Sherlock (disponibile qui in streaming su Prime Video), creato da Gatiss e Moffat, e rivisitazione moderna dello Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, è stato un prodotto brillantemente costruito, soprattutto grazie all’interpretazione di Benedict Cumberbatch. La serie si è ormai conclusa nel lontano 2017, ma i fan non hanno mai smesso di sperare in un suo ritorno. Per via di una mancata affermazione chiara sia di un rinnovo sia di una cancellazione la porta rimane socchiusa su questa possibilità.
Andiamo dunque a visionare lo stato di eterna sospensione di Sherlock, una serie che probabilmente non rivedremo più
La serie si è conclusa con un epilogo aperto: i due sagaci detective, dopo drammatiche vicissitudini, rinnovano la loro base a Baker Street, accettando nuove sfide investigative. Questo ha mantenuto accesi i sogni dei fan più appassionati, che non hanno perso la speranza di rivedere il brillante duo in azione.
Durante un’intervista lo sceneggiatore, Mark Gatiss, ha esposto un’intenzione interessante in merito all’universo narrativo di Sherlock. Lo scopo sarebbe quello di realizzare un film, tuttavia, come spiega, riunire tutto il cast sarebbe una sfida molto complessa. Il naturale sviluppo per una saga del genere sarebbe finire sul grande schermo, ma l’ostacolo più grande è la pianificazione degli impegni dei due attori principali. Cumberbatch, noto anche per il suo ruolo nel MCU come Doctor Strange, sarà presto protagonista di un remake de La guerra dei Roses. Freeman, invece, ha recentemente completato la serie Breeders e si appresta a nuovi progetti cinematografici.
Gatiss concluse dicendo che la decisione è principalmente nelle mani dei due attori protagonisti, dal momento che il cast di Sherlock è sempre stato abbastanza ristretto. La serie contribuì a lanciare la carriera di Andrew Scott, interprete del temibile Moriarty, ora affermato dopo Fleabag, Estranei e il Ripley di Netflix, ma il personaggio è ormai uscito di scena. Anche la moglie di Watson, Mary (Amanda Abbington), non comparirà più. E l’amata Mrs. Hudson, interpretata da Una Stubbs, non sarà più presente a causa della scomparsa dell’attrice nel 2021. La speranza è che Cumberbatch e Freeman riescano a conciliare i loro impegni per tornare, almeno per un’ultima volta, nei ruoli di questi iconici personaggi.
La serie non ha, dunque, mai subito un rinnovo o una cancellazione netti, mantenendo sempre uno spiraglio aperto a far breccia nei cuori di milioni di fan speranzosi.
Ma anche se il sogno dovesse realizzarsi, siamo ben consapevoli che ormai il meglio di questi personaggi lo abbiamo già visto. Se A Study in Pink rappresentava l’episodio del colpo di fulmine, The Great Game è l’episodio in cui il fan medio di Sherlock si innamora perdutamente della serie. Dopo essere stato dietro al tassista omicida del pilot e agli assassini acrobati, vediamo Moriarty di persona. Come meglio introdurlo se non rendendolo creatore di un gioco sadico in cui minaccia di uccidere random se Sherlock non risolve i suoi casi nel tempo stabilito? Non esiste modo migliore per introdurre la dualità di Jim, egualmente geniale e psicopatico.
I finali di stagione sono da sempre una chicca di questa serie e The Reichenbach Fall è probabilmente il più eclatante. Moriarty qui alza ancora di più l’asticella del confronto tra lui e Sherlock, facendo crollare non solo la notorietà che Sherlock aveva acquisito, ma anche la fiducia che i suoi cari avevano in lui. Con la scena del confronto sul tetto Moriarty ha messo sotto scacco Sherlock che può salvare la situazione solo suicidandosi. Ma Jim prende la pistola e si spara in bocca, perché finché lui rimane in vita anche i tre ostaggi hanno una possibilità di salvezza. Il suo suicidio è l’unico modo sicuro per costringere a sua volta il detective al suicidio. Brillantemente contorto.
Sherlock si butta dal tetto dopo la telefonata a John, psicologa, funerale e il protagonista, incredibilmente (ma neanche troppo), è vivo.
E poi il confronto tra Irene e Sherlock, in cui il freddo detective (qui una lista dei 7 detective più affascinanti nella storia delle serie tv) viene messo a confronto con l’amore. La serie ha reso totalmente giustizia all’enigmatico personaggio di Irene Adler, prendendo le caratteristiche dell’originale cartaceo e inserendolo nella trama orizzontale. Se a questo si aggiunge la recitazione impeccabile di Laura Pulver come la dominatrice il quadro è completo.
Tra l’altro nelle ultime interviste sembra che anche Moffat lo consideri l’episodio che è più orgoglioso di aver scritto.
Insomma ad oggi non vi sono certezze su un possibile ritorno di Sherlock sul piccolo o grande schermo. Ma in ogni caso è giusto prendere consapevolezza del fatto che, in qualsiasi modo si evolveranno le vicende, sarà quasi impossibile assistere ad indagini più drammatiche ed emozionanti di quelle che abbiamo visto fino ad ora.