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5 validi motivi per guardare Shining Girls

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Disponibile dal 29 aprile sulla piattaforma Apple Tv+, Shining Girls veicola un unico, grande messaggio: la realtà è una questione di prospettive.

Tratta dal romanzo di Lauren Beukes, Shining Girls ha per protagonista Kirby Mazrachi (Elisabeth Moss), una giovane archivista presso un quotidiano di Chicago che, seguendo gli ultimi fatti di cronaca, riconosce nelle ferite all’addome di una giovane vittima, le stesse cicatrici presenti sul suo corpo e risalenti a un’aggressione a cui è sopravvissuta anni prima. Questa coincidenza la spinge a indagare sull’omicidio della donna, decisa a dare la caccia al suo aggressore; nel corso delle indagini, aiutata dal giornalista e collega Dan Velazquez (Wagner Moura), la realtà che si delinea è sempre più sconvolgente, poiché le vittime coinvolte non solo sono più di quante avesse immaginato, ma appartengono ad epoche molto diverse. Nonostante il divario temporale che intercorre tra le donne, queste risultano incredibilmente collegate fra loro da elementi molto concreti che l’assassino (Jamie Bell) sembrerebbe aver lasciato di proposito nelle diverse scene del crimine.

Alla componente multi temporale della serie è affiancata poi la distorsione della realtà che vive quotidianamente Kirby, costretta ad appuntarsi ogni singolo dettaglio della propria mutevole vita, elemento che contribuisce a rendere Shining Girls un thriller tutt’altro che prevedibile da non farsi scappare tra le serie del catalogo Apple Tv+ (qui trovate le migliori 5 della piattaforma).

Nel caso non foste ancora convinti, quelli elencati di seguito sono 5 validi motivi per cui non dovreste assolutamente perdervi Shining Girls.

1) Il talento smisurato di Elisabeth Moss

Shining Girls

La prima cosa che salta all’occhio nel corso della visione di Shining Girls è senza dubbio la brillante performance della sua magnetica protagonista Elisabeth Moss, che si conferma ancora una volta una garanzia nell’universo seriale. La straordinaria attrice è inoltre produttrice esecutiva della serie, di cui dirige il settimo e penultimo episodio Matrice. Ad accrescere il senso di inquietudine e confusione della trama è, dunque, proprio l’esecuzione della sua protagonista, in grado di conferire drammaticità e tensione a ogni singola scena.

2) Ambientazione senza tempo

Shining Girls

Per una serie come Shining Girls, l’ambientazione è parte integrante della trama stessa poiché gioca un ruolo chiave nel conferire una collocazione (a)temporale agli eventi; non è un caso dunque che, a fare da sfondo alla vicenda, sia la città di Chicago, che l’attore Jamie Bell ha definito “una vera e propria capsula del tempo” poiché è possibile trovarvi sia i più moderni grattacieli del paese sia degli splendidi edifici di metà Novecento.

“Chicago feels like a time capsule in itself because it has its modern skyscrapers but it also has beautiful mid-century buildings”

3) Shining Girls è (anche) una lettera d’amore al giornalismo

Shining Girls

L’inchiesta giornalistica di Dan e Kirby è l’elemento che riesce a collegare tutte le vittime, riconducendole a un unico killer e movente. Shining Girls mostra dunque il lato investigativo del giornalismo, che riesce ad approfondire vicende che la polizia stessa non era mai riuscita a trattare, proprio a causa della complessa linearità temporale in cui sono collocate le uccisioni. È proprio la showrunner Silka Luisa a definire la serie una “lettera d’amore al giornalismo“, risultando essere in quest’aspetto la parte più dinamica della vicenda.

4) Il simbolismo del titolo

Elisabeth Moss

A dare il nome alla serie sono le shining girls, ovvero tutte le vittime alle quali il killer ha sottratto la capacità di brillare, cogliendole proprio nel loro momento di massimo splendore, corrispondente a una promozione lavorativa aspettata da tempo o a un successo in ambito personale o sentimentale. La serie pone dunque l’attenzione su tutte le vittime di femminicidio strappate alla vita, privando l’umanità intera di un pezzettino della loro luce.

5) La metafora dell’uso del potere

Jamie Bell

A rendere diverso da qualsiasi altro serial killer lo spietato Harper Curtis (Jamie Bell) non è una caratteristica del suo essere, quanto l’aver avuto la possibilità di muoversi in modo non lineare attraverso il tempo; questo aspetto in particolare risulta essere una metafora del potere, in particolare dell’uso che ogni persona sceglie di farne. Se aveste la possibilità di spostarvi nel tempo lo fareste a fin di bene o per provocare dolore al prossimo? Il protagonista di Shining Girls sceglie la via peggiore, così come qualsiasi uomo che approfitti della propria posizione di potere per sottomettere altre donne.

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