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Eleonora Sava ed Edoardo Incanti, omnia vincit amor

Skam Italia
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C’è quel muro dietro il bagno dei maschi, lì dove Edoardo e i suoi amici tengono il conto delle loro conquiste in Skam Italia. Eleonora non può concepire l’idea che esista un orrore del genere; non sopporta l’arroganza dello spietato playboy del Kennedy verso Silvia, rea solo di essere un’ingenua che cercava una spiegazione che tanto non sarebbe arrivata. Non da Edoardo. Allora si erge a paladina delle donne, difende l’amica e sfida il villain come nessuna aveva mai fatto. Lui non può fare a meno di voltarsi, guardandola con ammirazione. Come resistere di fronte a quest’amazzone? Perché è così che Eleonora ci viene presentata in Skam Italia: un’eroina forte e determinata, impossibile da piegare, che aiuta sempre chi ama e ha la risposta per ogni domanda, come se avesse già provato tutte le esperienze delle sue coetanee.

L’armatura, però, cade quando a vederla non sono più gli occhi degli altri in Skam Italia.

Le tristi circostanze della sua vita l’hanno indotta a indossare una protezione, per non essere ferita, perché non può concedersi il lusso di cedere. Ma già quel “Sei bellissima, c***o”, il labbro morso e lo sguardo intenso proprio della persona che dovrebbe odiare creano una crepa nella sua corazza, facendo distendere il suo viso in un sorriso spontaneo. Un sentimento che la mette in crisi, divisa tra il volersi abbandonare a una leggerezza mai provata e la paura di perdere un’amicizia che vale più di ogni cosa.

Edoardo Incanti, l’affascinante bad boy di Skam Italia, l’aspetta per un anno intero. La vuole con tutto sé stesso, così tanto che non riesce a mantenere la promessa di starle lontano dopo l’appuntamento segreto. Lì tenta di aprirsi con Eleonora, ma lei non si fida della sua storia strappalacrime. E fa male. Scoperta la verità sulla madre del ragazzo, prova un senso di colpa tale che le schiaccia il cuore. Lo cerca, scusandosi con lo sguardo, mentre il ragazzo la guarda con durezza e rimprovero. Perché era con lei, che lo disprezza e non gli crede, quando i suoi amici si sono messi nei guai per lui.

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È dopo la festa che rabbia e dispiacere lasciano il posto alla sensibilità e all’insicurezza. Eleonora ha paura ad abbassare la guardia con Edoardo, ma qualcosa sta cambiando. Non è più brusca, sta ai suoi scherzi, lo prende amichevolmente in giro. Colpita in pieno dalla sorprendente dolcezza di un ragazzo che le offre subito il suo letto per dormire, che non esce con gli amici per non lasciarla sola, che le canta una meravigliosa canzone.

Creep lo rispecchia totalmente in Skam Italia.

È il modo attraverso il quale le mostra la parte più insicura di sé, quella che in fondo abbiamo tutti, anche il più figo della scuola. Si spoglia della sua armatura da cattivo ragazzo, non avendo paura di sembrare fragile ed essendone terrorizzato allo stesso tempo. Le sta donando qualcosa di sé: infatti, lui è un po’ creep e un po’ weirdo, con le sue tisanine e i suoi biscottini danesi al primo appuntamento; certe volte si sente pure spaesato e senza un reale posto nel mondo. Rendendosene conto, si ferma e sorride, cercando di capire se vale la pena continuare o se si sta ridicolizzando, dopo i rifiuti della ragazza. Perché Creep è anche una dichiarazione d’amore.

Sono le sue dita a tradirlo, che lo costringono alla pausa, sussurrandogli: “Smettila immediatamente, hai una fama da difendere”. Solo guardandola trova il coraggio di continuare, dedicandole con struggente timidezza il verso: ‘I wish I was special, you’re so f*****g special’. Perché Eleonora è un angelo e lui non si sente alla sua altezza. E lei si commuove. Comprende Edoardo, così profondamente che l’osserva solo quando lui non lo fa, incapace di fissarlo in quei suoi occhioni teneri che la rispecchiano. Del resto, Creep la riguarda, perché la fragilità di Edoardo è la sua. Sono molto simili in Skam Italia e la cosa la spaventa. Però, non le impedisce di addormentarsi al suo fianco (anche se Filo era tornato a casa), avvolta nel cappotto di Edoardo, protetta e felice. In paradiso.

Era solo una favola? Un sogno di una notte? Infatti, la rissa e l’essere il premio della riffa lo trasformano nuovamente nel ragazzo superficiale e arrogante di una volta. La verità, però, è spiazzante. Eleonora lo trova, rinfacciandogli di non essere mai chiaro, per poi comprendere che sono scuse che si ripete per non affezionarsi a lui. Non crede a ciò che dice, si sta solo sfogando. Ma Edoardo stavolta si ribella. Non ci sta a farsi insultare gratuitamente, a essere trattato come il peggiore degli uomini. Lui non è così. Perché continua a umiliarlo dopo Creep, dopo le scuse, dopo averlo conosciuto un po’ meglio? Allora la interrompe, stufo di essere chiamato presuntuoso e manipolatore. Eleonora, però, bagnata dalla pioggia e dalle lacrime, con la voce rotta dalla disperazione, non ha finito. Anche lei è al limite; non resiste più a quei sentimenti diventati troppo forti per reprimerli.

Come due calamite attratte l’una dall’altra, si congiungono in un bacio emozionante, intenso, tormentato, voluto. Da noi, da loro, da tutti.

Il tempo rallenta, si ferma per assaporare un momento lungamente atteso. La musica si abbassa, diventando un leggero sottofondo, per lasciare spazio al loro tenue silenzio e a quel bacio che annulla ogni cosa, come se fossero i soli al mondo, sotto quell’incessante rovescio che li unisce e li rigenera.

La rinascita portata dalla pioggia e la felicità della coppia vengono interrotte da Andrea, riportandoli con i piedi per terra. Tuttavia, è a causa di quell’evento che Eleonora ha davvero la conferma che Edoardo, così complesso e multistrato, ha i suoi stessi problemi e timori; allora fa un passo verso di lui, parlandogli dei suoi genitori. Edoardo l’ascolta, tenta di essere la sua miglior versione, per lei. Anche se non conosce il vero motivo per cui Eleonora si isoli nella sua stanza, poiché sa che non è solo l’influenza a ridurla così, è al suo fianco per aiutarla e mai invaderla o spiarla. E grazie alle meravigliose parole del ragazzo, lette da Eleonora alla radio, quest’ultima riesce a confidarsi pure con le amiche in Skam Italia.

Perché Eleonora Sava non è più la ragazzina con l’appendicite che deve andare da sola all’ospedale. Ora ha le Matte, ora ha Edoardo.

Le bugie su Andrea, però, rischiano di rovinare tutto. Edoardo non ragiona, si tortura e si costringe a lasciarla perché non accetta le azioni del fratello, la ripetizione della storia, le menzogne di Eleonora. La macchina è accesa al vivaio, così da chiederle scusa velocemente per il suo egoismo e andarsene senza voltarsi, nonostante ogni cellula del suo corpo glielo ordini, nonostante le suppliche di lei. Gli amici lo sostengono, anche lui non è solo. E chissà se sono stati loro a fagli cambiare idea o se il pensiero di non avere Eleonora nella sua vita fosse troppo da sopportare… fatto sta che torna indietro, per stringerla in un abbraccio infinito, perché come canta Spectrum:

Say my name

As every colour illuminates

We are shining

And we will never be afraid again”.

Il colore riempie la loro esistenza da quel momento in poi. I Blink 182 sottolineano l’allegria della festa all’uscita da scuola, dove abbandonano le responsabilità adulte e agiscono finalmente da adolescenti spensierati. Le onde del mare li accompagnano sugli scogli: lei studia, lui fa il sirenetto che la tenta dolcemente e si preoccupa dei suoi sentimenti per il trasformamento negli Stati Uniti o il motivo per cui era arrivata al Kennedy a metà anno. Scegliendo anche per sé l’onestà in Skam Italia, con la confessione alla polizia. Dopo mille tormenti, nell’altro trovano qualcuno con cui crescere e a cui appoggiarsi, senza paura di essere giudicati, di crollare, di mettersi in discussione o di perdere la loro individualità. Di essere finalmente sé stessi, anche con gli altri.

E mentre i luoghi della loro storia, densi di vita e di significato, passano sui nostri schermi, l’amore degli Incantava trionfa in un rapporto sincero e spontaneo, nella luce di un sole che li illumina di mille colori. Perché:

“La famiglia non c’entra con il sangue o con il tempo, a volte anche una sola persona, anche se conosciuta da poco può essere così importante e speciale da diventare una piccola famiglia.”

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