Skam Italia è una di quelle serie tv capaci di cambiare il mondo.
Quella che può apparire come un’espressione iperbolica diventa una rivelazione annunciata a bassa voce. Questa piccola perla, apparentemente superficiale, banale, un tipico teen drama per adolescenti, ha inizialmente origine in Norvegia. Dalla mano di Julie Andem e il lavoro di un piccolo gruppo di ragazzini ancora minorenni, nel 2015 nasce Skam. Il titolo, tradotto “Vergogna”, la dice lunga riguardo il significato e l’approfondimento culturale di cui vuole farsi portavoce questa serie tv.
La prima stagione ha un notevole successo, così come la seconda, ma è con la terza che questo show diviene letteralmente mondiale: fan da tutto il mondo entrano a far parte di una community internazionale.
Skam cresce, così come la sua famiglia, e al culmine del suo successo giunge anche la sua fine, dopo quattro meravigliose stagioni. E le lacrime, i sorrisi, gli insegnamenti lasciati da questo show verranno recuperati – frammento dopo frammento – nei successivi remake della serie. Francia, Spagna, America, Svezia, Belgio, Inghilterra, persino Italia: Skam raggiunge una fama mondiale.
È uno dei pochi teen drama stranieri capace di ottenere un successo così straordinario. Su questa premessa nasce Skam Italia, la nostra storia.
Nel 2018 Ludovico Bessegato offre, tramite la piattaforma di TIMVision, il trailer della prima stagione dello show rivisitato all’italiana. E la storia di Eva (Ludovica Martino), la protagonista, accompagna lo spettatore nel ricordo della propria adolescenza.
Rivediamo noi in loro: i compiti in classe mancati, le bugie, le difficoltà nell’inserirsi, le feste d’istituto, sino alle elezioni finali con i più improbabili vincitori. Vengono premiati i mediocri e la perfezione non esiste.
Clip dopo clip, episodio dopo episodio, minuto dopo minuto, i personaggi immaginari divengono parte di una storia che molti spettatori conoscono già, eppure stupisce. Skam Italia ha mostrato una realtà vicinissima ai giovani, con i suoi pro e i suoi difetti.
La struttura di questo show è innovativa: ogni personaggio possiede dei profili social che è possibile seguire e lo spettatore può leggere e vivere in prima persona i messaggi, o le chiamate scambiate tra i ragazzi.
Durante il corso della settimana escono le clip che costituiscono la puntata sino al venerdì, in cui finalmente si ottiene l’episodio integro. Nel cast ritroviamo tantissimi personaggi, tutti diversi tra loro, ai quali è impossibile non affezionarsi. Sono attori emergenti, anche se alcuni li abbiamo già visti in diversi programmi italiani: Benedetta Gargari (Eleonora), Greta Ragusa (Silvia), Federico Cesari (Martino), Ludovico Tersigni (Giovanni), Beatrice Bruschi (Sana), Martina Lelio (Federica), Giancarlo Commare (Edoardo), Rocco Fasano (Niccolò).
Skam Italia ha rivisitato una serie tv originale nell’ottica italiana. Le vicende si svolgono in una Roma assopita e caotica, tra la movida notturna e la calma del quotidiano.
È da poco cominciata la seconda stagione, eppure Skam Italia sta già avendo un seguito immenso.
La storia di Martino (Federico Cesari) ha catturato tutti: un ragazzo all’apparenza allegro, il simpaticone del gruppo, si rivela quello più problematico. Il suo primo amore fa i conti con una realtà, purtroppo, ancora triste e retrograda. In un’Italia ancora poco aperta riguardo i diritti civili, Martino è solo un piccolo granello di sabbia nel deserto dell’indifferenza.
Pian piano si costruisce la sua storia, si seguono i suoi sviluppi e il suo modo di vedere le cose diviene il nostro. Diventiamo un tutt’uno con il protagonista di Skam Italia e non ci dispiace neanche un po’.
Viviamo in prima persona il modo in cui si innamora, pian piano, di Niccolò Fares (Rocco Fasano), proviamo le stesse emozioni al termine di ogni nuova clip.
L’attenzione ai dettagli è una prerogativa fondamentale in Skam Italia e sarebbe folle non riconoscerne il merito. Il modo in cui il nuovo arrivato, Niccolò, si rivela essere così simile al personaggio norvegese è ammirevole. Si assiste a una ricostruzione dell’adolescenza nazionale, capace di rispecchiare una società che dei propri figli non si ricorda nemmeno.
Ciò che rende questo remake così bello, così definito, così realistico, è l’estrema fedeltà allo show originale.
La paura principale era proprio quella di andare incontro a una serie tv che di Skam avesse solo il nome. Un prodotto diverso, pieno di lacune, una tipica fiction all’italiana la cui protagonista sarebbe stata la superficialità. Ma questo non è mai avvenuto.
Se nella prima stagione Eva ha rinunciato all’amicizia per una follia d’amore, eclissandosi dietro una relazione bella ma incompleta, nella seconda è Martino a mettersi in gioco. Viene messo in discussione il significato della famiglia, della malattia, della vera amicizia. E la scoperta della propria sessualità diventa il centro delle sue difficoltà, perché si ritroverà a dire bugie, mentendo in primis a se stesso e poi a coloro che lo circondano.
Se vi stiamo consigliando di iniziare Skam? Assolutamente sì.
Non è perfetta, ma è unica nel suo genere. A partire dal trailer iniziale che introduce il protagonista della nuova stagione, sino a quello complessivo che spiega cosa verrà trattato e in che modo, con scene che riprendono fedelmente gli eventi dello show originale.
Skam Italia è un prodotto rivoluzionario e ben fatto, e sono certa che anche la seconda stagione riscuoterà un successo enorme. Ero tra le prime a essere scettica riguardo questo remake, ma non sono mai stata così felice di sbagliarmi in tutta la mia vita.
Questa serie tv è capace di grandi cose: ti fa piangere, ti trasporta nell’ingenuità di un ragazzino e ti fa provare le sue stesse paure, preoccupazioni. Ti rivedi in loro, in questi adolescenti spensierati, nelle loro cotte, nella loro difficoltà a integrarsi.
Sin dalla 2×01 si avverte un’atmosfera nuova: le voci reali di alcuni ragazzi che raccontano le proprie esperienze con l’omofobia fanno da sfondo al logo di Skam Italia, il quale per un attimo si tinge dei colori dell’arcobaleno.
Poi una musica assordante dà il via alla seconda stagione.
Skam Italia è tutto e non è niente. Riprende il panorama italiano di un gruppo di adolescenti disillusi ai quali non restano che alcol, erba e meme.
E come un cerchio che riparte dallo stesso punto si tenta di arrivare al cuore di chi guarda. Si punta sull’empatia, sul carattere nazionale che ci strappa sempre un sorriso. Che riguardi la critica ai ritardi degli autobus, o le mancate autogestioni al liceo, sino al dubbio se condire la pasta all’amatriciana col guanciale o meno.
Non ci sono abbastanza parole per descrivere quanto bene mi abbia fatto la versione norvegese dello show e come Skam Italia le stia rendendo onore. Quello di cui sono certa è che finalmente, dopo anni di critiche volte alla televisione italiana, siamo davanti a una serie tv che di strada ne farà molta.