Quanti di noi avranno visto, sicuramente, almeno una puntata di Smallville o avranno magari letto il fumetto, creato da Joe Shuster nel 1940, pubblicato poi dalla DC COMICS. Posso affermare oggi senza ombra di dubbio che Clark Kent, il futuro Superman, e Lex Luthor erano “tutto”.
Lex è il super-cattivo per eccellenza in Smallville, è un industriale corrotto. Luthor è geniale ma nello stesso tempo estremamente disonesto e nasconde una personalità subdola, quasi sociopatica. Clark Kent fu migliore amico di Lex quando i due si trovavano nella cittadina di Smalville per poi diventare acerrimi nemici. I due personaggi sono stati frutto di numerose rielaborazioni e protagonisti di numerosi film, basti pensare a tutti i film di Superman prodotti ad oggi.
Ma perché Clark Kent e Lex Luthor erano tutto? In che modo intendiamo questo tutto? Il primissimo motivo, il più importante, vede Lex e Clark come due facce della stessa medaglia, come due amici prima di essere nemici.
Come Lex Luthor e Clark Kent sono entrati a far parte delle nostre vite
Diciamocelo da quel fatidico giorno in cui i due apparirono nei fumetti, precisamente Lex nel COMICS 23 e Clark nei primissimi, pubblicati negli anni ’40 dalla DC, è stato difficile e lo è tuttora dimenticarsi di loro. Lex e Clark hanno dato origine a una miriade di prodotti televisivi, inizialmente non tanto apprezzati dal grande pubblico, che li hanno portati a divenire a tutti gli effetti la coppia più famosa della tv. Ancora oggi se penso all’idea del supereroe non penso a Thor, a Batman o Captain America, ma penso a quel Clark di Smallville, ancora un po’ ingenuo e dal cuore buono. Ed è così che pian piano si sono fatti strada e sono entrati a far parte della memoria collettiva.
Luthor e Kent tanto amici a Smallville quanto nemici a Metropolis hanno due personalità opposte ma il loro rapporto è indissolubile: da un lato abbiamo la sete di potere e l’arroganza di Lex, a capo della società per azioni LexCorp, che per la sua bipolarità è stato inserito nella lista Wizard tra i ” 100 più grandi cattivi di sempre”. Clark, invece, identità segreta di Superman, ha una personalità più delineata e uniforme all’interno delle produzioni cinematografiche ma estremamente diversa all’interno delle tre edizioni dei fumetti, pubblicate in tre epoche diverse: il Clark della Golden Age è diverso da quello della Silver Age che a sua volta si distacca da quello più attuale della Modern Age. Le differenze psicologiche e comportamentali di Superman riflettono i cambiamenti della società, non è un caso quindi che il pubblico si sia sempre rispecchiato in Superman.
Ma cosa rende il loro rapporto unico? In che senso Clark Lent e Lex Luthor erano tutto? Se pensiamo a Smallville, il legame tra i due oltre a essere una delle principali leve della serie, ci porta dentro alla loro relazione che è, a discapito di cosa si voglia pensare, un rapporto di forte amicizia. Chi ricorda le prime tre stagioni di Smalville ricorderà sicuramente le innumerevoli volte in cui lo stesso Luthor corre in soccorso per aiutare l’amico Clark, anche nelle situazioni più gravi e viceversa.
Vediamo quali sono le caratteristiche che ci portano a definire questi due personaggi così intimamente legati.
Un’amicizia nata dall’infanzia: ecco perchè Clark Kent e Lex Luthor in Smallville erano tutto
“Lo dici ancora nello stesso modo: con sorpresa, unita a un pizzico di paura, ma con una punta di speranza“ .
La citazione sopra riportata è una delle più esemplificative del rapporto che lega Lex e Clark. Nonostante diversi litigi, primo dei quali la scoperta di Clark della relazione tra la ragazza Lana e l’amico, e l’inimicizia che poi li vede opposti a Metropolis, i due hanno un rapporto talmente forte da superare ogni ostacolo. Si sono voluti bene e si sono odiati, hanno litigato ma si sono riappacificati; hanno provato ogni sentimento possibile senza venire meno alla loro promessa di amicizia.
Facendo riferimento alla serie del 2001, Lex è sicuramente il personaggio più riuscito perchè scaltro, sveglio e senza dubbio affascinante per via del suo fare arrogante tanto da ritenerlo, per alcuni, il personaggio migliore anche a discapito di Clark; il suo personaggio ha dato una certa direzionalità alla serie, completandola. Il risvolto della medaglia è invece il buon Clark, così sensibile e sempre disposto ad aiutare gli amici, non sarebbe stato lo stesso senza la sua nemesi, la sua estensione.
Non potrebbe esserci un Luthor senza un Clark e viceversa, come spesso succede nei rapporti di coppia, che sia amore o amicizia, l’attrazione avviene spesso per poli opposti: potremmo definire Lex e Clark come lo Yin e lo Yang, il bene e il male, l’oscurità e la luce ma come ben sappiamo non può esistere una cosa senza l’altra.
Nel corso delle stagioni di Smallville assistiamo a un’evoluzione dei personaggi, specie per Clark. Abbiamo tenuto nascosto il suo segreto e lo abbiamo accompagnato nel suo percorso lungo la consapevolezza, fino a sbocciare diventando il Superman che noi tutti conosciamo. In questo percorso però Clark non è mai stato solo ma ha trovato in Lex una spalla su cui potersi appoggiare e Lex ha trovato in lui protezione e senso di appartenenza che gli erano sempre stati negati.
Il Clark che è dentro ognuno di noi
Spendo qui alcune parole sul dualismo di Clark Kent attraverso un saggio che fece all’apoca molto scalpore di Umberto Eco, Apocalittici e Integrati, nel quale si parla del rapporto che Superman ha con se stesso e con la società. Il libro di Eco fu un fulmine a ciel sereno perché parlava del consumismo nella società di massa senza filtri utilizzando un linguaggio molto all’avanguardia per gli anni in cui fu pubblicato.
Secondo questa prospettiva la personalità di Clark è in grado di risvegliare negli spettatori la voglia di evadere dalla realtà. Clark rappresenterebbe l’identità reale e Superman l’alter ego che tutti noi vorremmo essere, il supereroe. La caratteristica su cui si punta maggiormente l’attenzione è il come noi percepiamo Superman in contrapposizione a cosa Superman vede invece in Clark. Se da un alto Superman vede in Clark il suo desiderio di normalità, noi ci rispecchiamo in Clark ma vorremmo essere come Superman, possedere la potenza ed essere straordinario come lui.
Credo che questo sia un punto su cui riflettere, sia per il messaggio che porta che per farci capire il motivo dell’importanza che Clark ha sempre profuso al pubblico; i personaggi di Clark e Lex non sono famosi per la commercialità che rivestono o per chissà quali poteri straordinari ma per la loro semplicità e per il fatto che il loro legame rispecchia un rapporto tra due amici che tutti noi abbiamo nelle nostre vite, aggiungiamoci poi il fatto che Clark è divenuto un simbolo per intere generazioni e les jeux sont faits.
Clark e Lex di Smallville oggi: tra Super problema e nostalgia del passato
La grande originalità dei personaggi sta nell’essere due uomini normo dotati con caratteristiche ordinarie, dopo tutto Clark e Lex sono due persone che prese come sono non hanno poteri speciali. Il problema che si sta ponendo ultimamente è quello che viene definito super problema (per un Super uomo come Clark). Oggi che è divenuto un cult è molto difficile riproporre Superman o spiegarlo a chi non lo ha mai visto, proprio per le sue qualità umane è il più facilmente attaccabile e il più fragile; diciamo che devia da quello che oggi viene definito Supereroe, dove per potersi definire tale oltre a volare devi avere la super forza, il potere della telecinesi e tanto altro ancora. Oltre a questo si aggiunge l’impossibilità di spiegare un’amicizia tra un supereroe e un super cattivo, cosa non scontata nei film contemporanei.
Il problema è che oggi i bambini sono abituati non solo a vedere scontri di intensità ben maggiori di quelli che si vedevano in Superman (sono abituati alla battaglia e a vedere mostri mastodontici con annesso il sangue e una buona dose di violenza) ma non vedremo mai un’amicizia (giusto per fare un’esempio) tra Thanos e gli Avengers. Oggi è una cosa impensabile e l’unico esempio che può avvicinarsi al rapporto tra Lex e Clark è quello di Spiderman con Harry Osborn, anche in quel caso però si parla di quasi 20 anni fa.
Siamo stanchi (per lo meno io) di vedere lunghe scene di battaglia con super cattivi e mostri giganti dai mille poteri e di percepire questa continua rivalità tra i personaggi etichettando e dividendo il mondo in buoni e cattivi.
La domanda, lecita, potrebbe essere: come si aggiusta questo problema? La mia risposta è in nessun modo, mi piace ricordare la mia infanzia guardando Smalville mentre gustavo un gelato sul divano. La bellezza sta nella loro semplicità e nel messaggio che volente o nolente vuole trasmettere: la storia dei legami, dell’amore prima dell’odio; questo è quello che dobbiamo ricordare purché la storia non muoia mai.
”Un’uomo si misura dalla qualità dei suoi amici”.
Lex, Stagione 4