9. Tony e Maxxie – 2×01
È un episodio di ripartenza, Tony ha avuto un grave incidente e si risveglia dal coma in uno stato che non è il suo abituale. O almeno non quello in cui siamo abituati a vederlo. Ha delle grosse sfide davanti, anche fisiche, e per la prima volta si sente solo e abbandonato. E non sa come reagire a questa sua nuova condizione. In parallelo, ora tutti sanno di Maxxie, compreso un padre bonario ma non esattamente pronto. È perseguitato da alcuni bulli del suo quartiere e lotta per convincere il padre a fargli fare un provino per un corpo di ballo. Due storie parallele, entrambe settate sul focus dell’inadeguatezza al mondo circostante. Tony deve reinventarsi per forza, anche se non avrebbe voluto farlo. Maxxie vuole rinascere disperatamente ma non glielo permettono. I due non si incontrano se non in occasioni fortuite, ma sono legati dalle complicazioni che la vita pare metter loro davanti. È una puntata molto amara, anche piuttosto cruda e malinconica, che ci reinserisce di prepotenza in quella che è la parte più razionale della narrazione di Skins. La parte più cupa ma anche più realistica. E lo fa con due dei personaggi più sfaccettati della prima generazione.
10. Finale seconda stagione, Tutti – 2×10
Il finale della prima generazione, per chi ama Skins, è un po’ il finale di Skins. Non perché le stagioni successive non abbiano le loro intuizioni, piuttosto perché con la prima generazione finisce quel primo esperimento di rivalsa. Esperimento riuscito in pieno. La prima generazione di Skins, che è anche quella che ha dato il via a una narrazione nuova e innovativa, conclude il suo ciclo facendo quello che riesce loro meglio: ribellarsi. Il lutto travolge i ragazzi, Chris non c’è più e la sua memoria è molto più forte della sua presenza. Il padre non li vuole al funerale ma Sid e Tony si vendicheranno a modo loro. Le ragazze, intanto, affrontano il grosso trauma di Jal e una forte ansia per il college. Anwar, dal canto suo, è l’unico a isolarsi. Il finale di stagione della prima generazione è una conclusione perfetta di tutte le storie che ha aperto. Finalmente conosciamo i ragazzi, li conosciamo davvero e sappiamo cosa li aspetta. Anche quando ancora loro stessi non lo sanno. Sappiamo che tutto quello che hanno passato ha un senso, che le difficoltà le hanno imparate a gestire, insieme. Sappiamo chi sono e sappiamo chi saranno. E se gli altri non dovessero capirlo, “Fuck it, for Chris”.