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15 curiosità poco conosciute su Sons of Anarchy, il capolavoro che ha messo Shakespeare su una Harley Davidson

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È poesia, è leggenda, è una fonte inesauribile di curiosità: Sons of Anarchy è quella serie di cui non ci si stanca mai di parlare, è quel tipo di prodotto ricolmo di talmente tanti dettagli, simbolismi e particolarità, da rendere praticamente impossibile per chiunque conoscerne ogni sfumatura.

Ma Sons of Anarchy è anche una serie infinitamente piena di gossip. Come ogni produzione, infatti, possiede i suoi scheletri nell’armadio e i suoi dietro le quinte, alcuni dei quali ormai sviscerati e svelati pienamente dai fan, altri noti solo a pochissimi.

Ed è proprio su queste piccole curiosità poco note che vogliamo concentrarci oggi, raccontandovi alcuni retroscena sul cast, sulla produzione e sull’intero universo di Sons of Anarchy che, probabilmente, non conoscete ancora.

1) Ron Perlman detesta le moto

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La prima curiosità della nostra lista riguarda uno degli attori principali di Sons of Anarchy. Ci riferiamo a Ron Perlman, interprete dello sfaccettato e controverso Clay Morrow.

Fortemente abituati a vedere i protagonisti in sella alle loro moto, non abbiamo mai pensato alla possibilità che gli attori presenti in Sons of Anarchy potessero non avere per il mezzo la stessa passione dei loro personaggi.

Forse ciò è anche dovuto al fatto che gli interpreti sono stati eccezionali nel loro ruolo, riuscendo perfettamente nell’intento di mostrarsi a loro agio alla guida delle iconiche Harley Davidson, come se ci fossero nati sopra, esattamente come i membri del club.

Eppure la realtà è ben diversa da ciò che appare. Molti degli attori presenti nella serie non erano mai saliti in sella a una moto prima di Sons of Anarchy e dovettero imparare da zero a guidarle. Ad avere maggiori difficoltà in tal senso, fu certamente Ron Perlman, che per le moto aveva una vera e propria fobia.

L’attore, infatti, ha ammesso di detestare i veicoli a due ruote, per via della paura generata da questo mezzo per certi versi tanto pericoloso. Se nella vita di tutti i giorni, però, Perlman preferisce di gran lunga girare su altri mezzi, nella serie il suo personaggio non poteva esimersi dal salire sulla moto. Così Ron fu costretto a imparare a guidare, cercando anche di sforzarsi di non far trasparire la sua fobia durante le riprese.

Un’impresa che, possiamo dire, gli è riuscita alla grande.

2) La pediofobia di Tig Trager

Tig Trager è quel tipo di uomo capace di commettere i crimini più disparati, senza battere ciglio, per poi mostrare subito dopo tutto il suo amore nei confronti di un cucciolo di cane indifeso. Una personalità certamente stravagante, che oscilla tra la normalità e la follia e che è assolutamente al di fuori da ogni tipo di schema.

Tra le peculiarità del personaggio, rientra anche quella legata alla sua più grande fobia. Tig, infatti, soffre di pediofobia, vale a dire la paura delle bambole. Una fobia in realtà molto diffusa sia tra i piccoli che tra i grandi, che però non può che farci sorridere se attribuita a una figura tanto forte, e talvolta spietata, come quella di Tig.

L’idea di inserire questa particolarità nel profilo del personaggio, però, non fu casuale. Pare, infatti, che lo stesso Kurt Sutter, creatore della serie, abbia la stessa fobia e abbia proprio per questo deciso di inserire l’argomento tramite uno dei personaggi del suo show.

3) La morte misteriosa di Johnny Lewis

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La vita di Johnny Lewis, interprete dell’amatissimo Half-Sack, fu per certi versi tanto movimentata da superare le stesse avventure del suo personaggio.

Da quando, nell’ottobre del 2011, la sua moto si schiantò ad alta velocità sull’asfalto, l’uomo non apparve più lo stesso, iniziando a manifestare strani comportamenti. Violenza e solitudine divennero i capisaldi delle sue giornate, mentre Lewis iniziò pian piano a mostrare segni di isteria. È l’inizio di un lento declino che si concluderà tragicamente un anno dopo, quando il suo corpo senza vita verrà ritrovato davanti a un appartamento a Los Angeles.

Una morte, la sua, che ancora oggi è circondata dal mistero. Perché, in realtà, né le cause del suo cambiamento caratteriale, né le motivazioni dietro a questa improvvisa violenza scatenata dall’incidente, furono mai comprese da medici e familiari.

Tutti ritenevano semplicemente che Johnny Lewis facesse uso di droghe, e fu con questa stessa motivazione che spiegarono quanto avvenuto il giorno della sua morte, archiviando il caso come incidente. Ma nel corpo di Johnny non fu mai trovata alcuna traccia di droghe.

Cosa successe allora in quell’appartamento dove Lewis si spense il 26 settembre 2012? Accanto al corpo dell’attore, vennero ritrovati anche altri due cadaveri: uno appartenente alla proprietaria dell’appartamento, in cui Lewis viveva in affitto, l’altro a un gatto. Segni di violenza furono riconosciuti sul corpo della donna, il cui omicidio fu attribuito all’attore. Sul corpo dell’uomo, invece, furono rinvenute tracce di unghie e segni di strangolamento, oltre a degli indizi che collegavano il decesso a una caduta dal tetto dell’abitazione.

Si iniziò a pensare che un terzo individuo potesse essere coinvolto nella dinamica, ma le indagini non riuscirono mai a confermare nessuna di queste soluzioni, e alla fine si concluse che l’uomo doveva semplicemente essere scivolato dal tetto, poco dopo aver ucciso la sua proprietaria di casa, con cui avrebbe avuto un’accesa discussione prima del tragico evento.

Una ricostruzione che non riesce a convincere del tutto, ma che dopo tanti anni rimane ancora l’unica versione di una storia tanto misteriosa e ingarbugliata.

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