Scritta dagli sceneggiatori Alfred Gough e Miles Millar, Smallville è stata una delle serie che hanno entusiasmato il pubblico appassionato di fumetti e di Superman. Composta da 10 stagioni, Smallville segue le avventure di un giovane Clark Kent (Tom Welling). Su Smallville, la città dove atterra la sua navicella, l’arrivo di Clark aveva fatto abbattere un pioggia di meteroriti. Evento che ha cambiato per sempre il destino della cittadina e dei suoi abitanti. Compreso quello che, nel futuro, sarebbe diventata la nemesi principale di Superman: Lex Luthor (Michael Rosenbaum). Nelle prime stagioni, la serie si concentra molto sulla vita da liceale di Clark, alle prese con i primi metaumani e l’amore. Quell’amore mai realmente vissuto con Lana Lang (Kristin Kreuk). Ed è proprio su di lei che è incentrata una delle puntate più terrorizzanti (e delicate) di Smallville, intitolata Il fantasma di Emily.
Siamo nella seconda stagione e l’episodio è il numero 21, intitolato Clonata per amore. Una puntata che affronta ben due temi molto delicati nella serie: la morte di un bambino e la clonazione. C’è da premettere che Smallville, essendo un coming of age di Clark/Superman contiene fin dalle sue prime stagioni diversi riferimenti al paranormale e all’occulto. Tutte prove che, nella struttura orizzontale delle prime stagioni, serviranno poi a preparare Superman ad affrontare i villain futuri.
Smallville – Il fantasma di Emily è una delle puntate più terrificanti e delicate della serie
Perciò, anche nella puntata 2×21 di Smallville non manca quello che sembra un vero e proprio contatto con lo spirito di un defunto. L’episodio si apre con Clark, Lana e i loro amici al Taloon, il bar in cui si riuniscono, intenti a guardare un film dell’orrore. Già questo elemento ci permette di capire che la puntata avrà connessioni con il paranormale e poco dopo ne abbiamo conferma. Lana, intenta a pulire la sala dopo la proiezione, si ritrova a guardare sullo schermo un vecchio filmato della sua infanzia. Un filmato in cui giocava con la sua migliore amica, Emily (Jodelle Ferland). La piccola era scomparsa tragicamente all’età di 9 anni, cadendo da un ponte e annegando in un fiume, durante una giornata di gioco con Lana.
Poco dopo, la ragazza si ritrova davanti la sua piccola amica, con ancora l’aspetto che aveva quando è morta. Un’apparizione che sconvolge Lana e che misteriosamente sparisce con l’arrivo di Clark. Credendo di essere perseguitata dal fantasma di Emily, Lana e Clark decidono di indagare e scoprono una realtà molto più cupa e orrenda di quanto pensassero. Il padre di Emily, Pete Dinsmore (Neil Flynn), dopo la perdita della figlia, ha cercato di clonarla grazie alla kryptonite e ai mezzi messi a disposizione da Lionel Luthor (John Glover). Proprio lui, il padre di Lex e principale villain delle prime stagioni.
L’agghiacciante scoperta viene fatta da Clark e Lana, durante un’ispezione della casa in cui Emily viveva.
Nel tentativo di non confondere il clone, suo padre ha lasciato intatta la sua cameretta. Con tutti i suoi giocattoli e il diario in cui la bambina scriveva. Anche nell’ambiente ricreato, la massiccia presenza di bambole è un elemento che ci permette di anticipare la verità. Emily non è una bambina reale, ma un fantoccio creato appositamente per essere poi programmato secondo gli scopi della Luthor Corp. Grazie ai poteri di Clark, lui e Lana scoprono l’orrendo laboratorio che si cela dietro la stanza di Emily. Un luogo che contiene le capsule criogeniche in cui dormono altri due cloni di Emily.
La bambina, nel frattempo, è sempre più confusa e, dopo aver cercato di assassinare il padre perché le impediva di vedere Lana, tenta di nuovo di avvicinarsi a lei e di esserle amica. Nonostante la ragazza abbia compreso la naturale solitudine e la paura di Emily, la bambina non si fida più di lei. Così si fa inseguire fino al luogo della sua morte. Al fiume, Emily ricrea la scena della sua morte, di cui incolpa Lana, spingendo la ragazza nelle rapide del fiume. Solo l’intervento di Clark evita l’ennesima tragedia. Nel finale di puntata, Lionel ha ritrovato Emily e l’ha nascosta in un nuovo laboratorio. Dopo aver licenziato Peter Disnmore, Luthor si presenta alla bambina con un nuovo regalo, un coniglietto tutto per lei, e cerca di accattivarsene la simpatia.
Ecco perché Il fantasma di Emily è una delle puntate più terrorizzanti (e delicate) di Smallville
Trattare nello stesso episodio due temi così delicati come la morte di una bambina e la clonazione, poteva rivelarsi un azzardo. Già in apertura di puntata, la scelta di far guardare ai protagonisti un horror, che si rivela essere La casa dei fantasmi del 1959, un film che ha al suo centro temi come la paura, la morte e una verità da svelare, anticipano al pubblico che l’episodio che stanno per guardare avrà legami con l’orrore.
Data la delicatezza dei temi dell’episodio è stato anche giusto che gli sceneggiatori (Kelly Souders e Brian Petersen) rendessero protagonista Lana. Al di là delle critiche che si possono muovere al personaggio, Lana Lang è uno dei personaggi più empatici di Smallville. Lana è dotata di profondità e gentilezza. Due qualità che le permettono di superare il terrore di trovarsi davanti al fantasma della sua amica morta. Ma soprattutto di comprendere quanto potesse essere spaventata la piccola Emily. Kristin Kreuk è un’ottima attrice, e grazie alla sua interpretazione riesce a mostrare la varietà di emozioni provate nel corso di quest’avventura.
Scegliendo di sfruttare il tema della clonazione in questo episodio di Smallville, inoltre (e associandolo a Lionel Luthor) da un lato l’episodio mostra, indirettamente, la sua posizione etica sul tema e permette al pubblico di iniziare davvero a percepire Lionel Luthor – su cui ci siamo posti diverse domande – come una delle minacce più grandi per Clark. La sua totale assenza di scrupoli lo spinge appunto a clonare e manipolare una bambina innocente, sfruttandola per ottenere i suoi scopi. Da notare come anche, nell’episodio, vengano così messi a confronto i personaggi di Lana e Lionel (accomunati anche dalla doppia consonante iniziale di nome e cognome) che rappresentano una il bene, l’accoglienza e la verità, e l’altro il male, la menzogna e la manipolazione.