Vai al contenuto
Home » Silo

Silo 2×04 – La recensione: ordine e verità

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Attenzione: evitate di leggere l’articolo se non volete imbattervi in spoiler sulla quarta puntata della seconda stagione di Silo.

Il quarto episodio della nuova stagione di Silo segna un momento cruciale nella narrazione. L’ambizione di questa seconda stagione, già evidenziata negli scorsi episodi (ve ne abbiamo parlato qui), viene ampiamente confermata. Mentre Juliette affronta una missione all’apparenza impossibile, le sorti del silo 18 peggiorano drasticamente. Il conflitto, preannunciato la scorsa settimana e ormai inevitabile, rivela una complessità umana molto più profonda. Infatti, oppone due filosofie antitetiche: i ribelli del reparto Meccanica cercano di svelare la verità affinché tutti possano conoscerla, mentre chi è al comando si impegna a mantenere l’ordine, un obiettivo che si traduce spesso nella soppressione della verità per preservare la stabilità.

Il dramma di Juliette

All’indomani della sua fuga dal silo 18, Juliette (interpretata da Rebecca Ferguson) si muove con una consapevolezza sempre maggiore delle implicazioni delle sue azioni. Il suo obiettivo principale è quello di recuperare una tuta da pompiere che le permetta di tornare a casa e proteggere la sua comunità. Il suo rapporto con Solo cresce rapidamente, tanto che i due arrivano a fidarsi l’uno dell’altra.

L’alchimia tra i due personaggi, pur non priva di diffidenza iniziale (soprattutto da parte di Solo), evolve sempre più in una dinamica che esplora sia i limiti che i bisogni delle connessioni umane, anche in un mondo devastato. Il personaggio di Solo (interpretato da Steve Zahn), in questo episodio, mostra chiaramente il peso di anni passati in isolamento e in solitudine. Se da un lato, infatti, si mostra diffidente e timoroso nei confronti di Juliette, dall’altro si abbandona a lunghi sproloqui, raccontandole di com’era il mondo prima dei silo.

la protagonista di Silo, con sguardo preoccupato
credits: Apple TV+

Juliette, abituata a lavorare in solitaria e a contare solo su se stessa, inizia a scoprire l’importanza del lavoro di squadra e della fiducia. Aiutata da Solo, infatti, riesce ad attraversare la barriera d’acqua e a recuperare una tuta, concretizzando così la possibilità di uscire dal silo 17 per tornare a salvare i suoi compagni. La forza d’animo di Juliette è sorprendente: la sua determinazione nel voler combattere l’ingiustizia di un sistema malato riesce a superare perfino la sua paura della morte, come confessa a Solo durante un momento di sconforto. Sono proprio questi momenti perfettamente bilanciati di forza e vulnerabilità a rendere il suo personaggio straordinariamente umano.

Il dramma del Silo 18

Mentre Juliette affronta le insidie del Silo 17, il Silo 18 rimane immerso nel caos. La sua assenza, come abbiamo già avuto modo di vedere negli scorsi episodi, ha destabilizzato l’equilibrio di potere: Bernard cerca di mantenere il controllo con pugno di ferro, ma i dubbi e il malcontento si diffondono rapidamente tra la popolazione. Le tensioni interne, esplose in questo episodio, evidenziano uno dei temi centrali di Silo: il fragile equilibrio tra oppressori e oppressi in un sistema costruito su menzogne. Infatti, il Silo 18 vede schierarsi due fazioni opposte: quella capeggiata dal reparto Meccanica, che cerca di portare a galla la verità, e quella dei potenti, ossia coloro che cercano invece di sopprimerla. Questo episodio si distingue per il modo in cui sfuma i contorni di questi obiettivi generali, mostrandoci come le alleanze (anche tra persone con obiettivi comuni) siano fragili e soggette a fratture.

una delle scene della seconda stagione di Silo
credits: Apple TV+

Bernard (interpretato da Tim Robbins), Sims e la giudice Meadows rappresentano tre voci dell’amministrazione del Silo, ma ognuno interpreta il concetto di “ordine” in modo diverso. La complessa dinamica tra questi tre personaggi evidenzia, infatti, come il potere e la paura possono creare divisioni anche tra i leader. In questo episodio vediamo come Bernard e Sims adottano una tattica sorprendente incitando una folla contro la giudice Meadows. La donna, infatti, aveva esternato un crescente disagio per le azioni autoritarie di Bernard e Sims, diventando di fatto un ostacolo per entrambi. La sua morte era già scritta e, purtroppo, necessaria. Poco prima della sua morte, però, confessa a Bernard di essere entrata in possesso di informazioni cruciali per la sopravvivenza del Silo, ma troppo pericolose per potergliele rivelare.

I diversi approcci di Bernard e Sims per il mantenimento del potere sono ancora più evidenti in questo episodio.

Mentre Bernard si affida alla strategia e alla manipolazione psicologica, Sims opta per un approccio più brutale e diretto. Tuttavia, entrambi condividono un pragmatismo inquietante: sono disposti a sacrificare delle vite per mantenere la stabilità del Silo. La loro decisione di incitare una folla contro il reparto meccanica per poi manipolarla a loro vantaggio è una mossa audace, che espone i pericoli di un potere incontrollato. Uno dei punti di forza di questa seconda stagione, inoltre, è data dal mostrare l’imperfezione dei personaggi. Nessuno, infatti, è totalmente puro e giusto. Anche i ribelli, apparentemente motivati da ideali nobili, sono spesso frammentati da rivalità interne. Allo stesso modo, anche i leader del Silo agiscono spinti da paura, pragmatismo e pura ambizione personale.

Il quarto episodio di Silo (che potete recuperare qui su Apple TV+) continua a costruire una trama che si infittisce sempre di più. La morte del giudice Meadows rappresenta un punto di svolta, preparando il terreno a ulteriori sviluppi drammatici. La doppia narrazione, introdotta già nello scorso episodio, è vincente e avvincente, e ci permette di seguire quasi in contemporanea quello che succede in un Silo e nell’altro.