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6 buoni motivi per vedere (o rivedere) Shameless

Frank e Sheila in una scena di Shameless
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Cari lettori, questo articolo non contiene spoiler sulle undici stagioni di Shameless. Al contrario, vuole essere una piccola guida per coloro che hanno sentito parlare di questa serie tv ma non l’hanno mai vista. Chi invece come me ha amato sconfinatamente la famiglia Gallagher, si ritroverà in alcune di queste motivazioni e, perché no, potrà aggiungerne altre all’elenco.

Grazie a Shameless abbiamo visto sbocciare un attore come Jeremy Allen White. Abbiamo potuto osservare con la lente d’ingrandimento la vita in un ghetto di una metropoli americana, scoprendo che non è poi così diversa da quella dei sobborghi di alcune città italiane. Il grande merito di questa serie è proprio quello di aver posto i problemi delle periferie al centro dell’attenzione. E lo ha fatto con il giusto miscuglio di sincerità e ironia. I Gallagher si trovano all’ultimo gradino della piramide sociale. Non sono eroi. Non sono un modello ideale da seguire. Sono l’opposto di ciò che eravamo abituati a vedere tra i personaggi di un prodotto televisivo. Sono imperfetti e sanno di esserlo.

Ma ci fermiamo qui. Il resto lo lasciamo scoprire a voi. Ecco quindi 6 buoni motivi per vedere (o rivedere) Shameless.

1) Vedere recitare insieme William H. Macy e Joan Cusack

Frank e Sheila
Credits: Showtime

Il primo punto dell’elenco è forse anche quello più semplice, perché quando ci sono di mezzo due attori come loro, la qualità dello spettacolo è sicuramente alta. William H. Macy è Frank Gallagher, il capofamiglia e il protagonista, mentre Joan Cusack è Sheila, una casalinga un po’ particolare che abita nel suo stesso quartiere. Quando i due si ritrovano a dover affrontare insieme situazioni o problemi, sono l’incarnazione dell’imprevedibilità. Sono parodistici, esagerati e privi di vergogna morale (da qui il titolo della serie). Ma vivendo ai margini devono pur sopravvivere in qualche modo. E per farlo non si pongono alcuno scrupolo o limite.

Dietro alla vena volutamente comica data dagli sceneggiatori, si celano però i concetti di cui parlavamo nell’introduzione. Quali possono essere gli effetti della solitudine, della povertà e delle dipendenze? La risposta vi viene data seguendo il percorso di Frank e di Sheila. Vederli recitare in lingua originale, dà poi un tocco in più a quel delirio fuori controllo che riescono ogni volta a causare intorno a loro. Sono risate amare quelle di noi spettatori mentre li vediamo in azione. Però che risate! Per la loro performance in Shameless, questi due attori hanno entrambi vinto premi prestigiosi come Emmy e SAG Awards. Un riconoscimento meritato e abbastanza prevedibile, al contrario dei personaggi che hanno interpretato.

2) L’evoluzione del personaggio di Mickey

Noel Fisher è Mickey
Credits: Showtime

Mickey Milkovich è uno di quei personaggi che non rientrano propriamente nella categoria di “protagonisti”. Non è un membro della famiglia Gallagher e inizialmente sembra anche un po’ fastidioso per la sua prepotenza e maleducazione. In realtà il percorso di Mickey e alcuni avvenimenti che lo hanno coinvolto sono diventati qualcosa di intoccabile tra i fan di Shameless. E l’opinione di questa maggioranza è piuttosto condivisibile. Alcune sequenze dove lui è presente sono persino commoventi.

Mickey è un personaggio secondario che nel corso degli episodi si trasforma progressivamente in personaggio principale. La sua evoluzione è soprattutto emotiva, perché dietro all’involucro irascibile e ruvido scopriamo un temperamento buono e sensibile. Il ragazzo sarà sempre legato alla vita criminale del South Side, ma ciò che fa la differenza da un certo punto in poi della serie è l’aver sviluppato la capacità di accettare i compromessi, in particolare nel rapporto con uno dei protagonisti. E sappiamo tutti quanto sia difficile mettere da parte i propri bisogni per accogliere quelli di un’altra persona.

Il successo del personaggio di Mickey sta quindi nell’aver imparato ad amare. Il suo ruolo inoltre è determinante in più di un’occasione. Anche nel suo caso, come per Frank e Sheila, assistiamo a scene ai limiti della comicità, ma le domande che ci poniamo cambiano. Quali sono gli effetti di aver subito violenze per tutta una vita? Esiste un confine netto tra legalità e illegalità o i due concetti si possono ribaltare in base al contesto e alla situazione? Quest’ultimo quesito in realtà ci frulla in testa per quasi tutti gli episodi di Shameless, ma è ancora più evidente quando si tratta di Mickey.

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