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La classifica dei 5 casi più irrisolvibili di Sherlock

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Più di 10 anni fa andò in onda la prima puntata di Sherlock, la serie televisiva in 4 stagioni ispirata alle opere di Sir Arthur Conan Doyle. Nonostante ne sia passata di acqua sotto i ponti, noi fan accaniti non abbiamo ancora accettato la fine dello show.

Nel corso delle puntate, Sherlock Holmes e John Watson ci hanno portato a spasso nella Londra moderna, rendendoci partecipi della risoluzione di casi davvero incredibili.

Anche la coppia di investigatori meglio assortita della tv (e della letteratura!) ha spesso dovuto faticare per incastrare piccoli e grandi criminali. Ma quali sono stati i casi più difficili narrati nella serie? Abbiamo risposto alla domanda stilando la nostra personalissima top 5 dei casi più irrisolvibili di Sherlock.

Attenzione: spoiler in arrivo!

5) 1×01 – Uno studio in rosa

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Siamo sicuri che molti appassionati storceranno il naso nel vedere in classifica il primo caso risolto da Sherlock e il Dottor Watson (anche se in ultima posizione). Nella puntata Uno studio in rosa (liberamente ispirata al primo romanzo della saga di Sherlock Holmes, Uno studio in rosso), facciamo la conoscenza dei due protagonisti, Sherlock e John. I due si ritrovano non solo a condividere l’appartamento al 221B di Baker Street, ma anche a indagare su quattro apparenti suicidi.

Sherlock

Lo Sherlock interpretato da Benedict Cumberbatch non è uno psicopatico, ma – come lui stesso si definisce in una delle sue frasi celebriun sociopatico ad alta funzionalità. Sherlock fa parte della schiera di personaggi delle serie tv incapaci di inserirsi e comprendere appieno la società in cui vivono, come il serial killer Dexter o il cinico Dr. House. Si tratta di personaggi geniali, ma fuori da ogni schema e che sembrano inizialmente incapaci di provare vere emozioni.

Sherlock è sicuramente l’emblema del “disadattato” che trova il proprio posto nel mondo attraverso la comprensione dell’importanza degli altri. Per questo abbiamo pensato che i casi più difficili da risolvere per lui non siano soltanto quelli effettivamente più complicati, ma anche quelli che mettono a dura prova il suo lato umano. Ecco perché la storia del serial killer delle pasticche avvelenate entra di diritto nella nostra classifica: si tratta del primo caso di Sherlock (di cui veniamo a conoscenza) risolto con l’aiuto di qualcun altro. Un primo passo verso la nascita di una bellissima amicizia.

4) 2×01 – Scandalo a Belgravia

Il primo episodio della seconda stagione (ispirato al racconto Scandalo in Boemia) ci conduce dritti dritti a Buckingham Palace. Sherlock deve recuperare delle foto compromettenti di un membro della famiglia reale, contenute all’interno del cellulare della sensualissima Irene Adler, La dominatrice. Sembrerebbe un caso facile per il nostro geniale detective di Baker Street, ma si rivelerà essere molto più complesso e intrigante del previsto.

Sherlock troverà infatti pane per i suoi denti: una donna scaltra capace di batterlo più volte in astuzia e tenere in scacco un’intera nazione. Il cellulare della Adler rappresenta per lei uno scudo di protezione. Non solo ha raccolto al suo interno foto compromettenti dei suoi clienti, ma anche svariate informazioni preziose. Tra queste spicca un codice che potrebbe salvare il mondo. Sherlock deduce che un volo di linea sarà oggetto di un attacco terroristico. I servizi segreti britannici e americani ne sono al corrente, ma – per non mettere in pericolo la loro fonte – hanno deciso di far esplodere l’aereo, sostituendo i passeggeri con persone già morte. Tuttavia, il piano salta perché Sherlock ha decifrato il codice davanti a Irene, che ha informato la cellula terroristica, dietro la quale c’è l’arcinemico di Holmes: Moriarty.

Tutto l’episodio ci mostra i movimenti di una donna fatale, che passa dall’essere carnefice a vittima e poi ancora carnefice, in un gioco di seduzione e intelligenza. I sentimenti sono un’anomalia chimica, parola di Holmes. Il codice finale del cellulare di Irene – che permette di avere accesso a informazioni che possono salvare tante vite – si rivela essere il suo cuore. Questo difetto fatale (come abilmente dedotto dal nostro detective) l’ha portata a utilizzare come password le prime quattro lettere del nome di Sherlock, che vanno a formare l’iconica frase I’m Sher-locked.

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E anche questo caso impossibile di Sherlock è risolto: avanti il prossimo!

3) 4×02 – Il detective morente

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Eccoci arrivati sul podio, che accoglie ben due puntate dell’ultima stagione di Sherlock. In questo bellissimo episodio (liberamente ispirato, come da tradizione, al racconto di Conan Doyle L’avventura del detective morente), Sherlock ha due missioni e quindi due casi da risolvere: un serial killer da incastrare e un amico da salvare.

John è distrutto dal dolore per la morte di Mary, tanto da vederla sotto forma di allucinazione e dialogare con lei. Sherlock viene contattato dalla figlia di un famoso imprenditore e filantropo, la quale sospetta che suo padre sia un serial killer. Attraverso il caso “reale” (quello dell’assassino seriale), Sherlock dovrà riuscire a risolvere un caso ben più importante, affidatogli da Mary prima di morire: salvare Watson facendosi salvare. Inutile dire che, nonostante la posta in gioco sia altissima, Sherlock riuscirà a risolvere anche questo caso impossibile, permettendo a Watson di “fare l’eroe” e salvarlo dal serial killer (che, dopo aver confessato i suoi crimini, sta cercando di uccidere Sherlock).

Il personaggio chiave della storia è, in questo caso, Mary. La donna dimostra di conoscere i protagonisti così profondamente da riuscire, anche dopo la morte, a riunire la coppia di detective.

2) 1×03 – Il grande gioco

In questa classifica non avevamo ancora introdotto per bene il genio del male, il consulente criminale professionista che si nasconde dietro tutti i problemi (o quasi) del nostro protagonista. Sebbene il nome di Moriarty venga fuori già nella prima puntata di Sherlock, è nella terza che si mostra in tutta la sua perfidia e follia criminale.

In questo episodio (in cui sono presenti diversi riferimenti alle opere di Conan Doyle) Sherlock deve risolvere ben quattro casi per salvare la vita di altrettante persone. Qualcuno, infatti, ha iniziato a giocare con il nostro consulente investigativo, vestendo persone a caso con giubbotti esplosivi e minacciando di farle saltare in aria. Sherlock si ritrova così a giocare contro il tempo, in un crescendo di tensione che, in verità, non dispiace affatto al nostro protagonista. D’altronde, Holmes adora mettere costantemente alla prova le sue abilità deduttive e noi lo amiamo anche per questo.

1) 4×03 – Il problema finale

Eccoci giunti alla prima posizione in classifica dei casi più irrisolvibili di Sherlock: il problema finale. L’ultimo episodio della serie è così memorabile da aver fatto a lungo sperare in un’ulteriore puntata (qui le voci su un possibile film conclusivo).

Eliminato – ma non del tutto – un super cattivo (Moriarty), ecco che ne arriva un altro dal passato: la sorella perduta di Sherlock e Mycroft, Eurus Holmes. Già apparsa sotto mentite spoglie nella puntata precedente (Il detective morente), Eurus – che è un genio, esattamente come i suoi fratelli – è pronta a giocare con Sherlock. La posta in gioco è altissima: la vita di Watson.

Questo episodio rappresenta per Sherlock il caso più importante e difficile di tutti, perché a essere coinvolta e a essere a rischio è tutta la sua famiglia. Sia quella biologica (il fratello Mycroft e la sorella Eurus), sia quella che Sherlock si è scelto nel corso delle stagioni, composta dal fedele Watson e sua figlia Rosie e da altri personaggi secondari (su tutti Molly Hooper). Tralasciamo l’eccessiva spettacolarità e drammaticità della super villain (Eurus è una pazza psicopatica capace di “entrare” nella mente delle persone e a condizionare le loro azioni) e concentriamoci sul nostro Sherlock Holmes. Come in altri episodi della serie, il detective dovrà risolvere una serie di casi che metteranno a dura prova la sua umanità. È evidente che a questo punto della storia Sherlock non sia più quello di una volta, ma sia diventato una persona diversa, più consapevole dell’importanza di chi gli sta intorno (scommetto che a molti fan è mancato lo Sherlock più autenticamente sociopatico dei primi tempi…). Tuttavia, per chiudere il cerchio, è necessario fare un altro piccolo passo nella comprensione della psiche del protagonista e così Sherlock viene costretto a confrontarsi con le sue origini, in un caso del suo passato che non è stato mai risolto: la scomparsa del cane Barbarossa.

Per risolvere l’enigma finale, Sherlock Holmes sarà pressoché disarmato perché non potrà contare sulle sue capacità deduttive, ma solo sulla memoria e sui sentimenti. I trucchetti messi in atto da Eurus faranno tremare il palazzo mentale di Holmes, che si rivelerà essere completamente inutile di fronte a “casi” che dipendono solo dalle emozioni. Una delle scene più belle e strazianti in tal senso, è quella dove Sherlock deve portare Molly a confessare il suo amore per lui solo per salvarle la vita.

Molly Hooper

Dopo un viaggio doloroso nei ricordi (che erano stati modificati dal trauma), Sherlock riuscirà a risolvere il problema finale, quel caso che ha influito sul suo modo di diventare adulto e affrontare la vita. A scomparire quando era solo un bambino, non fu il suo cane, ma il suo amichetto Victor Trevor, ucciso da sua sorella Eurus. Un caso simile sarebbe stato davvero impossibile da risolvere per lo Sherlock delle prime puntate!

E per voi quali sono i casi più irrisolvibili di Sherlock?

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