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Slasher è giustamente vietata ai minori di 18 anni

Slasher
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È uscita il 23 maggio la nuova stagione di Slasher, la serie tv canadese targata Netflix che ha come filo conduttore con le precedenti un serial killer assetato di sangue.

La prima stagione parlava delle vicende legate a Sarah Bennett, nata da un cruento omicidio la notte di Halloween. La seconda aveva al centro della narrazione un gruppo di istruttori di un campo estivo con un terribile segreto. In questa terza stagione, dal titolo Solstizio, invece, gli omicidi avvengono all’interno di una piccola comunità e sono tutti legati tra loro.

C’è un serial killer in cerca di vendetta, assetato di sangue e, questa volta, le tecniche di omicidio sono decisamente violente.

Lo chiamano il Druido, è vestito di nero, indossa una maschera fluorescente ed è un vero mostro. Dal suo modus operandi traspaiono rabbia cieca, nessuna pietà, e un chiaro intento di fare soffrire tutti, tantissimo.

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Slasher – La protagonista Saadia

Slasher è tornata, più cruenta che mai.

All’inizio gli omicidi sembrano slegati tra di loro: apparentemente diverse, le vittime hanno in comune solo il fatto di abitare nello stesso condominio. Il Druido sembra agire a caso, colpendo le proprie prede solo per sfogarsi. Invece poi si scopre che c’è un chiaro filo conduttore, un piano diabolico e metodico che si sviluppa fino al colpo di scena finale.

Ogni omicidio è incatenato al successivo in una sequenza di reazioni causa/effetto micidiali che portano alla rovina della vita di tutti gli abitanti del palazzo: persone che si incontrano, si scontrano, che si amano o si detestano. Alla fine, anche chi si salva è condannato a una sopravvivenza di rimorsi e sensi di colpa.

Diciamolo: Slasher non è mai stata una serie che ama girarci intorno. Per definizione tutti gli omicidi a cui abbiamo assistito durante queste tre stagioni sono crudeli e agghiaccianti, ai limiti dello splatter, ma Solstizio supera tutte le aspettative. Era inevitabile che fosse vietata ai minorenni: la violenza è tanta, quasi gratuita, spesso addirittura si fatica a guardarla fino in fondo.

Non vengono risparmiati i dettagli più macabri e sconvolgenti, anzi: c’è quasi un sottile piacere morboso nel mostrare l’agonia delle vittime fino al loro ultimo momento. Inoltre, anche dopo l’ultimo respiro si ha la possibilità di continuare a vederle, non con il semplice ritrovamento dei cadaveri, ma con inquadrature impietose, come per Violet, Joe e Cassidy.

Slasher 3 mette tanta carne al fuoco, toccando argomenti di strettissima attualità. Si parla di temi che gli adolescenti conoscono bene. E tutto ciò rende la serie un pochino accattivante, nonostante i palesi difetti.

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Slasher – Omicidi violenti a catena

C’è la difficoltà di accettare la propria sessualità da parte di Joe che mina il suo rapporto con Violet e Angel, il razzismo e l’omofobia rabbiosa di Dan, l’ansia da social che sembra l’unica ragione di vita di Violet, il bullismo a cui è sottoposta Saadia, le violenze domestiche di Frank nei confronti della moglie e molto altro.

Tutti i condomini nascondono segreti inconfessabili, miserie e debolezze del tutto umane e, uno dopo l’altro, cadono vittime del carnefice. Le loro storie dipingono un quadro avvilente della società di oggi, perché ogni persona racchiude in sé un lato oscuro e inquietante.

Tutto parte dall’omicidio di Kit, un ragazzo bisessuale che si gode la vita fino in fondo, giocando spesso coi sentimenti degli altri. È il tratto d’unione che collega i vari protagonisti di questa stagione corale di Slasher.

Muore per strada, crivellato di pugnalate e investito dall’incolpevole Amy.

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A un anno di distanza, a poche ore dalla festa del Solstizio, il carnefice torna a farsi vivo, decapitando Frank appena fuori di casa. La sua testa mozzata, piazzata sul cofano dell’auto dell’uomo, diventa uno scatto virale che passa di telefono in telefono, in un macabro passaparola. Un evento traumatico è l’occasione perfetta per sommergere di sangue i social.

Il detective che indaga sulla scena del crimine guarda gli spettatori di questo omicidio e non riesce a trattenersi dal dire:

Avete trovato l’oro, eh? Qualcosa da mostrare ai vostri followers per sentirvi importanti, quando in realtà siete solo dei pezzi di m***a. Sul serio.

I social e i telefoni cellulari sono un elemento essenziale in Slasher 3, sono la causa della rovina di tutti, anche di chi sopravvive.

È un tweet in apparenza innocente che condanna la famiglia Rijkers, è un blog di cattivo gusto e un incontrollabile desiderio di fama social che distrugge l’esistenza superficiale di Violet e, di conseguenza, anche di suo marito. È la vana speranza di incontrare l’amore su un sito per incontri a rovinare la professoressa Greenberg. Ancora, è un telefonino perduto che squilla accanto al cadavere sfigurato di Cassidy.

Slasher è sempre stata per definizione una serie tv cruenta e, giustamente, vietata ai minori di diciotto anni, ma questa stagione è davvero per stomaci forti.

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