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Come sta andando She-Hulk?

She-Hulk è la nuova serie tv di Disney+ targata Marvel e ha da poco superato la metà degli episodi, arrivando al sesto giovedì 22. La storia segue, attraverso processi e accuse inusuali, la vita di Jennifer Walters (interpretata a Tatiana Maslany), cugina di Bruce Banner e anche lei Hulk. Combattuta tra le sue due identità, il conflitto interiore di Jen è ben diverso da quello rabbioso tra Hulk e Bruce. Jennifer, avvocato donna costretta a subire il maschilismo imperante sul lavoro e nella vita, ha il pieno controllo della sua metà verde. Il problema piuttosto è che non accetta la sua nuova vita, la metà vita che la vuole una supereroina e non una semplice legale.

Così, mentre è intenzionata a tenere tutto segreto e continuare la sua vita come se nulla fosse cambiato, si testimone di un’entrata in scena trionfale di una influencer con i superpoteri (chiamarla villain sembra troppo per Titania) che cerca di aggredire la giuria presente in aula. She-Hulk fa così la sua comparsa, salvando le giuria e attirando invidie e attenzioni indesiderate.

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She-Hulk (640×360)

Il quinto episodio è per il personaggio di Tatiana Maslany un punto di svolta. Da molti poco apprezzato, l’episodio sebbene sottotono era necessario per l’accettazione della sua nuova identità. Un’identità che le è capitata e che non avrebbe voluto perché Jennifer Walters non ha mai voluto essere nessun’altro se non se stessa. Ma dopo i quinto episodio, ci aspettavamo un sesto decisivo ai fini della trama e invece la grande svolta non è arrivata.

A questo punto, mancando solo tre episodi alla fine, viene da chiedersi: come sta andando She-Hulk?

She-Hulk si presenta come una serie Marvel diversa da quelle presentate fino ad adesso. Ma al contempo sembra seguire lo stesso climax ascendente, discendente e nuovamente ascendente. Tutte le serie tv Marvel di Disney+ partono alla grande, verso metà hanno un arresto, un calo di attenzione a causa della piattezza della trama e la staticità delle situazioni, per poi riprendersi con un rush finale. Sono poche in effetti le eccezioni, e tra questo credo figurino a pieno diritto WandaVision e Hawkeye, ingiustamente sottovalutata.

L’abbiamo visto anche con la recente Ms. Marvel. Arrivati a metà stagione, la trama subisce un arresto. Sarà la mancanza di un villain decisivo in Ms. Marvel come in She-Hulk, ma è pur vero che non riusciamo a capire dove vogliano andare a parare queste serie. Poi, negli ultimi episodi, accade tutto velocemente e all’improvviso la situazione si chiarisce e si risolve. Alcuni ritengono che il vero problema delle serie tv Marvel di Disney+ sia proprio che non dovevano nascere tali, ma rimanere dei film. Ma ormai dobbiamo ammettere che a volte da queste serie tv Marvel ci aspettiamo decisamente troppo. Ci dimentichiamo di godercele senza costruire castelli in aria e finiamo per guardarci sempre intorno, troppo propensi a confronto e al giudizio veloce se un nuovo prodotto non aggiunge dettagli fondamentali all’universo dell’MCU.

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She-Hulk (640×320)

She-Hulk ci sta dando quello che ci aveva promesso fin dall’inizio: una serie processuale legal, con ogni episodio incentrato su un caso differente, e comedy. Ed è da apprezzare quanto situazioni e personaggi siano in linea soprattutto con le ultime run a fumetti.

Inoltre ho trovato sagace la trovate di far parlare la protagonista direttamente alla telecamera, rompendo la quarta parete e soprattutto anticipando tutte le critiche sull’episodio. Pensate all’ultima puntata rilasciata: Jen strizza l’occhio al pubblico, consapevole che si lamenterà per l’episodio autoconclusivo e senza apparenti nessi con la macro trama generale. Ci prepara, mette le mani avanti e ci invita a goderci la visione di une serie ben fatta nella sua semplicità. Anzi, che ha fatto di questa caratteristica il suo punto di forza.

Insieme ai cameo ovviamente.

She-Hulk (640×320)

Anche qui il personaggio interpretato da Tatiana Maslany, ci ha avvisato: sarà una serie piena di cameo, tutti fanservice, dal momento che lo spettatore ha un bel sorriso stampato in faccia quando arriva Wong o quando vede la maschera con le corna. Anche su quest’aspetto, c’è chi ha criticato questa scelta e in parte è giusto: una serie non può reggersi solo sui cameo. Ma non credo sia questo questo caso, ho avuto l’impressione che la nuova serie di Disney+ abbia voluto porsi come anello di congiunzione, offrendo spazio ad altri personaggi, presentando una nuova eroina verde e anticipando altri supereroi o supercattivi.

Se proprio dobbiamo toccare un tasto dolente non è la vena femminista che irrita una fetta del pubblico, non è nemmeno la distanza presa dalla serie dalla più classica rappresentazione degli eroi Marvel, né la mancanza di scene action. No, il vero problema è la CGI. Purtroppo, quando Tatiana Maslany veste i panni di She-Hulk con i capelli legati e indosso il tailleur l’immagine è palesemente finta e un po’ plasticosa. Si salvano i primi piani, ma nelle scena ad ampio raggio il problema è evidente. Sembrerebbe meno palese quando la donna verde indossa vestiti lunghi o (non vediamo l’ora di vederla anche in serie) il suo completo da supereroina intravisto nel trailer.

In conclusione, per rispondere alla domanda inziale, possiamo dire che She-Hulk sta andando come ci aspettavamo. Perfettamente bilanciato, come tutto dovrebbe essere, tra punti di forza e di debolezza. È una serie originale, che ha scelto di seguire le vicissitudini più “normali” e meno “super” della sua protagonista e di sfruttare i sottogeneri al massimo, dando grande rilevanza sia al processo della settimana sia alla verve comica, senza dimenticare l’introspezione di Jennifer che eroina non voleva diventare e che alla fine credo scoprirà di essere molto più eroica di quanto non pensi. Per ora la vediamo sospesa, come un’acrobata che cammina su un filo, perennemente sospesa tra la sua forma umana e quella grossa e verde. E questa incertezza, questo lungo processo di accettazione di sé, è forse l’aspetto migliore della serie che – come è giusto che sia – non può risolversi ed esaurirsi in un paio di episodio. È un percorso di crescita che la accompagnerà fino alla fine.

E per la risposta definitiva aspettiamo gli ultimi tre episodi ricchi di cameo e che si preannunciano molto più movimentati.

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