Nel 2015 usciva Skam, webserie drammatica norvegese avente come protagonisti alcuni ragazzi di un liceo di Oslo. Non solo la serie è stata lodata dalla critica, in particolare per il suo trattare di temi audaci e cari ai giovani, ma ha aperto la strada alla produzione di diversi remake in tutta Europa. In Italia il passo è stato fatto nel 2018 con l’uscita di Skam Italia, creata da Ludovico Bessegato e distribuita su Netflix. Anch’essa accolta in maniera positiva dal pubblico, segue le vite di diversi liceali di Roma affrontando quello strambo e complesso periodo della nostra vita: l’adolescenza. Con quattro stagioni alle spalle e una quinta in arrivo quest’anno, la serie ci racconta e si racconta ogni volta attraverso gli occhi di un personaggio nello specifico, rendendolo protagonista. Le figure sono tante, più o meno sfaccettate, eppure riescono a dare una visione d’insieme abbastanza coerente di che cosa voglia dire essere un ragazzo in Italia che si affaccia all’età adulta. Abbiamo quindi provato a pensare a chi, secondo noi, merita di entrare nella classifica dei 5 migliori personaggi di Skam Italia. Vediamola insieme.
5) Eva Brighi
Protagonista della prima stagione, Eva (interpretata da Ludovica Martino) potrebbe essere definita lo stereotipo dell’adolescente media: insicura, sensibile, egocentrica quando c’è bisogno e fin troppo dipendente dalle opinioni altrui. Ciò non vuol dire assolutamente che sia una figura negativa, anzi. Si merita il quinto posto in classifica forse proprio grazie al suo essere così perfettamente imperfetta: Eva è veritiera, comprensibile e soprattutto avvicinabile. Noi spettatori non solo siamo in grado di immedesimarci nella sua storia, ma ci sembra quasi di accompagnarla attraverso gli sbagli, i ripensamenti e, alla fine, verso l’accettazione di se stessa. Se si pone la giusta attenzione, ci si rende conto di quanto al concludersi della storia sia maturata, diventando forse un po’ più indipendente dagli altri e sicuramente più consapevole. Non è uno dei personaggi meglio scritti e sicuramente non si è conquistata l’affetto del pubblico nella sua totalità, ma forse è proprio in questo che sta il suo fascino: non ci ricorda un po’ l’amica, la cugina, la sorella di qualcuno che conosciamo?
4) Edoardo Incanti
Quando si parla di maturazione di un personaggio, all’interno di Skam Italia non possiamo non parlare di Edoardo. La sua storia d’amore con Eleonora è una delle più tormentate della serie e attraversa diversi momenti di crisi. Nonostante tutto, chissà come mai, ci piacciono da morire. Se come detto prima Ludovica Martino ci regala lo stereotipo dell’adolescente media, Giancarlo Commare ce la mette tutta per interpretare un personaggio che all’inizio della prima stagione sembra incarnare ogni possibile qualità negativa ricercabile in un adolescente: insensibile, arrogante, indifferente, viziato e, come se non bastasse, decisamente piacente. Il classico “bello e popolare” della scuola che miete conquiste e non si preoccupa di nient’altro che di se stesso. Almeno all’apparenza. Perché pian piano, senza nemmeno accorgercene, assistiamo alla maturazione e alla crescita di un personaggio a cui, diciamocela tutta, all’inizio non avremmo dato due soldi. Mi riferisco a chi non aveva familiarità in precedenza con l’originale norvegese, sia chiaro (William Magnusson rimarrà per sempre nei nostri cuori). L’arco narrativo di Edoardo è uno dei più sfaccettati dell’intera serie e, nonostante la sua storia sia prevedibile sotto certi aspetti (la storiella del bad boy dal cuore d’oro è vista e rivista), ci ha conquistato. Tranquillo, Edo. I tuoi capelli a noi piacciono.
3) Filippo Sava
Il terzo gradino del podio se lo conquista un personaggio che, a mio parere, avrebbe meritato una stagione a parte: Filippo Sava. Interpretato dal fantastico Pietro Turano, il caotico e adorabile fratello maggiore di Eleonora entra nel nostro cuore e mette radici solide. Filippo è autentico, diretto e soprattutto libero: non ha paura di mostrarsi per com’è e spesso, nel corso della serie, dimostra una maturità maggiore se comparata a quella degli altri personaggi. Il suo rapporto con Martino è uno dei più belli e non se ne parla abbastanza spesso: prima conoscenti e poi amici stretti, i ragazzi instaurano un rapporto sempre più significativo. Non solo Filippo aiuta Martino a rapportarsi alla sua sessualità (il tema viene tra l’altro trattato con una delicatezza e “leggerezza” non comune) ma diventa un confidente fondamentale per il ragazzo. Inoltre, il suo rapporto con la sorella Eleonora è quanto di più simile a un legame reale che potessimo vedere sullo schermo. Che dire, Filippo. Grazie.
2) Sana Allagui
Confesso di aver avuto non poche difficoltà per quanto riguarda l’assegnazione del primo e del secondo posto: fosse per me campeggerebbero uno di fianco all’altro perché, a mio parere, Sana e Martino non sono solo tra i migliori personaggi di Skam Italia ma due personaggi importanti nella serialità italiana per giovani degli ultimi anni. Interpretare la figura di una ragazza musulmana non era un compito facile, soprattutto in un paese imbevuto di pregiudizi come il nostro. Eppure Beatrice Bruschi (interprete di Sana) ci riesce molto bene, portando in scena un’adolescente divisa tra l’attaccamento alla sua fede, l’amore per un ragazzo e il desiderio di vivere una vita priva di discriminazioni, isolamento e stigmi. Sana è una donna (la sua maturità mi impedisce di utilizzare il termine ragazza) forte, combattiva e disposta a tutto pur di non rinunciare alla propria individualità. La serie, inoltre, ha il grande merito di trattare il tema della fede islamica con attenzione e giudizio, senza ricorrere ad inutili stereotipi e senza cadere in una qualche forma di offesa. Eppure Skam Italia non riduce la figura di Sana semplicemente alla sua fede e fa molto di più: ci regala un piccolo mondo visto dagli occhi di una donna. Semplicemente questo. So che qualcuno condanna la sua arroganza e per certi versi la sua freddezza. Ma, per citarla direttamente, “provate ad essere una ragazza con il velo in Italia. Vediamo se non diventate suscettibili“.
1) Martino Rametta
Primo posto meritatissimo per forse il personaggio più apprezzato dell’intero franchise di Skam. Martino, Isak, Lucas, di chiunque si parli i sentimenti che proviamo rimangono gli stessi: affetto, ammirazione e soprattutto comprensione. Tornando a parlare di pregiudizi, è importante ricordarci di quanto la serie abbia fatto centro nel raccontarci una storia d’amore omosessuale per com’è davvero: una semplicissima storia d’amore. E basta. Non solo Federico Cesari fa un lavoro egregio nell’interpretare un ragazzo sulla soglia della vita adulta (con anche una situazione familiare tormentata) alle prese con la scoperta della propria sessualità, ma lo fa con una disinvoltura e semplicità non da poco. La storia d’amore tra Martino e Niccolò prende molto dall’originale norvegese, com’è giusto che sia, ma finisce per far propria l’emozione del primo amore, con tutti gli sbagli, le gelosie e la gioia pura che ne conseguono. Minuto per minuto, Martino: a noi ne è bastato uno per innamorarci di te.
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