2) La sua vita senza Sherlock
“Se John non avesse incontrato Sherlock, avrebbe vissuto da solo in un monolocale, tentando di diventare un dottore, tentando di praticare e diventando un medico di base.”
Forse Martin Freeman si è ispirato al canone, nel dare questa risposta, perché effettivamente il dottor Watson è un medico di base e per un periodo ha vissuto da solo (anche se non in un monolocale) dopo la morte della moglie e la finta dipartita di Holmes.
Per cui, è altamente credibile la sua risposta, anche se i vari mirror di John (tra cui Jennifer Wilson, la quinta vittima del serial killer in A Study in Pink) sembrano suggerire un destino molto più infelice e oscuro per il povero dottore.