Shantaram è la serie tv Apple Tv Plus con protagonista Charlie Hunnam, il Jax Teller di Sons of Anarchy. Un episodio a settimana ci siamo messi in viaggio con Lin Ford inseguendo una libertà che ha intrecciato il suo percorso con l’amore, l’amicizia e tanta, troppa sporcizia.
Shantaram ci mostra lo sporco della guerra, delle bugie, della codardia e della corruzione.
Sporco è tutto ciò che macchia la purezza dell’amore e la gratuità dell’amicizia. Tutti cadono come un castello di carte sotto il vento delle conseguenze. La ragnatela del male ha corrotto tutti, le strade si sono ricongiunte e poi divise. In India l’amore trionfa sempre, ma ogni cosa ha le sue leggi.
L’amore, con questo finale, trionfa tra il tranfo povero delle baracche, nella semplicità di un pasto caldo e di una promessa. L’amore è negato a chi per un motivo o per un altro pensa che il fine giustifichi i mezzi. Quegli stessi mezzi ritorneranno per presentare il loro conto salatissimo.
Shantaram è stato un viaggio meraviglioso, abbiamo riso, pianto, gioito insieme al personaggio di Charlie Hunnam e non solo.
Quel “to be continued” inciso in bianco e nero sullo schermo ci fa un male fortissimo. La cancellazione dello show da parte di Apple Tv+, infatti, è una triste realtà a cui non possiamo fare altro che rassegnarci.
La storia di Shantaram, tratta dal capolavoro di Gregory David Roberts continuna a subire la maledizione dello schermo. Abbiamo aspettato anni e anni affinché il romanzo avesse una sua trasposizione televisiva o cinematografica. Negli anni ci hanno illuso molteplici volte, questa sembrava la volta buona ma, anche in questo caso, siamo costretti a dover fare un passo indietro.
I presupposti c’erano tutti, i personaggi hanno preso una loro strada autonoma, hanno abbandonato il punto di vista in prima persona di Lin (che troviamo nel libro) e sono cresciuti nel bene o nel male con la loro indipendenza.
Perché Shantaram è una storia di libertà e indipendenza in cui il bene e il male giocano a nascondino tra di loro.
Siamo tutti stati codardi e poi audaci come Didier, fragili e poi invincibili come Lisa, prigionieri e poi liberi come Lin.
In quella carrellata di scene a rallentatore avremmo voluto oltrepassare la fredda barriera dello schermo e correre da Karla, avremmo voluto abbracciarla, dire a Lin di gettarsi nella prima porta aperta di quel treno e fuggire via felice verso un futuro d’amore che meritava.
Le guerre hanno sempre i loro vincitori e i loro vinti, e l’amore sembra avere le stesse ciniche leggi. Il finale della serie tv di Apple Tv Plus ci ricorda che il lieto fine appartiene alle fiabe, e ciò che Shantaram vuole raccontarci è la sporca realtà dei fatti.
Shantaram non è una fiaba, non sempre il lieto fine giace a un passo da noi. Molto spesso la vita ci tende uno sgambetto che presi dalla felicità non vediamo arrivare.
Chi sono i buoni e chi sono i cattivi su questo palcoscenico in cui ognuno vede solo la propria fetta di realtà? Lo impariamo soprattutto con Kavita, l’egoista aspirante giornalista che per una prima pagina di giornale è disposta a sacrificare proprio tutto. Poi quella stessa giornalista si rende conto di cosa quel trafiletto significhi davvero. urla, strepita e sbatte i piedi per terra. Kavita vede solo quello che vuole vedere e diventa la vera villain di questa (purtroppo unica) stagione, la miccia e la scintilla che fa esplodere una guerra e divide un amore.
Kavita è i centimetri che dividono la linea gialla della stazione dai binari. Superare quella linea può sembrare una sciocchezza, ma può causare immani tragedie. La giornalista oltrepassa quella linea senza consapevolezza alcuna di ciò che stia facendo. Ma tutto questo dal suo punto di vista ha un senso, la lente attraverso cui vede il mondo le dice che tutto ciò che ha fatto è corretto.
Separati da quella maledetta linea gialla ci sono anche Karla e Lin, a un passo l’uno dall’altro eppure distanti anni luce. Ci sono anche Modena (Malaga nella traduzione italiana) e Lisa, separati dalle circostanza e dall’incomunicabilità.
A regnare sovrano è solo e sempre Khader Khan, il dandy malavivente che sa sempre come cadere in piedi e come tramutare le situazioni avverse in propizie opportunità di rivalsa. Nonostante tutto, è pur sempre il padre amorevole che sa perdonare anche i figli più ribelli. D’altronde, cosa cerca un’anima impaurita, lontana da casa e sola? Una famiglia.
Khader ambisce a essere la famiglia di cui le anime in fuga necessitano. Così raccoglie gli occhi soli e impauriti di Karla, fa di lei la donna senza scrupoli che connette in mondi a Bombay, diventa il mezzo che giustifica il fine davanti alla bontà impulsiva di Lin, la roccia pacata su cui Abdullah lascia poggiare la sua fedeltà e la sua necessità di catalizzare la rabbia in violenza.
Alla fine il viaggio continua, non sappiamo dove ci porterà ma la cosa certa è che da domani saremo tutti di nuovo con il romanzo di Gregory David Roberts tra le mani, per imparare nuovamente qualcosa su noi stessi attraverso questa storia d’amore e libertà. Sperando che Apple Tv+ ritorni sui suoi passi e ci regali un’altra stagione con Charlie Hunnam e tutto il cast di Shantaram.