La seconda di Sherlock è la stagione in cui riconsideriamo il personaggio di Sherlock, per quanto riguarda i suoi sentimenti. Finora abbiamo conosciuto il lato sociopatico, insensibile e fin troppo diretto del bel detective. Ci sembra un personaggio freddo, distaccato, incapace di provare una qualunque forma d’affetto, per nessuno, nemmeno – anzi soprattutto – per suo fratello. Nel momento in cui ci abituiamo al suo modo di essere, e quasi ci rassegniamo al fatto che non sia capace di provare affetto, ci sorprende ancora una volta facendoci ricredere completamente. Iniziamo a vedere un cambiamento in lui, e in questa stagione scopriamo che – incredibilmente – Sherlock ha dei sentimenti.
Questa seconda stagione inizia con uno degli episodi di tutta la serie più apprezzati dai fans. Una puntata decisiva, fondamentale, in cui conosciamo un lato di Sherlock che non avremmo mai immaginato potesse esistere: il lato sentimentale.
Scandalo a Belgravia
Il primo episodio della seconda stagione inizia da dove eravamo rimasti: Sherlock e John in trappola a bordo piscina con il famigerato Jim Moriarty. Moriarty sembra davvero intenzionato a porre fine alla sua ossessione per Sherlock, e quindi alla vita di quest’ultimo e del suo caro amico John. Anche i due amici temono di essere arrivati davvero al capolinea. Non hanno via di scampo, e l’unica possibilità che hanno è di puntare la pistola in direzione della bomba. Nel peggiore dei casi sarebbero morti comunque, ma almeno avrebbero portato Moriarty e i suoi cecchini con loro. Insomma, o tutti o nessuno.
Ma ci pensa la fortuna a risolvere la situazione. Ciò che li salva è un’inaspettata telefonata, arrivata – non casualmente – al momento giusto. Scopriremo poi che ad aver salvato la vita ai due impavidi amici è Irene Adler, conosciuta come La dominatrice. Una donna che sfrutta il suo corpo e la sua sensualità per arrivare al potere. Furba, intelligente e scaltra, sottomette al suo volere chiunque lei voglia. Cerca i punti deboli di ognuno e li utilizza come merce di scambio per ricevere ciò che vuole. E ora c’è una cosa che vuole più di qualunque altra. O meglio una persona. Lei vuole Sherlock Holmes.
Vuole l’impossibile, il sociopatico, l’uomo apparentemente senza sentimenti. Vuole che anche lui diventi uno dei suoi sottomessi, ma con Sherlock è più difficile di quanto possa immaginare. Vuole conquistarlo, possederlo in tutti i modi possibili, ma lui sembra non cedere. Dopo fughe, inganni, umiliazioni, finte morti e sfide d’intelligenza, La Donna e Sherlock si ritrovano in un dispiacevole faccia a faccia. Sherlock si è fidato di lei, e nonostante non abbia ceduto alle sue esplicite avances, è lusingato dalle sue attenzioni. Per dimostrarle le sue capacità, le ha risolto un enigma che ha inconsapevolmente compromesso un piano organizzato dal fratello Mycroft per salvare centinaia di persone, che altrimenti sarebbero morte a causa di un attentato terroristico.
Svelato il grave errore, ora Irene ha in pugno i due fratelli Holmes. Ha il potere, e la possibilità di ricattarli per avere l’unica cosa che non ha e di cui ha bisogno: protezione. Ma c’è un piccolo dettaglio che ha sottovalutato: i suoi sentimenti per Sherlock. L’unica cosa che può salvare l’uomo di ghiaccio e il verginello dalla sconfitta contro la dominatrice è scoprire il codice del suo smartphone, senza il quale Irene perderebbe tutto ciò che le serve per ricattare Mycroft, e quindi l’intero governo inglese. Ma i suoi sentimenti hanno preso il sopravvento, e Sherlock fa un ultimo, sicuro tentativo. Il codice è quello che immaginava: le prime quattro lettere del suo nome.
Questo dimostra ad entrambi che i sentimenti che La Donna prova per Sherlock sono reali, e soprattutto conferma l’idea che ha Sherlock dell’amore: è una debolezza, è un <<pericoloso svantaggio>>.
Sconfitta la dominatrice, Sherlock torna alla sua vita, al suo apparente distacco verso il genere umano. Ma non prima di aver dimostrato che quella donna è riuscita in qualche modo ad entrare in lui, diventando LA donna. Per lui l’unica donna, in grado di essere al suo livello, e di averlo quasi battuto.
L’unica donna per cui vale la pena combattere per salvarle la vita. E soprattutto l’unica donna per la quale, se non è proprio una forma d’amore, prova una profonda e sincera stima. In questo primo episodio quindi, scopriamo che Sherlock ha dei sentimenti, al contrario di quello che vuole far credere. E il sentimento che prova per Irene è quello che si avvicina di più al concetto di amore.