Il 15 maggio 2020 è uscita su Netflix e TIMvision la quarta, attesissima, stagione di Skam Italia, il remake del teen drama norvegese da cui prende la sceneggiatura. Un arrivo inaspettato dato che nel 2019 TIMvision che detiene i diritti della serie aveva deciso di cancellarla.
Sapevamo già che la quarta stagione (seguendo sempre la sceneggiatura della serie originale) sarebbe stata incentrata su Sana Allagui (Sana Bakkoush in Skam Norvegia), uno dei personaggi più interessanti e complessi di tutta la serie, che durante questa quarta stagione abbiamo avuto l’occasione di conoscere e comprendere davvero.
“Non glielo hai detto? Stiamo preparando l’attentato al Papa insieme.”
Questa è la prima frase con cui esordisce Sana nella prima stagione di Skam, dopo che Silvia, con tono stranito, chiede a Federica dove si sono conosciute.
È chiaro fin da subito che Sana, con quella risposta assai ironica, sarà uno degli elementi più forti delle “matte”. Infatti il suo è un personaggio che nelle prime tre stagioni, pur non essendo protagonista, è comunque in molti casi fondamentale.
Tutto è collegato
In effetti Sana è un po’ il collante che tiene unito il gruppo delle cinque amiche, con il suo modo di fare schietto e diretto è riuscita a tirare fuori il meglio dalle altre e spesso le ha pure aiutate a risolvere i propri conflitti interiori o a prendere scelte difficili.
Sana è l’amica che ti dice la verità sempre, anche se questo a volte può far male. È quella persona che si accorge del tuo malessere prima ancora che tu apra bocca, non ha paura a schiaffeggiarti moralmente quando te lo meriti, anche a costo di perderti, ma è anche quella persona che ti aiuterà nella realizzazione del più pazzo dei tuoi piani, perché nessuno più di lei è in grado di perfezionarli. Così riesce a tenere unito il gruppo delle “matte”. È così che dà una svegliata a Silvia – facendola scendere dalla torre di quel castello fatato in cui è abituata a vivere – e convince Eleonora ad accettare il suo amore per Edoardo, perché la sincerità, anche se in un primo momento può bruciare, poi aggiusta tutto.
Skam Italia 4 – Il momento di Sana
Per quanto una persona si dimostri coraggiosa, decisa e ferma, persino sfrontata, dentro di sé ha sempre qualche fragilità che va a crepare la corazza solida che costantemente si convince a indossare. Ed è proprio questo il primo dei messaggi che ci viene rilasciato nella quarta stagione di Skam. Il momento in cui Sana ci mostra quanto sia difficile avere il diritto di essere se stessi in una società che, per quanto si voglia dimostrare aperta e disinvolta nell’accogliere qualsiasi scelta o caratteristica, pecca ancora nella regola più importante: non dare etichette inutili e non farsi incatenare al pregiudizio dato dall’ignoranza.
In questi dieci episodi entriamo nella realtà di Sana, quel mondo intimo e nobile che nelle tre stagioni precedenti ci viene celato, la parte che lei decide di tenere per sé, anche per difesa, essendo pienamente cosciente che la maggior parte dei suoi coetanei non capirebbe la complessità delle ragioni dietro le sue scelte.
“Io durante il giorno sono sempre presa male. Sono sempre pronta a scattare, sempre tesa. Però… però nel momento in cui inizio a pregare, improvvisamente tutto diventa più tranquillo. È come se avessi il mio spazio. Anche se è una giornata di merda, anche se ho litigato con venti persone, in quel momento lì, riesco a ricordarmi che cos’è che conta veramente. Cioè, essere una brava persona e rispettare gli altri. Quando prego è come se ci fosse una connessione, tra le cose, le dimensioni. C’è un equilibrio che riesco a sentire.”
Questa è la spiegazione che Sana dà a Malik durante il loro diverbio sulla fede e la religione, nel loro caso l’Islam. Ed è anche uno dei momenti, a parer mio, più magici e toccanti di questa stagione, quello in cui Sana tira fuori la parte più bella di sé attraverso queste frasi cariche di passione e speranza. La speranza di essere finalmente capita. La voglia di essere accettata dagli amici che molto spesso commettono l’errore di scambiare la sua scelta di portare il velo e pregare cinque volte al giorno come un obbligo, ma anche la voglia di essere compresa dai propri genitori che a volte finiscono per essere troppo apprensivi e prevenuti.
Amare senza trasgredire le regole
Ed è proprio per Malik, il ragazzo che rinuncia a essere musulmano, che Sana mette in discussione se stessa.
Sana non ha mai avuto dubbi sul suo futuro, il suo obiettivo principale è quello di affermarsi, studiando e impegnandosi il doppio degli altri se serve. E in questa visione, almeno fino alla quarta stagione di Skam, non c’è spazio per l’amore, anche perché la ragazza sembra immune al sentimento. Quando Elia, piuttosto alticcio, le confessa di amarla, lei reagisce duramente, dicendogli in modo chiaro che una probabile storia tra loro due è impossibile, poiché Elia non è musulmano.
Molto presto però, anche la bella Sana viene colpita dalla freccia di Cupido e inizia a provare qualcosa di forte per Malik, che è anche uno dei migliori amici di suo fratello. Malik si dimostra fin da subito il migliore dei ragazzi, educato, gentile e premuroso, insomma, il fidanzato perfetto. Peccato che la fantasia di Sana venga “disturbata” da una confessione fattale proprio dal ragazzo, che le rivela di non essere più musulmano. Questo perché è rimasto molto colpito dal trattamento che uno dei suoi amici ha ricevuto dopo che la propria famiglia ha scoperto che il ragazzo era omosessuale. Quindi Malik si dimostra contrario ai dogmi della religione e finisce pure per criticare la ligiosità di Sana che, a sua volta, inizia a porsi un sacco di domande e alimentando dentro di sé una gran confusione.
Quello tra Sana e Malik è un amore platonico che ci ha regalato momenti di un romanticismo diverso, fatto di timidi sorrisi e sguardi fugaci, ma anche di conversazioni costruttive che aiutano i due ragazzi a conoscersi meglio e apprezzarsi sempre di più. Un amore che cresce piano e ci lascia anche po’ in sospeso, viste le idee in contrasto tra i due.
Saper perdonare gli altri e riuscire a perdonare se stessi
Sana Allagui è una ragazza Italiana di religione musulmana e il suo personaggio fa da specchio a una condizione che molte ragazze nel mondo reale devono affrontare. Per lei le cose non sono facili, quasi mai. A scuola viene evitata a causa dello Hijab, a casa viene spesso giudicata per la sua eccessiva frequentazione di ragazze non musulmane, lasciando poco spazio a “persone come lei”. Sana ha una fede molto forte, pregare per lei non è un obbligo ma un momento sacro e indispensabile per sentirsi bene. Portare il velo non è una costrizione, per lei è un onore. Ma vuole anche essere un’adolescente: coscenziosa, ma libera di vivere la leggerezza dei suoi anni. Queste due componenti, per molto tenute separate, iniziano a mischiarsi e inevitabilmente entrano in conflitto, provocando nella ragazza una grande sensazione di smarrimento.
Il senso di colpa per l’aver preferito stare insieme alle amiche invece della propria comunità si unisce all’essere innamorata di un ragazzo che non può sposare. Tutto questo insieme alla coscienza di risultare strana, cosa che l’ha resa vittima di bullismo per molto tempo. Ma Sana decide di andare oltre e il primo passo lo fa quando perdona Federica, che le confessa di aver preso parte alle azioni di discriminazione nei suoi confronti e che è pronta addirittura ad autodenunciarsi per questo.
Il perdono nei confronti di Federica, così spontaneo e immediato, la convince a perdonare se stessa. A non rimproverarsi più l’amore verso Malik e a viverlo con più leggerezza, rimanendo però fedele alla propria religione. Cercando di essere meno dura e impulsiva con gli altri, aprendosi al confronto con ciò che non condivide instaurando un dialogo.
Il finale della quarta stagione di Skam Italia si chiude con un messaggio d’amore e unione, di cui proprio la nostra Sana si fa portatrice. Una stagione che ha dato spazio a un personaggio complesso e forte la cui interprete, Beatrice Bruschi, ha fatto uno studio approfondito e un lavoro stupendo per renderci partecipi della vita di una bellissima giovane donna.