Dopo la straziante scena che aveva concluso la scorsa puntata, proprio non vedevamo l’ora di vedere Shrinking 2×06, intitolata In un luogo solitario. La serie tv dramedy di Apple TV+, con la sua seconda stagione, ci sta infatti davvero conquistando, spingendoci ad interessarci come non mai agli sviluppi di trama, alle evoluzioni dei personaggi e, soprattutto, alle interazioni tra questi ultimi. La serie creata da Bill Lawrence, Brett Goldstein e Jason Segel sarà quindi riuscita a convincerci come suo solito anche questa settimana? Per scoprirlo, vi lasciamo alla nostra recensione dell’episodio.
Attenzione: nel seguente articolo troverete ingenti spoiler di Shrinking 2×06: siete avvisati.
Dove eravamo rimasti?
La scorsa settimana avevamo finito la visione della 2×05 con tanta amarezza in corpo. Non perché la serie ci avesse deluso di per sé, ma a causa delle inevitabili conseguenze della crisi di Sean che, dopo l’ennesimo rifiuto da parte del padre, in un inconsapevole atto autolesionistico, si è rigettato nel vortice delle risse. Un fallimento questo, tanto da parte di Sean che dei suoi due terapisti, ma anche di un padre che, incapace di ammettere le proprie colpe, ha negato aiuto al figlio nel momento del bisogno, di nuovo.
Shrinking 2×06 è la puntata del confronto, del dialogo.
Arrivati a più di metà stagione, la dramedy di Apple TV+ decide di iniziare a tirare le fila di alcune tra le principali storyline della stagione, ponendo i protagonisti di fronte a scelte e situazioni che li portano a cambiare. Jimmy, Sean, Alice, Gaby e compagnia sono infatti chiamati a confrontarsi con i propri sentimenti e con quelli delle altre persone. Momenti che avranno importantissime ripercussioni non solo per il proseguo dello show, ma anche delle vite stesse dei protagonisti. Ma andiamo con ordine.
Dopo aver subito una doccia fredda di sincerità da uno Sean ammaccato e sotto antidolorifici, per Jimmy la soluzione può essere solo una: andare a Jimmeggiare dal padre del ragazzo e avere una volta per tutte un confronto onesto con lui. L’urlo liberatorio di Paul, che decide di scendere in campo per la prima volta seguendo l’esempio del suo allievo, è stato probabilmente uno dei nostri momenti preferiti della puntata: un grido tanto liberatorio quanto inaspettato e buffo.
Dove poteva cadere nel banale, come suo solito, Shrinking riesce invece ancora una volta a sorprenderci, evitando cliché o semplificazioni di situazioni complesse. Nessuna sceneggiata, nessun’epifania che risolve tutto in un battito di ciglia. La conversazione a tre tra Jimmy, Paul e Tim non ha infatti un vincitore: i terapisti non risultano figure altezzose, pronte a dispensare consigli e verità dall’alto della loro perfezione, ma persone piene di difetti, capaci di sbagliare, così come Tim, che si sente sconfitto per non aver saputo aiutare suo figlio. Un padre ferito nell’orgoglio che però, alla fine, mette da parte le ritrosie e fa la cosa giusta.
Ma, per quanto importante, la storyline di Sean non è stata l’unica al centro di Shrinking 2×06.
Non dimentichiamoci che il filo conduttore della stagione è infatti dato dalla tematica del perdono, che torna al centro della narrazione con il personaggio di Louie, interpretato da uno straordinario Brett Goldstein. Il responsabile della morte di Tia continua infatti a tornare al centro della vita dei Laird, ma non lo fa con prepotenza. Louie, come prima ci racconta Brian e poi abbiamo modo di vedere con i nostri occhi, è infatti un personaggio solo e ferito dal rimorso e dal senso di colpa. Una persona in disperata ricerca di compagnia, sofferente e che cerca di trovare un motivo che la mattina lo faccia alzare dal letto. Una persona a cui, come ci mostra Alice, viene davvero difficile, nonostante tutto, negare il perdono.
Grazie a queste interazioni, Shrinking 2×06 ci mostra come il perdono non significhi necessariamente dimenticare, ma come piuttosto rappresenti un processo che consente ai protagonisti di andare avanti, accettando il proprio dolore e trovando uno spazio per la guarigione, sia per se stessi che per le relazioni con gli altri.
La domanda che ora ci sorge spontanea è: Jimmy reagirà allo stesso modo?
Anche il personaggio di Liz in Shrinking 2×06 si trova a vivere una crisi: quella di una donna che tenta di fare tutto per trovare uno scopo e di sentirsi utile, ma che finisce per non poter dare un suo contributo a niente. Qualcuno riuscirà a capire cosa sta provando prima che lei finisca per compiere qualche sciocchezza? Speriamo davvero che Liz non decida di riavvicinarsi troppo al suo ex per colmare il vuoto che prova. Per un personaggio che scende, tuttavia, c’è n’è uno che sale. Dobbiamo infatti dire di aver finalmente il modo in cui Gaby decide di assumersi le proprie responsabilità nei confronti della madre dando così una tregua alla sorella.
Insomma, una puntata come sempre ricca di emozioni, ma che non lesina neppure dal farci sorridere grazie a battute ben piazzate e alle buffe personalità dei suoi protagonisti. La strana coppia formata da Paul e Jimmy, il burbero e il tenero, continua a funzionare e a regalare momenti di altissima comicità.
Dopotutto, non capita tutti i giorni di vedere Jason Segel baciare comicamente la mano a Harrison Ford (qui vi spieghiamo come l’attore è stato convinto a partecipare alla serie).
Il vero punto di forza di Shrinking 2×06, tuttavia, non sta nella comicità, ma nei fantastici dialoghi dei personaggi, tanto fluidi e naturali da risultare credibili e realistici. Momenti di confronto e scontro resi alla perfezione dalle magnetiche performance di attori che riescono a comunicare anche quando stanno in silenzio. Se non mancano i consueti plausi a Harrison Ford, Jason Segel e Brett Goldstein, vogliamo tuttavia complimentare la pazzesca performance di Lukita Maxwell, che interpreta Alice, la figlia di Jimmy. La giovane attrice riesce infatti non solo a essere espressiva e credibile nella parte, ma anche a non farsi schiacciare dal carisma di attori più grandi ed esperti di lei.
Che altro dire, quindi? Shrinking continua a conquistarci di puntata in puntata puntando su di una narrazione profonda e dalle mille sfumature, che trova il giusto equilibrio tra emozione e umorismo. Shrinking 2×06, in particolare, oltre a portare avanti la narrazione sotto vari aspetti, ci ricorda come questa dramedy sia in grado di regalarci personaggi ben scritti e in continuo divenire, capaci di farci emozionare con le loro storie. Grazie a dialoghi intensi e a interpretazioni di grande intensità, Shrinking ci lascia con un senso di attesa per ciò che verrà, confermandosi una delle serie più toccanti e apprezzabili di Apple TV+.