5. L’arte della gioia
L’arte della gioia è tratta dal romanzo postumo di Goliarda Sapienza. La miniserie è diretta da Valeria Golino e scritta da lei insieme a Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo. Prima di approdare su Sky e in streaming su NOW, L’arte della gioia è arrivata al cinema, distribuita da Vision Distribution, in due parti, il 30 maggio e il 13 giugno. La miniserie è stata presentata in anteprima al Festival di Cannes 2024.
Sicilia, 1° gennaio 1900: Modesta nasce in una famiglia povera, in una regione, la Sicilia, che lo è ancora di più. Dsiderosa di scoprire il mondo, l’amore e assaporare la libertà, Modesta dovrà lottare per sfuggire alle costrizioni della società patriarcale in cui è nata. Per un tragico incidente, resta orfana ed è accolta in un convento. Lì, diventa la protetta di Suor Leonora, la madre superiora, per poi accedere al palazzo della famiglia Brandiforti.
Accolta alla corte della Principessa Gaia, Modesta inizierà un percorso di emancipazione e scoperta di sé, del piacere e della gioia.
Nel cast troviamo Tecla Insolia nel ruolo di Modesta, protagonista della serie, Guido Caprino è Carmine, fedele alla famiglia dei Brandiforti, Jasmine Trinca è Suor Leonora, Valeria Bruni Tedeschi è la prinicpessa Gaia Brandiforti, Giovanni Bagnasco è Ippolito, erede della famiglia.
In occasione del centenario della nascita dell’autrice del romanzo, per la prima viene trasposto per il piccolo e grande schermo. La regista Valeria Golino ha affermato che, quando Viola Pestieri ha ottenuto i diritti dell’opera a ha pensato a lei per dirigerla, non ha potuto rifiutarsi.
La miniserie è infatti ricca di personaggi femminili complessi, interessanti, che sfuggono a qualsiasi catalogazione:
“Modesta è un unicum della letteratura italiana, è oltre la modernità, è più avanti di noi e così mi piaceva una donna così poco edificante, poter raccontare questo femminile con tutti i grandi difetti che di solito si danno agli uomini, che sono sempre antieroi, nei ricordi, e lei ce li hai. Solo che è donna e di solito non se ne parla“.