che noi li amiamo.