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Silo 2×07 – La Recensione: che cosa sta succedendo?

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Il nuovo episodio di Silo ha alzato nuovamente l’asticella, sottolineando ancora una volta che questa serie tv targata Apple TV+ è una serie di altissima qualità. Data per certa questa affermazione, ci aspettiamo che Silo ci porti ancora oltre, dal momento che sta creando dei buonissimi presupposti per un finale di stagione spettacolare. Questo settimo episodio è decisamente più movimentato rispetto ai precedenti e, nonostante la seconda stagione sia molto più riflessiva e “politica” rispetto alla prima, non manca di momenti ad alta tensione e suspense. Tutto il primo episodio di questa nuova stagione, infatti, si è contraddistinto per essere stato particolarmente ansiogeno e terrificante, segnando un ritorno col botto. I momenti di tensione e di azione sono venuti meno negli scorsi episodi, sottolineando la necessità di dover preparare, con estrema attenzione, un punto di svolta inaspettato che sapevamo prima o poi sarebbe arrivato.

D’altronde è risaputo che, nel mondo seriale, momenti di “calma” (apparente, ovviamente) sono indice il più delle volte di grandi cambiamenti. In questo caso, Silo non fa eccezione.

Il settimo episodio di Silo contiene dettagli complessi e intrecci narrativi importanti. Abbiamo già sottolineato come la scelta di voler seguire alternativamente le due principali linee narrative sia assolutamente vincente, e questo episodio ne è la riprova. Da un lato vediamo Juliette, intenta a immergersi con un rudimentale sistema di ossigeno nelle profonde acque scure del silo 17. Dall’altro, il reparto Meccanica si evolve da semplice “opposizione silenziosa” a forza attiva e organizzata contro le autorità del silo 18. Anche in questo episodio, la nostra attenzione è catturata prima da un lato poi dall’altro, in un altalenante crescendo di tensione, fino all’incredibile colpo di scena finale. Ma procediamo per gradi.

due dei protagonisti principali di Silo 2
credits: Apple TV+

Un punto di svolta decisivo, introdotto nell’episodio precedente, riguarda il futuro di Lukas Kyle all’interno del silo.

Abbiamo già ipotizzato che il suo ruolo potrebbe essere determinante all’interno della storia, soprattutto ora che è diventato l’ombra di Bernard. La sua infinita sete di conoscenza potrebbe essere finalmente saziata poiché entrato in possesso del Lascito, che scopriamo essere una stanza segreta contenente numerosi reperti dell’umanità ormai perduta. All’interno di questa stanza, dotata di un appartamento che probabilmente Lukas occuperà d’ora in poi, sono conservati innumerevoli libri, che Bernard gli consiglia di utilizzare per decifrare il messaggio in codice di Salvador Quinn. Inoltre, possiamo verosimilmente affermare che la stanza del Lascito potrebbe essere la stessa stanza in cui si è rifugiato Solo nel silo 17. Questo potrebbe spiegare come mai Solo sembra possedere una vastissima conoscenza del mondo passato e dei numerosi e infiniti segreti del Silo. Inoltre, potrebbe anche spiegare perché non vuole uscire tanto facilmente, impedendo di entrare anche a Juliette.

Insomma, sembrano esserci assolutamente i presupposti perché la stanza del Lascito sia lo stesso bunker in cui si è rifugiato Solo nel suo silo. Questa supposizione trova facilmente riscontro nell’affermazione che Solo continua a portare avanti con Juliette, ossia che lui era l’ombra del capo dell’IT. Grazie all’alternarsi delle due linee narrative, che procedono parallelamente, scopriamo che solamente l’ombra del capo dell’IT è a conoscenza di questa stanza segreta. Per questo motivo, la giudice Meadows aveva una vastissima conoscenza dell’universo e del passato del mondo, essendo stata anche lei l’ombra di Bernard.

Questo potrebbe essere anche il motivo per cui la giudice aveva un tormentato rapporto con l’alcool: dopottutto, essere portatori di un simile segreto sapendo di essere gli unici a possedere simili informazioni, non può che farti sentire terribilmente solo. Man mano che la storia prosegue e ci permette di unire i puntini fra loro, scopriamo quanto sia complesso e stratificato il disegno di Silo.

una scena di Silo 2
credits: Apple TV+

Un altro incredibile punto di svolta che ha segnato questa puntata è quello che riguarda la ribellione del reparto Meccanica.

Ciò che è successo può essere suddiviso in due fasi principali: azione e scoperta. L’azione è ciò che ha reso evidente che il reparto Meccanica è preparato, organizzato e determinato nel portare a termine i suoi propositi, ovvero rovesciare i piani alti e dimostrare il loro infido controllo sulla popolazione del silo. Per questo, hanno disattivato l’alimentazione elettrica principale del silo, dimostrando di essere coloro da cui dipende il mantenimento della struttura. La scoperta che ne consegue è che, incredibilmente, l’IT dispone di una fonte di energia indipendente, protetta e non condivisa con il resto della popolazione. Inoltre, prima di staccare il generatore elettrico, il reparto Meccanica ha fatto esplodere un razzo che ha disseminato ovunque dei bigliettini che recitavano le seguenti parole: “L’IT ci sta mentendo”.

Con queste premesse, incrementate episodio dopo episodio, la ribellione potrebbe esplodere da un momento all’altro. Gli episodi precedenti sono stati “preparatori” in previsione di ciò che potrebbe succedere, e il momento tanto atteso sembra essere arrivato. Il reparto Meccanica potrebbe cercare di coinvolgere altri reparti del silo, trasformando una ribellione locale in una rivoluzione generale. Non è escluso, infatti, che dopo la scoperta della fonte di energia alternativa del reparto IT, i ribelli cercheranno di convincere i reparti oppressi come loro a prendere parte alla loro compagna di rivolta. Dopotutto, come abbiamo avuto modo di scoprire nella prima stagione, la gerarchia che governa il silo è estremamente rigida e totalitaria, all’interno della quale ognuno ha un ruolo ben preciso, con pochissime possibilità di cambiare la propria posizione sociale.

Infine, l’ultimo incredibile punto di svolta di questa puntata ci porta da Juliette nel silo 17.

uno dei protagonisti di Silo 2
Apple TV+

Per riavere indietro da Solo la sua tuta e poter tornare al suo silo, Juliette è costretta a immergersi nelle acque profonde e riattivare la pompa per impedire all’acqua di salire ulteriormente. Al suo ritorno dalla missione, però, scopre che Solo è scomparso. Se inizialmente poteva pensare che l’avesse tradita, presto si rende conto che la scomparsa di Solo è segnata da una traccia di sangue. Un dettaglio inquietante e terribile, dal momento che Solo ha sempre detto di essere l’unico sopravvissuto nel silo 17.

Il finale di questa puntata ci lascia numerosi dubbi da chiarire. Prima di tutto, cosa è successo a Solo? Si è fatto male da solo o qualcuno lo ha aggredito? Se è stato effettivamente aggredito da qualcuno, le soluzioni potrebbero essere due. La prima, che Solo ha mentito a Juliette fin dall’inizio, nascondendole di non essere l’unico sopravvissuto nel silo. La seconda, che Solo effettivamente non fosse a conoscenza della presenza di qualcun altro. Cosa non difficile da credere dal momento che, da quanto ha raccontato a Juliette, non è mai uscito dal suo bunker in tutti questi anni.

La presenza, quindi, di qualcun altro di cui Solo non era a conoscenza non è difficile da credere. Se effettivamente qualcun altro è sopravvissuto tutti questi anni insieme a lui, perché non si è mai fatto vedere? Ha osservato le mosse di Solo e Juliette tutto questo tempo, oppure è stata una fatale coincidenza? I misteri e le domande sono ancora tantissime, e il finale di stagione si sta pian piano avvicinando. Ci aspettiamo sicuramente un finale di stagione spettacolare, esattamente come l’inizio di questa stagione meravigliosa che continua a sorprenderci episodio dopo episodio.

Veronica Reolon