Lettera di Wayne Unser a Gemma Teller

Cara Gemma, anch’io come te, non so più chi sono.

Servire Charming per oltre trent’anni mi ha fatto capire una cosa. Non esistono persone giuste e sbagliate, esistono persone da amare e persone da odiare.

Anch’io come Clay ho il volto scavato e consumato. I contorni della vecchiaia, il peso della vergogna, l’amore che per la nostra Gemma in realtà è solo distruzione. Lo è sempre stato. Tu, cara Gemma, sei una rosa nera che divora tutto ma dalla quale non si riesce a staccare lo sguardo. La calamita della perdizione e della morte. La decadenza che seduce.

L’anziano sceriffo e il consumato criminale camminano fianco a fianco, crimine e giustizia sono sedotti dalla stessa regina. La rosa nera.

La rosa e il veleno, due uomini sedotti, affascinati, confusi, ammaliati e distrutti. Clay si è sostituito al buon John e io ho provato a sostituirlo, ma Nero è il vero amore che meritavi. L’amore che si sarebbe dovuto frapporre tra John e Clay, l’amore eterno che meritavi e che forse ti avrebbe salvato.

Proviamo a legarci al giusto, proviamo a redimere le nostre anime, proviamo a salvarci. Raccolgo il tuo corpo profanato dagli ariani, raccolgo una donna più forte di ogni cosa.

Proviamo a salvarci ma cadiamo tutti, distrutti da un amore ancora più illogico e dannato di altri. La tragedia si sta replicando, la menzogna su John riaccende i dissapori che Jax voleva accantonare dopo Clay.

Il passato è troppo ingombrante. E ora è caduta anche un’altra pedina, una pedina innocente, una pedina che rappresentava il bene ma che, sempre per un dannato amore, ha accettato la spirale maledetta dei Sons. L’amore di Tara è stato linfa e poi veleno, per il suo Jax lei ha accettato parte della violenza e del crimine. Cara Gemma, non credevi fosse possibile, ti sbagliavi. Tara per Jackson si è spinta ben oltre il pensabile.

Cade anche Tara, l’amata del principe Jackson. Juice e io, nuovamente a proteggere l’oscura regina.

Gemma Teller, stiamo tutti morendo per la cosa più immensa e indissolubile, l’amore. Vedi Clay: ti amava, ha ucciso ed è stato ucciso per questo amore.

Osserva il piangente Jax che ti ama, il figlio raggirato che non ti odierà mai, nonostante tutto.

Il biondo furente e dannato Jax ti ha ucciso per questo amore. Le rose bianche al tuo fianco e le rose rosse dietro Jax, la purezza di un sentimento e la passione distruttiva.

Un figlio uccide sua madre, la rosa bianca si tinge di rosso. Tutto si tinge di sentimento e malessere con voi Teller. La catena di John e di tutti i Samcro mi vede come un piccolo anello, ma ormai faccio parte di voi.

E poi ci sono io, che ti amavo silenziosamente. Il maledetto anziano nomade, l’ex-sceriffo accolto dai Sons of Anarchy in quello spazio che è emblema di tutto. La Teller-Morrow Repair è il simbolo, l’impalcatura di ogni cosa, il punto di partenza e l’epilogo più tragico. Due fratelli si amavano e uno ha tradito l’altro vilmente, uno si macchia di un fratricidio, sospinto da quella regina che porterà sempre quel doppio cognome.

Spingi chiunque ai tuoi scopi, seduci chiunque, inganni, eppure nessuno ti odia.

Quell’anziano in un ancora più vecchio camper, che ha continuato a frapporsi nei conti in sospesodei Teller. Quel tornado sospinto da amore e menzogne, dei cari Teller.

Ecco cosa succede a frapporsi tra crimine e anarchia, tra onore e accordo, tra amore e menzogna. Oggi è l’ultimo giorno per il vecchio Wayne e per te.

La catena di John mi vede come un anello quasi insignificante, ma ormai faccio parte di voi, un accordo ormai inestricabile. Jax è tanto deciso quanto affranto, mi uccide con il dolore addosso.

“Vai a casa, Wayne“. Figliolo, non posso. La regina è ancora qui. Jax non vuole, ma mi uccide, con gli occhi lucidi. So che non voleva, ma il necessario supera oggi il sentimento, il ragazzo deve arrivare al cuore della regina.

Caro Jax, lo sai: per poter arrivare alla regina, devono cadere tutti i pezzi.

Mi dispiace ragazzo, sapevo tutto e ho fatto di tutto per salvarvi. Ma è giunta la nostra ora.

Cade l’ultimo vecchio alfiere che protegge la regina.

Quest’oggi non si brinda e non si canta di nessun vincitore.

Quest’oggi si narra solo di caduti, smarriti e sconfitti… Tutti noi

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